COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] verso il donatore i tre titolari (da sinistra a destra: s. Giovanni, la Vergine e s. Caterina) che con i loro gesti mostrano le parti di Maremma, con alcuna fortezza per honore et buono stato del commune et del popolo di Siena" (Seidel, ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] Da un’indagine condotta negli anni Novanta da Giovanni Ruffino in merito alle opinioni, espresse in forma metafonetici -ue- da -o-aperta come in buenu («buono»), bueni («buoni»), ma bona («buona»).
Le vocali finali sono articolate e in genere ridotte ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] il Rigoletto. Già in primavera subentra l’impresa di Giovanni Battista Lasina, mentre la trattativa con Verdi passa di nell’abbandono; pensò che, com’egli, il detto teatro, era buono prima del 1792 ad accorre il fiore della città, tale ei poteva ...
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La memoria della Seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d'Italia
Tommaso Baris
La ‘liberazione avvolgente’
Nell’immaginario collettivo dell’Italia, la memoria della Seconda guerra mondiale combattuta [...] lo sappiamo; ma domani mangeremo insieme tutte le cose buone che ti porti dietro, i biscotti salati e gli applausi generali. Sembra un carnevale generale o la notte di S. Giovanni, come si svolgeva in altri tempi, ricordi di fanciullezza (Senza ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] e un Osiander da parte riformata, ed era stato in buoni rapporti con Paolo IV e il cardinal Pole, e aveva aveva richiesto il Bellarmino nel 1573 e nel 1575.
[13] F. CHABOD, Giovanni Botero, in Scritti sul Rinascimento, Torino 1967, pp. 281 sgg.
[14 ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] importanti di Federico. Quest'ultimo ringraziò Innocenzo III per i suoi buoni uffici anche il 12 luglio 1213 in un ampio documento, noto di acconsentire alle richieste di assistenza dello zio Giovanni Senzaterra. A capo di una grande coalizione di ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] di persuasione di questa vergine per tale ritorno siano stati fatti in buona fede – pur tuttavia da qualcuno di questi mali è già venuto qualche bene, con il fatto che il papa Giovanni XXIII, che fu di così grande malizia nell’opera e nella fama ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] 1593 uno dei suoi allievi, il maestro d'ascia Giovanni di Zaneto, applicò alcuni dei principî della quinquereme al progetto auge e di ampliare l'arsenale, di armare e mantenere in buono stato la flotta di galere, il cui numero crebbe rapidamente tra ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] Giustina, e nell'ultima, una nube lucida su cui siedeva san Giovanni Battista. E ognuno richiede la propria chiesa (19).
Il secondo nell'828.
I protagonisti sono due marinai commercianti, Buono di Malamocco e Rustico di Torcello (e nell'ingenuo ...
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La dieta mediterranea: realtà, mito, invenzione
Vito Teti
Paradossi di un modello alimentare
L’espressione dieta mediterranea è nata con riferimento alla situazione alimentare del Mezzogiorno d’Italia [...] p. 161). Le opere di scrittori come Matilde Serao, Giovanni Verga, Grazia Deledda, Corrado Alvaro, Saverio Strati o Ignazio 1988, pp. 46-47). La bellezza veniva riportata al buon nutrimento, come ricorda un proverbio lucano: «Tanne sì chiamata ronna ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...