Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] occorrenza». Fra i testi più rilevanti la Nuova Cronica di Giovanni Villani, con le continuazioni di Matteo e Filippo, le la città di Firenze in grande potenzia, e in felice e buono stato [...], piacque a Dio [...] il quale volle mandare sopra la ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] «tempi» < *tempi, ma anche «tempo», [ˈbːɔnə] «buona», ma anche «buone». Nel parlato veloce e poco curato, e dopo consonanti intense, la vocale (1883-1942), E.A. Mario, al secolo Ermete Giovanni Gaeta (1884-1961); nello stesso arco di tempo, il ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] come cancelliere e segretario. Assicurò all'A. non solo un buono stipendio, ma tutta una serie di benefici (dignità capitolare a Liegi, prevostura di S. Pietro e S. Giovanni pure a Liegi, cancellierato del capitolo cattedrale di Chartres e altri ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] , che a Venezia è già riflesso nell’opera poetica di Giovanni Quirini (1295 - 1333 circa). Nella prima metà del Quattrocento Puoi fece leiere una carta nella quale erano li ordinamenti dello buono stato (Anonimo Romano, Cronica, cap. 18, pp. 154- ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] comuni anche all’Umbria e all’Abruzzo contigui.
La buona tenuta del dialetto, messa in luce da parecchie recenti L’Umbria, in Cortelazzo et al. 2002, pp. 485-514.
Moretti, Giovanni (1987), Umbria, in Profilo dei dialetti italiani, a cura di M. ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] ɔ-] originario ([ˈbːwɛnu], [ˈbːwɛni] «buono, -i», ma [ˈbːɔna] «buona»).
Tra i pochi fatti tipici delle parlate della siciliana del Novecento possono essere ricordati quelli del ragusano Giovanni Antonio Di Giacomo, più conosciuto come Vann’Antò ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] corrivo):
(9) gli ce ne volle del bello e del buono (Cordin & Calabrese 1988: 591)
Alle restrizioni combinatorie (un Leonardi, Milano, Mondadori, 1991-1997, 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] arcidiocesi di Roma. La linea Roma-Ancona, corrispondente per buona parte al corso laziale e umbro del Tevere, fu invece dialettale, «L’Italia dialettale» 1, pp. 12-26.
Pellegrini, Giovanni Battista (1975), I cinque sistemi dell’italo-romanzo, in Id., ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia». Elaborò in soli quaranta giorni la e 1855, Perugia, Università italiana per stranieri.
Nencioni, Giovanni (1993), La lingua di Manzoni. Avviamento alle prose ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] fedelissimi suoi popoli ancor si facciano ricchi e si onorino di quel buono e bello che Iddio Ottimo Massimo ha dato loro, cioè l’ Crusca sul Vocabolario della lingua italiana presentata da Giovanni Nencioni. Nel 1965, sotto la presidenza di ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...