VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] vicende salienti della storia dello spirito umano; donde una lunga serie di "frammenti di epopea" che va dalle Epické basně (Canti epici, tre serie, 1876, 1881, 1907) e dalle importanti raccolte Duch a svět (Spirito e mondo, 1878), Mythy (due cicli ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] ed. a cura del Malvezzi nel 1591; Discorso mandato da G. de' B. a Giulio Caccini detto Romano "sopra la musica antica e il cantar bene".
Bibl.: G. B. Doni, Trattato dei generi e dei modi musicali; P. Bardi, conte di Vernio, Lettera al Doni nell'opera ...
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ISABELLA d'Este Gonzaga, marchesa di Mantova
Giovanni Battista Picotti
Nata a Ferrara nel 1474 dal duca Ercole e da Eleonora d'Aragona, fu educata da Battista Guarini e da altri. Non interruppe gli [...] delle sue novelle. L'Ariosto espose a lei in Mantova fin dal 1507 le sue mirabili fantasie, nel 1512 in Ferrara lesse alcuni canti, nel 1516 e nel '32 offrì copia della prima e dell'ultima redazione del poema. Ed ella ebbe, di persona o per lettera ...
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D'origine fiorentina, nacque verosimilmente sul principio del sec. XVI, ma è compreso fra i maestri di scuola romana predecessori di Pierluigi da Palestrina. Pubblicò nel 1547 il suo Primo Libro di Madrigali [...] di A., delle quali apparvero due libri a cominciare dal 1563, o sono composizioni omofone assai semplici, adatte al canto di chi partecipava alle adunanze dell'Oratorio di S. Gerolamo della Carità, alle feste campestri, alle passeggiate al Gianicolo ...
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GOZZI, Carlo
Giovanni Ziccardi
Fratello di Gasparo (v.), nacque a Venezia il 13 dicembre 1720. Avviato da abati poco dotti all'esercizio delle lettere, tentò la via delle armi militando tre anni in [...] dell'abate Pietro Chiari e contro ai poeti Nugnez de' nostri tempi (1761), con la Marfisa bizzarra, poema in 12 canti (1761-68) pubblicato nel 1774.
Nella Marfisa la decadenza e la rovina della Francia eroica carolingia è presagio doloroso della ...
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Poeta e naturalista, francese di nascita, tedesco di adozione, nato il 30 gennaio 1781 nel castello di Boncourt, nella Champagne, morto a Berlino il 21 agosto 1838. Divampata la Rivoluzione francese, distrutto [...] drammatiche a forti tinte (es. Salas y Gomez). Tradusse pure in versi da varie lingue, specialmente poesie del Béranger e canti popolari, dei quali era appassionato ricercatore, e si ispirò in un breve bozzetto drammatico (Der Tod Napoleons, 1827) al ...
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L'aggettivo greco ἀντίϕωνος (da ἀντί "contro" e ϕωνή "voce, suono") significherebbe, secondo la maggioranza, "che risuona contro", cioè "che risponde". L'antifona sarebbe dunque un canto alternato. Ma, [...] come in Occidente: sia per arricchire la liturgia, sia per rispondere in qualche modo ai canti ingiuriosi degli ariani. Così fece S. Giovanni Crisostomo a Costantinopoli (Socrate, Hist. eccles., VI, 8); così, secondo alcune fonti, papa Damaso in ...
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GABRIELI, Giovanni
Luigi Ronga
Musicista, nato nel 1557 a Venezia, dove morì il 12 agosto 1612. Nipote e allievo di Andrea (v.), della sua vita abbiamo anche più scarse notizie. Sappiamo soltanto che, [...] di vera affinità spirituale.
Oltre a dieci composizioni contenute nei Canti e concerti di Andrea e Gio. Gabrieli del 1615, all'espressione musicale più varia, libera e colorita. Giovanni G. è insuperato nel rinnovamento dei modi ecclesiastici, nell ...
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PETROVIĆ Njegoš, Petar
Giovanni Maver
Poeta e principe montenegrino, nato il 1° novembre 1812 a Njeguši, morto a Cettigne il 19 ottobre 1851. Trascorse la sua fanciullezza parte a Cettigne presso lo [...] la corrispondenza.
Il "Serto della montagna" è stato tradotto in una dozzina di lingue; in italiano da S. Chiudina in Canti del popolo slavo (Firenze 1878, frammenti) e I. Nikolić (Fabriano 1903).
Bibl.: P. Popović, O Gorskom Vijencu, Mostar 1901; 2 ...
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PROCLO (Πρόκλος, Proclus)
Vittorio De Falco
Nulla sappiamo di questo grammatico, autore di un'opera che nel naufragio della poesia greca acquista per noi notevole importanza, la Crestomazia (χρηστομάϑεια). [...] già nell'età alessandrina erano soltanto recitate, dalla melica, che era cantata; e di quest'ultima enumera le varie specie: anzi, l'unica Trace, ecc., e, direttamente oppure indirettamente, a Giovanni Tzetzes e a Michele Italico.
Ediz.: T. Gaisford ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...