Nato a Brescia il 2 giugno 1782 e morto nella stessa città il 2 giugno 1836, fu prima attuario criminale e poi, dal 1809, professore di eloquenza e di storia nel patrio liceo. Dal 1829 ebbe anche l'ufficio [...] epica con una Gerusalemme distrutta, della quale pubblicò solo sei canti per saggio (1818); e suscitò un certo rumore con gl in cui si criticava l'ode dell'Arici In Morte di Giovanni Trento e Il corallo, diedero occasione alla clamorosa rottura tra il ...
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Primogenita di Giovanni di Poitiers, conte di SaintVallier, nacque nel 1499 e appena sedicenne sposò Luigi II di Brezé, gran siniscalco di Normandia, al quale diede due figlie. Rimasta vedova nel 1533, [...] ne ritrasse le forme scultoree nella famosa Diana cacciatrice, ora al Louvre; Du Bellay, Ronsard, Pelletier la celebrarono nei loro canti, e il severo de Thou le rese omaggio nella sua storia. Alla morte di Enrico II (1559), Caterina de' Medici ...
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Nacque nel 1500; fu vescovo dell'Unione dei Fratelli Boemi e uomo rappresentativo della generazione cresciuta durante lo sviluppo della riforma tedesca, fautore di un nuovo orientamento nella chiesa dei [...] teologiche e liturgiche della chiesa dei Fratelli Boemi. Il Sumovnik venne però rifiutato dall'Unione, al pari di molti dei canti liturgici da lui composti durante la prigionia. Il tragico destino dell'A. culmina nel distacco dalla sua stessa chiesa ...
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Poeta e prosatore danese nato nel 1866 da famiglia ebraica, a Aakjær presso Horsens (Jutland). È scrittore ben noto e amato in Danimarca, ove i suoi racconti sono popolarissimi. Tra le sue cose migliori [...] ira, 1904), Fra Jul til St. Hans (Da Natale a S. Giovanni, 1905), Hvor Bønder bor (Dove i contadini abitano, 1908), Arbejdets notevoli, come Fri Felt (Aperta campagna, 1905), Rugens Sange (Canti della segala, 1906), Muld og Malm (Polvere di terra e ...
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FORTIS, Alberto
Giulio Natali
Giornalista e naturalista, nato a Padova l'11 novembre 1741, morto a Bologna il 21 ottobre 1803. Vestì l'abito agostiniano mutando il suo nome di battesimo (Giovanni Battista) [...] (Parigi 1802); Sopra i pesci ischeletriti dei Monti di Bolca (Venezia 1793). Lasciò anche notevoli traduzioni in versi sciolti di canti popolari: nel saggio su Cherso ed Ossero, d'una eanzone illirica; e nel vol. I del Viaggio in Dalmazia il ...
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Umanista, nato verso il 1560, probabilmente a Firenze, morto forse al principio del 1604. Educato a studî liberali, il C. fu presto tratto dall'amicizia con i poeti e i musici della corte medicea ad occuparsi [...] nella propria casa fiorentina, egli aveva scritto due canti monodici (ms. 8450 della biblioteca del conservatorio e artisti cui si dava il nome di Camerata de' Bardi (v. bardi, giovanni).
Bibl.: Sul C. non si ha alcun saggio particolare; v. la vasta ...
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. Propriamente "canto di barcaiuoli": ma il termine è entrato in parecchie lingue europee (fr. barcarolle, ecc.) per indicare una speciale forma musicale la cui andatura generale, col ritmo e con la melodia, [...] Auf dem Wasser zu singen, e, esempio celebre, La biondina in gondoleta composta da Giovanni Simone Mayr per la contessa Marina Querini Benzon). Oltre che quelle per canto, vi sono barcarole per pianoforte (Chopin, op. 60): tra queste la prima delle ...
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Di questo poeta della seconda metà del sec. XV si hanno scarse e incerte notizie. Non prima del 1597, si cominciò a chiamarlo, non si sa come né perché, Francesco Bello. Nel suo poema egli ci fa sapere [...] 1493), della Laude di Venezia e del Torneamento di Giovanni Bentivoglio. Questo Francesco Orbo fu prima a servizio dei compose, tra il 1490 e il 1496, un poema romanzesco di 95 canti in ottava rima, Il Mambriano, che fu stampato ben, undici volte sino ...
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Poeta ungherese nato a Debrecen il 17 novembre 1773, morto ivi il 28 gennaio 1805. Appartiene al grande periodo del rinascimento ungherese, iniziatosi nel 1772, nel quale fu il precipuo rappresentante [...] doti di poeta e di stilista - nell'uso dei metri classici ebbe a maestro e ad esempio Giovanni Földi - emergono nella lirica amorosa (Lilla, 48 canti sentimentali in tre libri, 1793-1802) e anacreontica (da lui per primo coltivata), e soprattutto nei ...
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Antica nobile famiglia boema. Il primo personaggio noto della famiglia è Ottone di B., vissuto nella seconda metà del sec. XIV. La famiglia aveva nello stemma un tamburo (buben), che si mise in relazione [...] guerre turche e le sue gesta diedero argomento di canti alla poesia nazionale. Durante la rivolta boema contro gli furono elevati a quella di conti dell'Impero i fratelli Enrico Giovanni e Kunata Jaroslav. I discendenti di questi ultimi due vennero ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...