Nacque, nel 1440 o nel 1441, da Giovanni Boiardo e da Lucia Strozzi, a Scandiano in quel di Reggio, feudo comitale della sua famiglia. Con la madre si recò ancora bambino a Ferrara, dove crebbe agli studi [...] di esempî. Ad ogni modo, quello che c'importa notare, è che la poesia del Boiardo raggiunge in questa operetta la pienezza del canto, e che egli ci si manifesta la prima volta vero e squisito poeta, in qualità di poeta d'amore.
Tema dominante della ...
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Poeta e musicista, nato a Padova il 24 febbraio 1842, morto a Milano il 10 giugno 1918. La madre di lui, contessa Giuseppina Radolinska, polacca, fu abbandonata dal marito cav. Silvestro, miniatore bellunese, [...] Un torso, Georg Pfecher, Lezione d'anatomia, A Giovanni Camerana, A Emilio Praga, si agita la penosa fa batter l'ale
e che seguir non so".
Segue Re Orso, strana favola che canta il verme (Da L'épopée du ver di Victor Hugo), antagonista di re Orso. ...
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OPERA LIRICA.
Andrea Penna
– Trasformazione ed evoluzione dell’opera lirica. L’Italia. Gli altri Paesi europei. Gli Stati Uniti e le altre realtà emergenti. Bibliografia
Trasformazione ed evoluzione [...] in epoche recenti un unico titolo (Antigone, 2007). Se Giovanni Verrando non ha dato seguito alla validissima esperienza di Alex Brücke un articolato percorso in tre opere (Il carro e i canti, 2009; Leggenda, 2011; Il suono giallo, 2015). Luca ...
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Nacque nel 1485, da nobile famiglia, a Castelnuovo Scrivia, nel territorio di Tortona, che allora faceva parte della Lombardia; ond'egli, anziché piemontese, si dichiarò sempre lombardo d'origine e di [...] è il pregio delle poesie volgari, date a stampa dall'autore: i Canti XI delle lodi della signora Lucrezia Gonzaga di Gazuolo (1536-38), in Sofonisba, Maometto II, Eduardo III ed Aelips, Don Giovanni di Mendozza e la Duchessa di Savoia, Ugo e Parisina ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] le parole usate da Giovanni Diacono (antiphonarius cento) che alludono appunto ad una "raccolta" di canti religiosi, in cui non officiel, p. 24).
L'antifonario autentico menzionato da Giovanni Diacono, e che pare fosse tenuto legato con catene d'oro ...
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Nacque in Firenze il 21 luglio 1515, nel popolo di San Pier Gattolini, da Lucrezia di Mosciano e da ser Francesco Neri notaio, oriundo da famiglia nobile, di mediocre fortuna, passata nel sec. XV da Castelfranco [...] Chiesa, mentre con le prime poesie e i primi canti già fiorivano ivi le primizie dell'Oratorio musicale, e più di far sorgere un Collegio ecclesiastico per i Polacchi, il beato Giovanni Leonardi con i suoi oratorî imitava in Lucca e in altre città ...
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Nato ad Arezzo nel 1492, di umili ma non ignobili natali, lasciò adolescente la città nativa per Perugia, ove s'avviò, pare, alla pittura, mentre si dirozzava l'animo nell'amore della poesia, senza per [...] , dopo una breve apparizione a Roma, fu ospite di Giovanni dalle Bande Nere, col quale strinse affettuosa amicizia. Eletto pontefice ne L'Angelica, ne L'Astolfeida, poemi interrotti ai primi canti, e forse frammenti d'un solo poema in onore dei ...
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Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] sua commedia Gli ingannati. Fu qualche tempo a Roma presso Giovanni Maria della Porta, suo zio materno, ambasciatore del duca di sopra la Retorica ad Erennio, la Sposizione di XXIX canti della "Commedia", buone poesie latine, qualche rima italiana. ...
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Nato a Caltagirone (Catania) il 15 agosto 1848 da Gaetano Arcoleo e Benedetta Alessi, compì nella nativa cittadina gli studî umanistici, rivelando sin dall'adolescenza quel suo ingegno finemente critico, [...] conferenze) sono da ricordare, oltre quello su Pulcinella, Canti del popolo in Sicilia, Napoli 1878; Il dolore nell Il grande umorista (Swift), in Rassegna contemporanea, 1909; Giovanni Boccaccio, Firenze 1913. Di quelli storici, la commemorazione di ...
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Poco sappiamo della vita di questo fecondo poeta popolare. Nacque da un fabbro a S. Giovanni in Persiceto (Bologna) nel 1550. Intorno al 1570 emigrò a Bologna, dove visse delle elargizioni che i suoi versi [...] , sino ai nostri giorni, non si contano. Nel secolo XVIII se ne ebbe anche un mediocre rifacimento in un poema in venti canti, dovuti a venti letterati (Bologna 1736).
Bibl.: O. Guerrini, La vita e le opere di G. C. C., Bologna 1879; G. Cortese ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...