FUMAGALLI
Bianca Maria Antolini
Famiglia di pianisti e compositori, attivi nel sec. XIX.
Disma. - Nato a Inzago, nel Milanese, da Carlo e da Carolina Consonni l'8 sett. 1826, studiò nella città natale [...] a beneficio della famiglia, in cui fu eseguita una cantata in ricordo di Adolfo, composta da A. Leoni scherzo Il pollo, Op. 10, la Tarantella, Op. 12, i due "concerti" su Giovanna d'Arco e I due Foscari di Verdi, Opp. 14 e 15) risalgono alla prima ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] fondato da quella singolare figura di letterato popolare che fu Giovanni Mazzuoli da Strada, e che con l'ingresso del G dicembre 1543 su Gli influssi celesti, a partire da un luogo del canto VIII del Paradiso; il 27 maggio 1548 su L'ordine dell' ...
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NAVAZZOTTI, Orazio
Marcello Brusegan
NAVAZZOTTI, Orazio. – Nacque da Guglielmo a Casale Monferrato o a Villanova Monferrato, tra il 1560 e il 1564; l’incertezza deriva dal fatto che esistono due atti [...] a imitazione della formula inaugurata con le Cento donne cantate di Muzio Manfredi (Parma, S. Viotti, 1580 Franco Tomasi
NAVÒ, Curzio Troiano. – Nacque a Venezia da Troiano di Giovanni Maria; il nome della madre è ignoto. Sconosciuta è anche la data ...
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TIZZANI, Vincenzo
Giuseppe M. Croce
– Nacque a Roma il 27 giugno 1809, secondo figlio di Paolo, artigiano pastaio, e di Teresa Bedoni, e fu battezzato il giorno dopo nella chiesa di S. Luigi de’ Francesi.
Rimasto [...] pastorale e con la composizione di un poemetto in otto canti, di ben scarso valore poetico ma significativo della sua Tivoli, Bolsena e Terni, e la frequenza del coro di S. Giovanni in Laterano. Il nuovo papa, che Tizzani conosceva da decenni e che ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] in Opera, pp. 397 ss.), come quando riecheggia i canti goliardici, servendosi perfino della rima (Rhitmus die Divi Martini termine. Molti libri dovettero andare dispersi quando, fuggito Giovanni (II) Bentivoglio di fronte all'esercito di Giulio ...
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ONOFRI, Arturo
Gabriele Scalessa
ONOFRI, Arturo. – Nacque a Roma il 15 settembre 1885 da Vincenzo, romano, e da Beatrice (Bice) Shereider, di origine polacca.
Il padre, possidente, poté accedere nel [...] fra il 1906 e il 1907, uscì a spese dell’autore. Canti delle oasi (ibid.), che seguì nel 1909, apparve anch’essa a per protrarsi fino al 1927, la corrispondenza fra Onofri e Giovanni Comisso. Quest’ultimo indirizzò le prime lettere da Manzano, ...
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SGAMBATI, Giovanni
Antonio Rostagno
SGAMBATI, Giovanni. – Nacque a Roma il 28 maggio 1841, figlio di Filesio Antonio (Roma 1810-1849, avvocato procuratore) e di Mary Anne (Anna) Gott (Londra 1821-Roma [...] a Roma, dove completò gli studi di composizione con Giovanni Aldega, allievo di Giuseppe Baini e maestro di cappella in G. S. Nuove informazioni dal suo archivio, in «Et facciam dolçi canti». Studi in onore di Agostino Ziino, a cura di B.M. Antolini ...
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PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia dei Rozzi (così lo designa [...] BCI I.XI.44 e BCI H.XI.30-32), comprendente una Vita dell’abate Giovanni Claudio Pasquini poeta cesareo senese scritta da se stesso in ottava rima in tre canti, conclusa con i «primi viaggi in Germania».
Già dagli anni giovanili erano riconosciute a ...
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DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] Napoli e le Fratte. Infatti datate da qui sono tre lettere a Giovanni Cantelmo conte di Popoli (IV, V, VII dell'edizione Corti) - tratta di un poemetto (il codice conta 89 cc.) di tre canti in ottave sopra gli amori di Elena e Paride che risente ...
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RORE, Cipriano
Jessie Ann Owens
de. – Nato nel 1515 o 1516 a Ronse, nelle Fiandre, 40 km a sud di Gent (Gand), figlio di Celestinus de Rore (che risulta defunto nel 1564) e di Barbara van Coppenolle.
Il [...] umida ombrosa a quattro voci, sul sonetto di Giovanni Della Casa). Negli anni di Ferrara si osserva pure suo proprio servitio»; continuò a mandare musiche sue a Parma («pochi canti» nel novembre 1563, un «madrigale composto ultimamente» nel maggio ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...