BRACCESI (Braccese, Bracci, Braccio, Braccia; Braccius, de Braccesis, Brachiensius), Alessandro
Alessandro Perosa
Nacque a Firenze il 10 dic. 1445 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 41, f. 217) da [...] Bracci da un codice di sua proprietà andato perduto. Di questi canti non si conosce la data di composizione, ma si dovrà , s. IV, VIII, ff. 3-5;nove (a Battista Serristori e a Giovanni Bernardo Iacopi) dal Maruc. A 16, ff. 35-43; cinque (a Niccolò ...
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Maria Agata Pincelli
Nato a Firenze nel 1445, B. (detto anche Bracci) fu avviato alla professione notarile, che esercitò dal 1467 fino alla morte, come attestano ben nove volumi di protocolli notarili contenenti gli atti da lui rogati. B. ebbe così accesso alle cariche pubbliche, comparendo sempre ... ...
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Umanista (Firenze 1445 - Roma 1503), notaio, segretario della repubblica fiorentina; morì durante una ambasceria presso Alessandro VI. Scrisse poesie italiane, specie sonetti "alla burchia", e latine. Tradusse in volgare la Historia de duobus amantibus di E. S. Piccolomini e la storia di Appiano dalla ... ...
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È anche detto Bracci in molti documenti e nella stessa epigrafe dettata per lui dal nipote Agnolo Firenzuola. Nacque a Firenze nel 1445. Fu segretario della Repubblica; morì a Roma nel 1503, mentre era ambasciatore presso Alessandro VI. Dotto di greco e di latino, scrisse in quest'ultima lingua molte ... ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] meno nelle accezioni in cui essa si era concretata nel Giovanni Episcopo e nella Gloria, con la palese intenzione di Italia, ibid. 1925; Contro la massoneria, Roma 1925; Il canto della grande stirpe, Firenze 1927; La riforma politica in Europa, ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] economica della Dalmazia. Nella cultura europea più avanzata i canti popolari raccolti dal F. furono tradotti da J.G. 106, 241 ss.; E. Vaccari, Primo contributo all'inventario del carteggio di Giovanni Arduino, in Nuncius, V (1990), 1, pp. 82, 124; ...
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MARCELLO, Benedetto Giacomo
Marco Bizzarini
Nacque a Venezia il 24 luglio 1686, ultimogenito di Agostino, del ramo alla Maddalena, e di Paolina Cappello S. Lunardo, patrizi veneti (la data del 24 giugno, [...] dei cinquanta salmi.
Il M. ebbe pochi allievi compositori: oltre alla moglie, autrice di cantate, si ricorda G. Zorzi, maestro di cappella a S. Giovanni Laterano in Roma. Resta confuso nella leggenda e storicamente non documentato il ruolo svolto dal ...
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GIACOMELLI, Mario
Marco Andreani
Nacque il 1° agosto 1925 a Senigallia (Ancona), da Alfredo e da Libera Guidini. Ebbe due sorelle, Maria e Jole (un fratello nato prima di lui e chiamato Mario morì nel [...] all'intermediazione di Crocenzi e Piero Racanicchi, insieme a Giovanni Bonicelli fu l'unico italiano selezionato per The photographer' versi del poeta calabrese Franco Costabile, che ne Il canto dei nuovi migranti aveva gridato il dramma e le ...
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VALLA, Lorenzo
Clementina Marsico
VALLA (Vallae, Valle, Vallensis, Della Valle, Dalla Valle), Lorenzo. – Nacque a Roma (nei suoi scritti rivendicò sempre la propria ‘romanità’, definendosi con fierezza [...] nell’Urbe tra il 1434 e il 1435, in contatto con Giovanni Tortelli.
Lorenzo non si sposò mai, ma ebbe tre figli, litterarum, XIV (1991), pp. 49-59; M. Regoliosi, Nel cantiere del V. Elaborazione e montaggio delle Elegantie, Roma 1993; L. Valla ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] dai problemi interni all'Ordine benedettino. La morte di Giovanni Comer, protettore dei Folengo ricordato con affetto nella Zanitonella Berta e Milone) occupa sei canti, le gesta dell'eroe sono narrate nel settimo canto, mentre l'ultimo è dedicato ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] diocesi di Agen (ma ne affida di fatto il governo a Giovanni Valerio, vescovo di Grasse), in attesa che gli subentri, Plutarco.
Maggiore importanza hanno le opere poetiche in volgare: i Canti XI de le lodi de la signora Lucrezia Gonzaga di Gazuolo e ...
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GAVAZZENI, Gianandrea
Federico Fornoni
Nacque il 25 luglio 1909 a Bergamo, nel palazzo appartenuto alla famiglia Tasso dove aveva soggiornato il poeta Torquato. I genitori, Giuseppe e Pierina Monzini, [...] principali esponenti cattolici e liberali, da Alcide De Gasperi a Giovanni Gronchi e don Luigi Sturzo. Erano gli anni dell’ascesa eseguire al Festival di musica contemporanea di Venezia i Canti di operai lombardi nel 1937 e il Dialogo per tenore ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] qui devait être ma defense et la justification de ma vie" (come da una lettera del C. a G. Boine).
Il manoscritto dei Canti orfici era stato affidato dal C. a Papini, e da questo a Soffici che l'aveva perduto. Stanco di aspettare una risposta che non ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...