CABIANCA, Iacopo
Benito Recchilongo
Nacque il 10 febbr. 1809 da Antonio e da Lucia Pasetti a Vicenza, dove il padre, discendente da un'antica e ricca famiglia padovana, si era trasferito da qualche [...] nel 1840 il C. scrisse un breve romanzo storico, Giovanni Tonesio, che non poté pubblicare per il divieto della in La Critica, XXII (1924), 6, pp. 343 ss.; A.Bini-G. Fatini, I canti della patria..., II, Milano s.d. (ma 1916), pp.456-59; U. Bosco, Il ...
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PADULA, Vincenzo
Carmine Pinto
PADULA, Vincenzo. – Nacque ad Acri, in provincia di Cosenza, il 25 marzo 1819, da Carlo Maria e da Mariangela Caterino.
Apparteneva alla piccola borghesia della provincia [...] ). Passò quindi da un luogo all’altro, da San Giovanni in Fiore a Cosenza, da Catanzaro a Napoli, lavorando come vena sensuale e tempestosa, la curiosità per la cultura popolare, i canti e il dialetto, le credenze o la fiaba, riflettendo il profilo ...
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CESAREO, Giovanni Alfredo
Francesco Muzzioli
Nacque il 24 genn. 1860 da Niccolò e da Eugenia Donato Miranda, castigliana, a Messina, dove compì gli studi fino alla laurea in lettere. Il suo primo volume [...] La poesia di G. A. C., in La Nuova Italia, V (1934), pp. 139-45; M. DiMarco, L'anima musicale di G. A. C. e i Canti sinfoniali, Palermo 1936; V. Cian, in Giorn. stor. della lett. ital., CIX (1937), pp. 369-72; G. Santangelo, G. A. C., Palermo 1937; G ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] resta senz’altro la monumentale versione in ottonari dei cinquanta canti del Kalevala (Palermo 1910), il poema epico finlandese di ugrofinniche, curando l’edizione italiana di János tanitvány (Giovanni il discepolo, Lanciano 1912), dramma in tre ...
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PERI, Giovan Domenico
Pietro Giulio Riga
PERI, Giovan Domenico. – Nacque ad Arcidosso, presso Siena, nel 1564 da una famiglia di contadini; il padre si chiamava Bartolomeo, della madre, Margherita, [...] accade per la descrizione del fosso che cinge la città di Fiesole (canto V, ott. 84), paragonato a quello che circonda la citta per stessa ammissione dell’autore, il modello della Cronica di Giovanni Villani (Lazzareschi, 1909, pp. 63 s.). Dedicò gli ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] varianti non canoniche, come in “Valentino”, nei Canti di Castelvecchio, ove alterna con l’endecasillabo (« nello schema canonico sia in altre varianti è verso frequentato da ➔ Giovanni Pascoli.
L’ottonario prevede l’ultima tonica in 7ª posizione. Lo ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] Avendo intrapreso la traduzione - in bellissime ottave - del Don Giovanni di Byron, ne pubblicò un saggio, a Verona, nel ' traduzione in versi del poemetto d'andamento drammatico in sei canti di Robert Hamerling, Assuero a Roma, opera allora stimata ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] (Canti, “La ginestra o il fiore del deserto”, vv. 175-176)
Nel linguaggio poetico del Novecento la frantumazione del tessuto sintattico prodotta da una nuova sensibilità metrica consente una nuova vitalità dell’iperbato, in particolare con ➔ Giovanni ...
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BOCELLI, Arnaldo
Renato Bertacchini
Nacque a Roma il 1° giugno 1900, da Ferruccio, funzionario presso il ministero delle Poste, e da Almerina Farina, in una famiglia di origine parmense (i Bocelli avevano [...] ritmo dei corsi scolastici; all'università di Roma fu allievo di Giovanni Gentile e di Vittorio Rossi, con il quale si laureò occupavano Roma preparò una edizione critico-scolastica dei Canti leopardiani, per collane eltoriali che poi non si ...
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CRISTOFORO Fiorentino, detto l'Altissimo
Eduardo Melfi
Non se ne conosce la data di nascita né quella di morte. Fiorito tra i secc. XV e XVI, si acquistò presso i contemporanei una notevole fama come [...] dopo la sua morte, i Reali sarebbero stati stampati da Giovanni Antonio de' Nicolini da Sabbio, che ne ricostruì il. testo ad Antonio di Tuccio Manetti.
Sempre a S. Martino C. cantò all'improvviso La rotta di Ravenna che, trascritta anch'essa da ...
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etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...
tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...