La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] varianti non canoniche, come in “Valentino”, nei Canti di Castelvecchio, ove alterna con l’endecasillabo (« nello schema canonico sia in altre varianti è verso frequentato da ➔ Giovanni Pascoli.
L’ottonario prevede l’ultima tonica in 7ª posizione. Lo ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] Avendo intrapreso la traduzione - in bellissime ottave - del Don Giovanni di Byron, ne pubblicò un saggio, a Verona, nel ' traduzione in versi del poemetto d'andamento drammatico in sei canti di Robert Hamerling, Assuero a Roma, opera allora stimata ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] (Canti, “La ginestra o il fiore del deserto”, vv. 175-176)
Nel linguaggio poetico del Novecento la frantumazione del tessuto sintattico prodotta da una nuova sensibilità metrica consente una nuova vitalità dell’iperbato, in particolare con ➔ Giovanni ...
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BOCELLI, Arnaldo
Renato Bertacchini
Nacque a Roma il 1° giugno 1900, da Ferruccio, funzionario presso il ministero delle Poste, e da Almerina Farina, in una famiglia di origine parmense (i Bocelli avevano [...] ritmo dei corsi scolastici; all'università di Roma fu allievo di Giovanni Gentile e di Vittorio Rossi, con il quale si laureò occupavano Roma preparò una edizione critico-scolastica dei Canti leopardiani, per collane eltoriali che poi non si ...
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CRISTOFORO Fiorentino, detto l'Altissimo
Eduardo Melfi
Non se ne conosce la data di nascita né quella di morte. Fiorito tra i secc. XV e XVI, si acquistò presso i contemporanei una notevole fama come [...] dopo la sua morte, i Reali sarebbero stati stampati da Giovanni Antonio de' Nicolini da Sabbio, che ne ricostruì il. testo ad Antonio di Tuccio Manetti.
Sempre a S. Martino C. cantò all'improvviso La rotta di Ravenna che, trascritta anch'essa da ...
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BAROTTI, Giovanni Andrea
Italo Zicàri
Nacque a Ficarolo, presso Ferrara, il 30 dic. 1701 da Giuseppe e da Brigida Brunetti. Ancora giovane, venne inviato a Ferrara dallo zio Giuseppe Barotti, canonico, [...] ouvrages de l'esprit, con una breve prefazione sulle difficoltà di tradurre fedelmente. Chiamato poi a collaborare alla composizione del poema in venti canti Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, il B. accettò soltanto di curare le annotazioni ai singoli ...
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ARCOLEO, Giorgio
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Nacque a Caltagirone il 15 ag. 1848 da Gaetano e da Benedetta Alessi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza defi,università di Napoli, frequentò anche la facoltà di lettere e [...] il rinnovato neoclassicismo: Letteratura contemporanea in Italia (1875); Canti del popolo in Sicilia (1878); La commedia e L'eloquenza nell'Ateneo: F. De Sanctis (1912); Giovanni Boccaccio (1913).
Molti di questi lavori furono conosciuti prima sotto ...
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BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] del B., raccolti in cinque voll. (già segnati Bc. 79-82, e ora S I 2); questi contengono, fra l'altro, canti del Camillo, orazioni, le tragedie Atamante e Andromaca, traduz. da Giobbe ed Epitteto, la versione di tragedie di Sofocle.
Fonti e Bibl ...
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CIAMPOLI, Domenico
Giorgio Patrizi
Nacque da Emesto e da Antonietta De Simone ad Atessa (Chieti) il 23 ag. 1852. Compì i primi studi a Chieti, frequentò quindi il liceo classico a Vasto, a Sulmona e [...] , Turgeney, Puskin, Tolstoj; di raccoglitore e traduttore di canti popolari slavi, bulgari, armeni. Se la critica concorda a che si discosta dalla genericità degli altri è quello di Giovanni Titta Rosa: "Al versante naturalistico ed arcaistico dei ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] poetica, ritornando alla ispirazione che lo aveva sorretto nei canti di Diva Natura e ribadendo che la poesia doveva Amicucci., Baccelli, Baldini, Camuncoli, Della Massea, De Simone, Di Giovanni, Meucci, Notari, Paternostro,Palermo 1939, pp. 33-52; L ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...