(lat. Tusculum) Antica città latina, nei Colli Albani, a E dell’od. Frascati. Sicuramente già frequentato nell’età del Bronzo, il sito dovette configurarsi come città tra il 7°-6° sec. a.C. Si conservano [...] resti di ville patrizie (quelle di Cicerone, presso villa Rufinella; Lucullo, presso villa Torlonia; dei Quintili, morto Benedetto VIII (1024), gli successe con il nome di Giovanni XIX (➔), sempre appoggiandosi sull’Impero; a lui succedette 1032 ...
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Il termine c. viene ad assumere una pluralità di significati assai diversi tra loro, a seconda dei contesti storici, politici, sociali e culturali di riferimento. Generalmente, per c. si intende un [...] intesi, per esempio, i riferimenti alla c. contenuti nel De Republica di Cicerone. D’altra parte, sempre nell’ambito di una nozione più ampia di c trovò più compiute formulazioni per merito di A. De Giovanni (1838-1916), con il quale si affermò il ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] . In realtà, l’idea era già presente nel De officis di Cicerone e fu accolta nel Digesto, nonché nel diritto comune tedesco.
Credenza parole di apertura dell’enciclica Fides et Ratio (1998) di Giovanni Paolo II: «La fede e la ragione sono come le ...
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Terzo figlio (Lisbona 1392 - Alverca, Lisbona, 1449) di Giovanni I di Portogallo; dopo la morte (1438) del fratello Edoardo, assunse per deliberazione delle Cortes la reggenza per la minorità del nipote [...] verso Lisbona, ma trovò la morte in uno scontro presso il torrente Alfarrobeira. Uomo di cultura, tradusse il De officiis di Cicerone (Livro dos ofícios, tra il 1433 e il 1438) e scrisse un trattato di filosofia morale, Dos benefícios (1418; poi ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] , cioè al suo uscire dall'adolescenza, che durava secondo Cicerone sino ai ventott'anni. Tornato da Lombez, Giacomo gli ottenne di essere accolto nella "corte" del fratello cardinale Giovanni, la cui importanza nella curia avignonese, per gli affari ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] fatto più forte in lui. La lettura di Boezio e di Cicerone (Conv., II, x11,2-5) gli aveva aperto allo sguardo Napoli, in una tavola che faceva parte di un cassone nuziale dipinto da Giovanni del Ponte (morto nel 1440) e che è ora in una collezione ...
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Felice BATTAGLIA
Giuseppe OTTOLENGHI
Riccardo MONACO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Guido ZANOBINI
Ottorino VANNINI
STATO. - Storia del nome. - Con la parola stato si designa modernamente la maggiore [...] secoli e che ora tralucono nella concezione strettamente giuridica di Cicerone. Per il grande oratore lo stato non è ogni cui si appoggia.
Se lo stato non è economia è etica, risponde Giovanni Gentile e con lui molti altri. Lo stato è la stessa realtà ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] nel medio evo di D. Comparetti e al volume su Cicerone di T. Zielinski, ma contributi e studi numerosi: ricordiamo The di altre tradizioni ancora da definirsi.
Un secolo dopo Giovanni di Garlandia sottolinea altre differenze fra le due tecniche ...
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Nacque a Terranova nel Valdarno superiore l'11 febbraio 1380. Recatosi a Firenze verso la fine del secolo per attendere agli studî del notariato, vi conobbe Coluccio Salutati, che gli fu largo di consigli [...] seguì la curia dei papi legittimi, e con quella di Giovanni XXIII, andò a Costanza nell'ottobre del 1414. Ma dl Valerio Flacco, il commento di Asconio Pediano ad alcune orazioni di Cicerone; e nel gennaio del 1417 il B. e Bartolomeo da Montepulciano ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] corrente scientifica, come quella che va da Ruggero Bacone a Giovanni Buridano, Albertutius e Nicole Oresme, i precursori di Leonardo da possediamo certo la maggior parte delle opere, e per Cicerone, Seneca, Plutarco, i neoplatonici e i Padri della ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: venite, venite, non temete (Fior....