Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] e commentarono alcune parti più importanti; P. Nigidio Figulo, amico di Cicerone, dottissimo, autore, fra l'altro, di un trattato sulla divinazione, siamo informati (sebbene vi sia assai da diffidare) da Giovanni Lorenzo Lido (sec. VI d. C.).
L' ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] 36; Appiano, Bellum civile, III, 69; Cicerone, Ad famil., XII, 5, 2; D. Bruto, in Cicerone, Ad famil., XI, 13). E l' toglie il tetto ligneo e si voltano le cupole (1497-98); S. Giovanni in Monte è ricostruito sul modello di S. Petronio (1440); più ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] la cui tavola di bronzo egli collocò nella chiesa di S. Giovanni in Laterano; di essa si valse nella lotta per i diritti del l'alfabeto continuò ad avere 21 lettere (il qual numero è ricordato in Cicerone, De nat. deor., II, 93; cfr. Quintil., I, 4, ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] non meno di 33 tipografi produssero un migliaio di opere. Cominciò Ulrich Zell intorno al 1465 col De Officiis di Cicerone e le opere di Giovanni Crisostomo e di S. Agostino, datate 1466 e 1467. Altra città tedesca in cui la stampa ebbe fin dai primi ...
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Duplice è il significato di questi due termini, che da una parte hanno indicato e indicano semplicemente una suddivisione delle forze armate di un paese, e dall'altra, più largamente, ordini e classi sociali [...] per l'età dei Gracchi, ma solo per quella di Cicerone) e di quella situazione politica, per la quale i cavalieri l'ultimo anelito dell'ideale cavalleresco; nella seconda, composta da Giovanni di Meung sotto Filippo il Bello è "un lungo e grossolano ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] 1806-1807), è stato ripreso e sviluppato con vigoria originale da Giovanni Gentile nel suo Sommario di pedagogia (1ª edizione 1913-14 retorica, che con lo studio soprattutto delle orazioni di Cicerone mirava a formare il perfetto oratore. Il corso di ...
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SHAKESPEARE, William
Mario PRAZ
Nacque a Stratford-on-Avon nell'aprile 1564; s'ignora la data precisa della nascita; si presume che questa precedesse di poco il battesimo, che avvenne il 26 aprile; [...] Firenze 1923); e d'altronde è accertato che Sh. conobbe Giovanni Florio, dai cui First Fruits (1578) e Second Fruits (1591 dei passi con la Pharsalia di Lucano, con le Epistole di Cicerone, con la Storia Naturale di Plinio, con le Guerre Civili di ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] come Asclepiade di Prusa (100 a. C.), che fu amico di Cicerone, Rufo d'Efeso e Sorano d'Efeso, che vissero ai tempi di l'immaginazione dell'artista l'episodio di Jan De Doot, o Giovanni della Morte, fabbro nonché calcoloso, il quale, non reggendo più ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] per opera di due fiamminghi, i fratelli Niccolò e Giovanni Carcher (o Karcher) già forse addetti fino dal 1517 Pfeilerteppichserie aus der röm. Manufaktur des Kardinals Francisco Barberini, in Der Cicerone, 1929, pp. 305-11; C. Vicenzi, Gli arazzi di ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] 'avevano costituito i grandi poeti e prosatori, sino a Cicerone e Virgilio, così come l'avevano mantenuto i loro successori poeta; e Lupo fu anche e soprattutto filologo. Quanto a Giovanni Scoto, per vastità di dottrina e vigoria d'intelletto si levò ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: venite, venite, non temete (Fior....