AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] di diverse personificazioni, tra cui la Castità, come nel pergamo di Giovanni Pisano nel duomo di Pisa (1302-1312). Nella raffigurazione dei quattro Spahr, Le monete siciliane dai Bizantini a Carlo I d'Angió (582-1282), Zürich-Graz 1976; H. Kowalski ...
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FIANDRE
J. Van der Meersch
(fiammingo Vlaanderen; franc. Flandres; Flandria nei docc. medievali)
Regione storica del Belgio, che corrisponde geograficamente alla zona compresa tra i fiumi Lys e Schelda [...] che mostra le ferite, affiancato da Maria e da s. Giovanni in ginocchio, compare sul portale occidentale della chiesa di S. L'Apocalypse) venne commissionata verso il 1378 da Luigi d'Angiò a Nicolas Bataille, commerciante di arazzi a Parigi su ...
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Figlio di Marco e di una Vermiglia, nacque a Prato probabilmente nel 1335. Fu il fondatore di un grande sistema di aziende il cui archivio ci è pervenuto praticamente integro; depositato presso la Sezione [...] 1401, un altro ex fattore, Tommaso di ser Giovanni da Vico d'Elsa.
Ormai integrata nel più generale sistema delle Leonardo Dandolo nel 1397 e, nel 1410, per Luigi II d'Angiò, che concesse al D. di inserire il giglio di Francia nel suo stemma. Ma ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] sia stata interamente dovuta al favore e alla fiducia di Jacques Duèse, futuro Giovanni XXII. Tra il marzo e il luglio 1309, mentre il suo superiore si trovava presso Carlo II d’Angiò, del quale era il cancelliere, Bertrando fu il suo giudice del ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] prima opera pubblica, un Cristo morto in croce con s. Giovanni per la chiesa napoletana di S. Girolamo delle Monache a Mezzocannone da palcoscenico), al di sopra della tomba di Roberto d'Angiò; rappresentava S. Chiara ed altri santi francescani nel ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] a dire il vero una presenza assai discreta; tre volte più di Carlo d'Angiò, malgrado questi abbia occupato il doppio del tempo nella vita adulta di S.; , l'ingiuria lanciata dal re di Gerusalemme Giovanni di Brienne, che in preda alla collera bollò ...
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VISCONTI
S.B. Tosatti
Dinastia di signori (1310-1447) e, dal 1395, duchi di Milano (v.), che soppiantarono i Torriani, già signori di questa città, inizialmente nel 1287 e definitivamente nel 1310.
Il [...] ciclo degli Uomini illustri, scomparso, che aveva dipinto per Roberto d'Angiò (m. nel 1343) nella sala maggiore di castel Nuovo a , pp. 98-113; G. Previtali, Il sepolcro di Giovannid'Aragona: un suggerimento (1985), in Skulptur und Grabmal des ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] baroni di lui ragionando si rimase.
Giovanni Boccaccio, Decameron
Giovanni Boccaccio
Conclusione
Decameron
Conviene nella moltitudine padre che era stato chiamato alla corte di re Roberto d’Angiò per attività bancarie legate ai Bardi. Tra il 1327 e ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] 3, IV (1913) pp. 109-111, ove si legge che "Giovanna e Coletta, suo mundualdo, quali esecutori del testamento di Buccio di Rainaldo 1266) sotto gli auspici del pontefice e di Carlo I d'Angiò, ma si arricchisce di nuovi motivi durante la dominazione ...
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Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, [...] -144; V (1951), pp. 1-8; É.-G. Léonard, Gli Angioini di Napoli, Varese 1967, pp. 434-505; C. de Frede, Da Carlo I d'Angiò a Giovanna I 1263-1382, in Storia di Napoli, III, Napoli 1969, pp. 227, 235 s., 240, 247-279; F. Bologna, I pittori alla corte ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....