Cerchi
Franco Cardini
. Famiglia fiorentina; si ignora quando il suo capostipite sia sceso in città dal piovier d'Acone (Pd XVI 65), cioè da quel piviere d'Acone in Val di Sieve antica signoria dei [...] banca fece grossi affari prestando al papa e a Carlo d'Angiò e accelerando così la rovina di Manfredi. Ciò favorì, con Bonifacio VIII per chiamare in Firenze Giovanni di Châlons e rovesciare il governo popolano; d'altra parte la loro origine, e più ...
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VISCONTI, Gabriele Maria
Jacopo Paganelli
Figlio illegittimo del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti e di Agnese Mantegazza, nacque forse a Milano, probabilmente alla metà degli anni Ottanta del XIV [...] qualche risvolto concreto, viste le pressioni di Ladislao d'Angiò Durazzo re di Napoli (che obbediva al Societa Ligure di storia patria, XVII (1885), p. 272; Le croniche di Giovanni Sercambi lucchese, a cura di S. Bongi, III, Roma 1892; I Capitoli ...
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BALEARI, Isole
M. Durliat
(catalano Illes Balears)
Arcipelago situato nel Mediterraneo occidentale, in corrispondenza della costa catalana e del golfo di Valencia, comprendente le isole di Maiorca, [...] , Roberto, duca di Calabria, figlio ed erede di Carlo II d'Angiò. Non è inverosimile che Giacomo I di Maiorca, padre di Sancio attività a Maiorca del maestro vetrario senese Matteo di Giovanni, autore nel 1327 del finestrone del capocroce della chiesa ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] da parte di Carlo d'Angiò dopo la battaglia di Benevento (1266); da questo momento il D., a dispetto delle origini 1268, il D. avrebbe avuto dei contatti con i ghibellini di Pisa, soggiomando addirittura nella città. Quando Giovanni Visconti giudice ...
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RICCARDO da Saliceto
Manlio Bellomo
RICCARDO da Saliceto. – Nato a Bologna verso il 1310, era figlio di Pietro di Bencivenne e sposò Cola Albiroli.
Ebbe due fratelli, Iacopo e Bencivenne. Quest’ultimo [...] Bologna. Ebbe rapporti personali e professionali con Giovannid’Andrea, Giovanni Calderini, Paolo dei Liazari. Fu sodale di alla Curia pontificia (1335), a Napoli alla corte di Roberto d’Angiò, a Firenze (1350), a Milano (1351 e 1353).
Era ...
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Valletta dei principi
Silvio Pasquazi
La parte inferiore della montagna del Purgatorio, dopo un primo e un secondo ripiano, o cinghio, verso sinistra face di sé grembo (Pg VII 68), e forma una cavità, [...] Filippo e genero di Enrico; Pietro III e Carlo d'Angiò hanno avuto la triste sorte di avere come successori d'Inghilterra, inetto e debole, ha nel figlio Edoardo I migliore uscita, migliore discendenza, mentre il figlio di Guglielmo VII, Giovanni ...
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STEFANESCHI, Pietro
Marco Vendittelli
– Nacque presumibilmente a Roma nel sesto o settimo decennio del Trecento. Non è del tutto certa la sua diretta ascendenza, ma fu probabilmente figlio di Annibale [...] e alcuni edifici romani come Castel Sant’Angelo, erano controllati da Paolo Orsini per conto della regina Giovanna II d’Angiò, succeduta al fratello Ladislao).
Dopo un breve periodo trascorso in Corsica come amministratore apostolico della diocesi di ...
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MICHELE da Cesena
Carlo Dolcini
MICHELE da Cesena. – Nacque nel tardo secolo XIII (l’anno 1270, correntemente indicato, è una semplice congettura). Forse appartenne al casato Foschi e nacque a Ficchio, [...] voti a favore e con soddisfazione di Roberto d’Angiò re di Sicilia e della regina Sancia d’Aragona Maiorca, la cui devozione a M. esercito e con il suo consigliere Marsilio Mainardini da Padova (Giovanni di Jandun era morto a Todi nel mese di agosto ...
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PIPINO, Giovanni
Giuliana Vitale
PIPINO, Giovanni. – Secondo di questo nome (almeno tra i personaggi finora noti) nella famiglia, figlio di Niccolò (m. 1341), figlio a sua volta del ben noto Giovanni [...] il regno di Carlo I e la morte di Roberto d’Angiò la famiglia attraversò alterne vicende politiche, acquistando vasti possedimenti I, cap. LXXXVIII; t. I, p. 105).
Con l’incoronazione di Giovanna e di Luigi di Taranto (23 maggio 1352) e la pace con l ...
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CONIO
L. Travaini
Con il termine c. si designa uno strumento usato per la lavorazione delle monete, consistente in un blocchetto di metallo che reca incisa in cavo su un'estremità la figurazione e/o [...] il legame dei c. permette di stabilire cronologie di intere serie.Carlo I d'Angiò seguì personalmente la preparazione dei c. dei carlini del 1278: l'orafo Giovanni Fortino, forse già attivo nella zecca di Brindisi, fu chiamato nella nuova zecca ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....