PIPINO, Giacomo
Joël Chandelier
PIPINO, Giacomo. – Nacque a Brindisi probabilmente poco dopo la metà del Duecento. Nulla si sa delle sue origini familiari né della sua formazione; lo si è voluto ricollegare [...] dei re angioini, l’esponente più noto della quale è un Giovanni Pipino conte di Altamura, morto nel 1357, ma non vi sono il suo ruolo si sia offuscato: non risulta che sotto Roberto d’Angiò (1309-43) abbia svolto attività politica, né appare nella ...
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CARACCIOLO, Giacomo
Salvatore Fodale
Secondo il Fabris, era figlio di Giovanni e di Cecchella Vulcano. Nulla sappiamo circa la data della sua nascita, probabilmente avvenuta a Napoli.
Nel 1381 fu nominato [...] , disceso in Italia contro Carlo III in aiuto del duca Luigi d'Angiò, il C. si ritirò con le sue truppe nel cassero della Durazzo e dei figli Giovanna e Ladislao, durante i festeggiamenti per l'incoronazione di Carlo III a re d'Ungheria. Dopo la morte ...
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ANGUILLARA, Orso
Ludovico Gatto
Nacque a Roma ai primi del XIV secolo da Francesco dell'Anguillara, morto nel 1317, e da Costanza Orsini. Poche notizie si hanno sulla sua attività giovanile; nel 1322 [...] , sia pure dopo molte e gravi esitazioni, e in seguito a energiche pressioni di Giovanni XXII, con una figlia di Stefano Colonna, Agnese. Lo stesso Roberto d'Angiò, il 2 maggio 1332, inviò Landolfo Brancaccio come paciere nella lite sorta fra i ...
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ACCIAPACCIA, Nicola
Michele Manfredi
Secondogenito di Pietro e di Maria Capece, nacque a Sorrento nel 1383. Avviatosi alla carriera ecclesiastica, studiò diritto canonico e, prima ancora che raggiungesse [...] di Pisa gli fu tolto il vescovato, ma lo riebbe da Giovanni XXIII, che lo consacrò il 30 genn. 1413. Martino V . 8, 131; N. F. Faraglia, Storia della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renato d'Angiò,Lanciano 1908, pp. 203, 209, 218, 259, 260, 294, 307, ...
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BOZZUTO (Buzzuto), Giovanni (Giovannello)
Clara Gennaro
Appartenente a una nobile famiglia napoletana, nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XIV da Nicola, fratello dell'arcivescovo [...] pp. 441, 447; B. Candida Gonzaga, Mem. delle famiglie nobili..., I, Napoli 1875, pp. 132 s.; N. Faraglia, Storia della regina Giovanna II d'Angiò, Lanciano 1904, pp. 189, 204; E-G. Léonard, La captivité et la mort de Jeanne Ire de Naples, in Mélanges ...
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ASINARI, Folco (Folchetto)
Axel Goria
Vissuto negli ultimi decenni del secolo XIII e nei primi del XIV in Asti, apparteneva alla nota famiglia di banchieri. Nel febbraio dei 1276 era membro del Consiglio [...] in Trino in seguito alla morte del marchese Giovanni I, già massimo protettore dei fuorusciti stessi. Persa la vittoria dei guelfi come pure nei patti di dedizione di Asti a Roberto d'Angiò (8 maggio 1312), in cui l'A. è incluso tra i cittadini ...
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DELLA NOCE (Nuciensis), Giovanni
Franca Petrucci
Di origine cremasca nacque nella prima metà del sec. XV. Di lui si hanno soltanto notizie frammentarie, la prima delle quali risale al 1443.
Nell'autunno [...] cui la situazione del duca di Milano, non ancora sovvenuto dalle armi e dall'appoggio di re Renato d'Angiò, mostrava tutta la sua precarietà, il D. fuevidentemente tentato di abbandonare il suo nuovo padrone e antico nemico ed ebbe dei contatti con ...
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FONTANA (della Fontana), Riccardo
Pierre Racine
Appartenente alla nota famiglia piacentina, compare, a varie riprese, nel corso delle vicende milanesi e piacentine della seconda metà del XIII secolo. [...] al fianco di altri aristocratici piacentini (fra i quali Giovanni Pallastrelli e Palmerio Aghinono, entrambi di orientamento guelfo), data lettura di una lettera del re di Sicilia, Carlo d'Angiò, che poneva la città di Piacenza sotto la sua signoria ...
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GIUSTINIAN, Marco
Giorgio Ravegnani
, Figlio di Pancrazio, che divenne procuratore di S. Marco nel 1270 e morì il 21 sett. 1277, appartenne al ramo di S. Pantaleone della famiglia veneziana. Non si [...] e Fantino, il primo dei quali fu elettore del doge Giovanni Soranzo nel 1312, e il secondo bailo a Costantinopoli nel 1972, p. 198; S. Borsari, La politica bizantina di Carlo d'Angiò dal 1266 al 1271, in Arch. stor. per le provincie napoletane, ...
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BATTOSI
Silvano Borsari
Famiglia e compagnia di mercanti lucchesi, le cui fortune, nella seconda metà del sec. XIII ed all'inizio del XIV, derivarono dai rapporti che essi strinsero con la corte angioina. [...] di Napoli, anche per i buoni uffici di Giovanni XXII. Contemporaneamente deve essere scomparsa anche la loro compagnia au XIV siècles, Paris 1903, pp. 225 s., 263; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i suoi tempi, I, Firenze 1922, pp. 555 s.; L. Mirot, ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....