LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] dalla metà degli anni Cinquanta Bertola da Novate e Giovanni da Padova erano impegnati nella realizzazione del naviglio di dell'Aragonese contro il partito francese di Renato e di Carlo d'Angiò. L. III, nonostante la posizione di preminenza fra i ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] amici o semplici servitori, come nel caso del bolognese Giovanni Pepoli, condannato a morte per fellonia da papa , poiché l'inaspettata elezione al trono di Polonia di Enrico d'Angiò fece naufragare l'ambizioso progetto. Enrico e la corte francese ...
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GONDI, Alberto
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 4 nov. 1522, secondo figlio di Guidobaldo (detto Antonio) e di Marie-Catherine de Pierrevive.
Il padre proveniva da una famiglia di mercanti fiorentini [...] , ma più probabilmente dalla regina madre e dal duca d'Angiò, preoccupati dell'ascendente esercitato da Coligny su Carlo IX II, ibid. 1961, ad ind.; Correspondance du nonce en France Giovanni Battista Castelli (1581-1583), a cura di R. Toupin, Rome- ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] miglioramento" sperato, come informa, da Venezia, il nunzio Giovanni Antonio Facchinetti il 29. Dopo un rapido soggiorno a piano suggerito dal G. -, accompagna poi il duca Enrico d'Angiò nel suo viaggio alla volta del Regno polacco. Reduce dalla ...
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LAURIA, Ruggero di
Andreas Kiesewetter
Nacque poco prima del 1250 a Scalea, primogenito di Bella d'Amico nutrice di Costanza di Svevia (figlia del futuro re di Sicilia Manfredi e di Beatrice di Savoia) [...] Sicilia e della testa di ponte aragonese in Calabria e con Giovanni da Procida, dopo la partenza di Pietro il 6 maggio le operazioni navali nel golfo di Napoli. Il principe ereditario Carlo d'Angiò il 5 giugno 1284, tratto in inganno da un'apparente ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] luminosa degli a. è comune tanto ai Padri greci (per es. Giovanni Damasceno, De fide orthodoxa, 2, 3, PG, XCIV, col. 886A raffigurata sui saluti d'oro e d'argento coniati nella zecca di Napoli, riaperta nel 1278 da Carlo I d'Angiò: è rappresentato ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] a dire il vero una presenza assai discreta; tre volte più di Carlo d'Angiò, malgrado questi abbia occupato il doppio del tempo nella vita adulta di S.; , l'ingiuria lanciata dal re di Gerusalemme Giovanni di Brienne, che in preda alla collera bollò ...
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Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, [...] -144; V (1951), pp. 1-8; É.-G. Léonard, Gli Angioini di Napoli, Varese 1967, pp. 434-505; C. de Frede, Da Carlo I d'Angiò a Giovanna I 1263-1382, in Storia di Napoli, III, Napoli 1969, pp. 227, 235 s., 240, 247-279; F. Bologna, I pittori alla corte ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] e dei traduttori della corte, come il capo dei notai Giovanni "de Panormo" e l'astronomo capo Teodoro di Antiochia il comando di qā'id cristiani. Sotto Manfredi e Carlo d'Angiò, invece, i musulmani, insigniti dell'ordine cavalleresco, saranno alla ...
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ESTE, Leonello (Lionello) d'
Giampiero Brunelli
Nacque a Ferrara il 21 sett. 1407 dal marchese Niccolò (III) e da Stella dei Tolomei dell'Assassino (appartenente ad un ramo della famiglia Tolomei), [...] 1442, dopo un lungo e duro conflitto con Renato d'Angiò.
I disegni estensi, esposti durante una missione diplomatica di R. Sabbadini, I-III, Venezia 1915-1919, ad Indices; Carteggio di Giovanni Aurispa, a cura di R. Sabbadini, Roma 1931, ad Indicem; ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....