GUERRA, Camillo
Maura Picciau
Nacque a Napoli il 21 maggio 1797, secondo di cinque figli, da Pasquale e Angela d'Angelo. Il padre, capocantiere degli scavi di Pompei, proveniva da una famiglia di artisti [...] , ispirandosi alla visione dell'Apocalisse di s. Giovanni Evangelista. Il pittore, come spiega nella Dichiarazione di Napoli (1854-56), ispirati alla storia di Carlo d'Angiò. Gli affreschi, che presentano un'ambientazione medievale immaginaria e ...
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BERTAUX, ÉMILE
CCosimo Damiano Fonseca
Nacque a Fontenay-sous-Bois il 23 maggio 1869; nel 1888 entrò all'École Normale Supérieure di Parigi dove terminò i suoi studi nel 1893. Conseguita l'agrégation [...] deambulatorio di Aversa, il S. Sepolcro di Barletta, il S. Giovanni di Matera, i SS. Niccolò e Cataldo di Lecce, le cattedrali flotta reale, le vicissitudini della sua famiglia con Carlo d'Angiò e la concessione del feudo di Laterza.
La sostanza ...
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TACUINUM SANITATIS
F. Moly-Mariotti
Denominazione tradizionale di un trattato medico (libro di sanità) redatto a Baghdad per iniziativa del medico e letterato Abū al-Ḥasan al-Mukhtar Ibn Buṭlān nell'11° [...] (Faraj Ibn Salm), traduttore presso la corte del re di Sicilia Carlo I d'Angiò (1263-1285) a Napoli. In effetti, in un manoscritto (Parigi, BN, un nucleo più tardo porta l'intervento di Giovanni Cademosto da Lodi, che modificò l'assetto originario ...
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DAMINI, Vincenzo
Adriana Compagnone
Nato a Venezia intorno alla fine del sec. XVII, fu prevalentemente pittore di quadri con soggetti storici; ricordato dalle fonti anche come ritrattista, si formò [...] (Pallucchini, 1960), e il S. Bernardino e s. Giovanni da Capistrano. Nella stessa chiesa il dipinto con S. Antonio D. eseguì quattro ovali con Gli Evangelisti.
Nel Museo nazionale d'Abruzzo dell'Aquila vi sono il S. Tommaso d'Aquino e Carlo II d'Angiò ...
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VENCESLAO IV
F. Cecchini
Re di Boemia, imperatore tedesco e duca di Slesia, nato nel 1361 a Norimberga dal terzo matrimonio di Carlo IV con Anna di Schweidnitz e morto nel 1419.
V. fu una delle figure [...] di Praga Giovanni di Jenstein, culminato nel 1393 nel brutale assassinio del vicario generale della diocesi, Giovanni di Pomuk, Ruperto di Wittelsbach. Benché dopo la morte di Luigi I d'Angiò (1382) V. avesse aiutato il fratello Sigismondo nella ...
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LELLO da Orvieto (Lello de Urbe)
Simona Moretti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore e mosaicista, attivo tra Napoli e il Lazio nella prima metà del XIV secolo.
La prova della [...] affiancato da un lato dalla Vergine, ai cui piedi sono Roberto d'Angiò e il figlio Carlo duca di Calabria (Bologna, 1969), da s. Ludovico di Tolosa e da s. Chiara, e dall'altro da s. Giovanni Evangelista, ai cui piedi appaiono la regina Sancia e la ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] e architettori, Firenze 1568 (Roma 1991, p. 128).
Giovanni Villani, Historia Universalis, Lib. VI, in R.I. amministrazione dei castelli nel Regno di Sicilia, sotto Federico II e Carlo I d'Angiò, a cura di H. Houben, Bari 1995).
A. Vinaccia, Monumenti ...
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GUARDI, Andrea
Francesco Sorce
Non si conosce la data di nascita di questo scultore originario di Firenze, attivo a Napoli e nella Toscana occidentale nel XV secolo.
Il padre, Francesco da Firenze, [...] probabilmente, sul finire degli anni Venti del XV secolo, alla realizzazione del monumento funebre del re Ladislao d'Angiò Durazzo, in S. Giovanni a Carbonara a Napoli. A lui sono stati attribuiti l'angelo reggicortina di sinistra (Abbate, p. 455 ...
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LANDO (Orlando) di Pietro
Simona Moretti
Nacque da un certo Pietro, forse a Siena o comunque in territorio senese, in una data imprecisata, fatta risalire ipoteticamente intorno al 1280 (Leone de Castris, [...] Ludovico da Tolosa e di s. Luca, eseguiti per il re Roberto d'Angiò e la moglie Sancia di Maiorca fra il 1337 e il 1338, (catal., Siena), Firenze 1987, pp. 64-66, 68; E. Carli, in Giovannid'Agostino e il "duomo nuovo" di Siena, Siena 1987, pp. 12-15, ...
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ORIMINA, Cristoforo
A. Perriccioli Saggese
Miniatore napoletano attivo nei decenni centrali del Trecento.Appartenente a una famiglia di pittori - un Pietro Orimina nel 1328 venne pagato per affreschi [...] il simbolo dell'Ordine del nodo. Le splendide illustrazioni del codice parigino, copia destinata agli stessi sovrani, Giovannad'Angiò e Ludovico di Taranto, che sono ritratti inginocchiati ai piedi della Trinità nella prima carta, descrivono il ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....