Architetto e ingegnere del secolo XIV; figlio d'un maestro Giovannida Novara. Si ritiene originario da tale città e capostipite della famiglia ferrarese di ouesto nome. Nulla è noto dei suoi anni giovanili. [...] (v. ferrara), per ordine dei marchesi Nicolò II e Alberto V d'Este, iniziata il 29 settembre 1385 e rapidamente portata a compimento con la cooperazione di Giovanni dei Naselli. Verso il 1400 fu chiamato a Mantova da Francesco Gonzaga per un uguale ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Presso il duca di Milano e presso il duca di Ferrara troviamo i celebri liutisti Bertoldo di Basilea e N. Schlifer C. Grabbe (1801-1836), al quale un Faust e un don Giovannida soli non bastavano come argomento di poesia, tanto che ci vollero tutti ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] per i loro scritti: mentre Nicolò da Cusa e S. Giovannida Capistrano furono pensatori e scrittori, e al con l'energia della sua protesta, sorretta da Carlo Alberto, l'Austria a sgombrare daFerrara, occupata a scopo d'intimidazione. Ma già ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] artefici famosi, troviamo fra i tanti maestri di cui ci resta soltanto il nome: Giovannida Pampuro "magistro da corazze" del duca Galeazzo; Biagio, che si recò alla corte di Ferrara nel 1483, per far barde e armature agli uomini d'arme di Niccolò ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] ungherese, un certo Michele, diverso da quel Michele Pannonio che visse e lavorò a Ferrara nella seconda metà del secolo XV serbo e nel 1456, appoggiato dai crociati di Giovannida Capistrano, respinse l'attacco di Maometto II contro Belgrado ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] tre volumi furono certo impressi prima di quel tempo. Giovannida Spira morì poco dopo aver chiesto quel privilegio, e modeste o piccolissimi paesi. Essa ebbe particolare rilievo a Ferrara, Treviso, Bologna, Padova, Parma, Brescia, Pavia, Vicenza ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] estinguendo, in modo che se ne salvava appena la musica. Giovannida Trebisonda nel 1435 dichiarava il quadrivio già in disuso. A un convitto a Venezia (1414-18), a Verona (1419-29), a Ferrara (1430-60). A Venezia ebbe fra i convittori (1415-16) ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] il Crisolora, e insegna a Firenze, a Verona, a Ferrara. A Ferrara e a Firenze sarà professore di greco anche Giorgio Gemisto Alessandro di Villedieu (secoli XII-XIII) e ai lessici di Giovannida Genova, d'Uguccione e di Papia. Ed è anche naturale ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] anche degni di nota, come fecero Bartolomeo Montagna, Gianmatteo Ferrari di Grado, Dino del Garbo e altri ancora.
Avvicinandoci e al principio del XVI, in Italia rifulge la fama di Giovannida Vigo di Rapallo, chirurgo di papa Giulio II, autore di ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] anche pei rapporti diretti con la scuola di Giotto. Giovannida Milano (affreschi affini ai suoi a Mocchirolo e a dei Fiorentini è ripreso da Andrea Mantegna, che insieme con Ansuino da Forlì, Niccolò Pizzolo e Bono daFerrara affresca la cappella ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...