Cronista (n. Parma 1221 - m. prob. nel convento di Montefalcone, Reggio nell'Emilia, dopo il 1288). Della famiglia parmense Adam, di ricca borghesia, entrò nell'ordine francescano (1238) nonostante l'opposizione [...] avvicinare frate Giovannida Parma, generale dell'Ordine, e nell'ambiente di fra Gerardo di Borgo San Donnino e di frate Ugo da Digne venne in contatto con le idee gioachimite. Rientrato dalla Francia nello stesso 1249, fu a Bologna, a Ferrara, dove ...
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Pittore (Firenze 1772 - Milano 1850). A Roma (1788-94) ebbe contatti con Giani, Camuccini, Wicar e Gros. Dal 1808 a Milano, dove insegnò all'accademia di Brera, se ne allontanò solo per brevi soggiorni [...] per il principe Rospigliosi restaurò gli affreschi di Giovannida San Giovanni (Pistoia, cappella Rospigliosi). Notevoli anche il Torquato Tasso che legge il suo poema alla corte di Ferrara e Farinata degli Uberti alla battaglia del Serchio (1842, ...
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Pittore (Ferrara tra il 1390 e il 1400 - Urbino tra il 1442 e il 1449). Soggiornò in Urbino dal 1423 alla morte. Opere firmate sono gli affreschi (datati 1437) della cappella del cimitero di Talamello, [...] ), mostra di aver raggiunto, nella maturità, un suo robusto stile non scevro dall'influsso di Giovannida Modena, sono stati raggruppati varî altri dipinti (Città di Castello, S. Domenico: Storie di s. Antonio Ab.; Ferrara, Pinacoteca: Storie di s ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] da Roma. L'anno successivo gli nasceva la figlia Francesca (nel 1337 aveva già avuto un altro figlio naturale, Giovanni una sincope che nel 1370 l'aveva colto a Ferrara, continuò a operare politicamente, e soprattutto a scrivere indefessamente ...
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Figlia (Roma 1480 - castello di Belriguardo, Ferrara, 1519) di Rodrigo B. e di Vannozza Catanei, promessa allo spagnolo Don Cesare conte di Aversa, fu poi dal padre, diventato papa Alessandro VI, per suggellare [...] con gli Sforza, data in sposa a Giovanni Sforza, signore e vicario della Chiesa per nel luglio del 1500, veniva strangolato da uomini di Cesare Borgia il 18 ad Alfonso d'Este, primogenito del duca di Ferrara, che dovette, pur riluttante, accettare (30 ...
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Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] artisti quali Brunelleschi e Masaccio, stimato da umanisti, come N. Niccoli e opera fu richiesta a Venezia, a Mantova, a Ferrara e a Napoli. La sua formazione avvenne nella bottega evangelisti e storie di s. Giovanni Evangelista e i rilievi centinati ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] per quasi tutto il suo pontificato. Indetto da Martino V e convocato dallo stesso E Le trattative con l'imperatore Giovanni VIII Paleologo e con i con una bolla (30 dic. 1437) il concilio a Ferrara, dove nel marzo 1438 giunsero anche i Greci, e ...
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Pittore tardogotico (Ferrara 1435 circa - Bologna 1477 o 1478). Formatosi nell'ambiente padovano, lavorò a Ferrara e a Bologna. Incerta la sua attività di scultore.
Vita e opere
La sua personalità artistica [...] Ricordato per la prima volta a Ferrara nel 1456, si formò presumibilmente tela con la Madonna fra i ss. Giovanni Evangelista e Petronio (già nel Foro dei Tra le opere ascritte al Del C. sono ancora da ricordare la Madonna col Bambino e angeli e la S ...
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Pittore (Ferrara 1460 - Mantova 1535). Alla formazione nell'ambito di Cosmè Tura, evidente nel S. Sebastiano (Dresda, Gemäldegalerie), si affiancò un sensibile influsso di Ercole de Roberti, al seguito [...] Berlino, durante la seconda guerra mondiale). Lavorò per Giovanni II Bentivoglio nella cappella di famiglia in S. di Isabella, 1508, da identificare con la Dama col cagnolino di Hampton Court). Tra le ultime opere S. Antonio da Padova tra le ss. ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] concittadina Paola di Iacopo Maldenti (v. A. Pasini, nota a Giovanni di Pedrino, I, pp. 485 s.), da cui ebbe poi dieci figli.
Vagante dapprima fra Imola e Ferrara, accreditato da Guarino e dalla sua cerchia (egli ricorda l'amicizia del giureconsulto ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...