ALBERI, Eugenio
Fausto Fonzi
Nato a Padova il 1 ott. 1807, compì gli studi giuridici a Bologna, ma la sua vocazione fu, soprattutto, letteraria (è ammirata la purezza del suo stile) e storiografica. [...] e fece parte dello Stato Maggiore di Giovanni Durando; concorse alla difesa della città di (che si richiamava a Balbo, ma anche a Ferrari), seguì la politica di Napoleone III (con il e all'unità italiana allontanò da lui gran parte degli antichi ...
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ADRIANI, Marcello Virgilio detto il Dioscoride
Giovanni Miccoli
Nacque a Firenze nel 1464 da Virgilio e da Piera Strozzi. Fu discepolo del Landino e del Poliziano e, oltre il greco ed il latino, studiò [...] , ormai sofferente agli occhi e balbuziente per una caduta da cavallo di sei anni prima. Fu sepolto a S. Roma 1874, pp. 129 ss.).
Bibl.: G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, p. 394; G.M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] di Ruggiero, "il ceppo vecchio" degli Estensi, signori di Ferrara. Undici canti passano senza che vi si parli della guerra; giù con la grande ampolla del senno d'Orlando. Ammaestrato da S. Giovanni, guarisce la cecità del Senapo, che gli fornisce un ...
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Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] 1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonso d'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a Piro. Famose le sue traduzioni latine (da Aristotele, Teofrasto, ecc.), più eleganti che fedeli; una ...
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Umanista (n. Milano 1415 circa - m. dopo il 1467); figlio di Uberto. Dopo aver risieduto e insegnato a Milano, a Ferrara, a Napoli, nel 1458 passò in Spagna, dove raccolse preziosi codici, sottrattigli [...] al ritorno (1465) da un masnadiero francese, Giovanni d'Armagnac. Dei numerosi scritti, importante è la Politia litteraria (edita 1540 e 1562), perché ci rappresenta il circolo ferrarese di Guarino Veronese, di cui il D. fu discepolo, ed è quindi ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] proprio al Sarpi: la lettera al Sarpi, scritta daGiovanni Ursino, pupillo del cancelliere, del I febbraio I603 M.» v (1953), p. 226.
[81] B. ULIANICH, Paolo Sarpi, il generale Ferrari ecc., cit., pp. 584-5.
[82] G. BENZONI ritiene, e fondatamente, a ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] civile all’Università di Ferrara. Nel 1521 ottiene, Jülich-Kleve-Berg, figlio del duca Giovanni III di Kleve, che nel 1535 presenti alcuni cambiamenti editoriali: i capita della rubrica sono passati da 32 a 89; quelli su Costantino sono ora il 27-34 ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] deliri vegetabili odorosi ...» (XI).
In un sonetto di Giovanni Canale, la polvere da fuoco con cui si fanno i razzi «reca alla notte , o in morte di Violina, cagnolina della duchessa di Ferrara. Coteste rime ed altre di tono poco diverso si direbbero ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] Morosova, 1887); il polacco J. Matejko (Giovanni Sobieski sotto le mura di Vienna), ecc. che fu il più assiduo collaboratore di Rossellini (da Roma città aperta e Paisà, 1946, a G. C. Castello (v., 1956), G. Ferrara (v., 1957), C. Lizzani (v., 19612). ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] del nome di Aristotele (e di citazioni da sue opere) nei testi degli scienziati; altro allievo pisano di Grandi, quel Giovanni Alberto De Soria che, nel 1732, scarsezza de' progressi delle scienze in questo tempo, Ferrara, Rinaldi, 1799, p. 34.
3 Nel ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...