Pittore (Prato 1457 circa - Firenze 1504). Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di S. Botticelli, svolse una intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma; tra le sue opere [...] sappiamo che trasse molti disegni da edifici antichi.
Opere
Un la delicata pala di S. Spirito a Firenze. Nel soggiorno romano eseguì gli affreschi della cappella S. Maria Novella (terminati nel 1503) con le Storie dei ss. Filippo e Giovanni. ...
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Scultore (Poppi 1430 circa - Firenze 1484). La sua prima attività di ritrattista è testimonianza, oltre che della sua formazione a Firenze (probabilmente, condiscepolo di Desiderio da Settignano e A. Rossellino, [...] familiarità con i Medici (busti di Piero, 1453, e di Giovanni, 1453 o 1459, Firenze, Mus. nazionale del Bargello), di un breve soggiorno a Roma agilità delle immagini. I ritratti, caratterizzati da una sottile penetrazione psicologica, attestano una ...
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Andrèa Pisano (o Andrea di Ugolino di Nino da Pontedera). - Orafo, scultore e architetto (notizie fra il 1330 e il 1348). L'unica opera scultorea a lui sicuramente attribuibile è la porta bronzea del [...] lavori del campanile di S. Maria del Fiore, a Firenze, mentre dal 1347al 1348 fu capomastro del Duomo di Orvieto . I rilievi della porta, infatti, da ascriversi certo alla sua già piena maturità Pisani, Nicola e Giovanni, staccandosi nettamente, ...
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Alessandro de' Medici primo duca di Firenze. - Ultimo discendente del ramo primogenito dei Medici, governò in modo tirannico e legando sempre più i suoi domini a Carlo V.
Vita e attività
Figlio naturale [...] serie di impegni che legavano ancor più Firenze all'Impero. Poco dopo, A. veniva ucciso da un compagno di bagordi, Lorenzino de' politiche, e ad A., ultimo rampollo del ramo primogenito dei Medici, succedeva Cosimo figlio di Giovanni delle Bande Nere. ...
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Pittore (Fabriano 1370 circa - Roma 1427). Formatosi sulla pittura e sulla miniatura lombarda tardo gotica di Michelino da Besozzo e Giovanni di Benedetto da Como, fu anche attento alla contemporanea arte [...] figura iscritto all'Arte dei medici e degli speziali di Firenze. Durante il soggiorno fiorentino dipinse l'Adorazione dei Magi ( si trasferì definitivamente a Roma dove eseguì, in S. Giovanni in Laterano, affreschi con le Storie del Battista (perdute ...
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Umanista (Firenze 1534 - ivi 1612). Di famiglia nobile e ricca, fu avviato alla carriera delle armi: partecipò alla guerra di Siena (1553-54), alla difesa di Malta contro i Turchi (1565) e infine, chiamato [...] 'attiva partecipazione alla vita culturale di Firenze, dedicandosi soprattutto alla causa di un comporre musiche per le feste della Corte medicea, e madrigali polifonici per intermezzi da lui stesso ideati (1586, 1589). Espose le sue idee in un ...
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Pittore fiorentino (m. 1366); fu scolaro di Giotto (secondo Cennino Cennini lavorò con Giotto per 24 anni). La sua personalità si distingue da quella del maestro già nella Madonna col Bambino di Castiglione [...] 1334, Staatliches Museum); la tavola d'altare in S. Giovanni Fuorcivitas a Pistoia (1353-55); la Madonna degli Uffizi; giottesche (tavola di S. Lorenzo alle rose, presso Firenze, Madonna col Bambino da Poggibonsi, cappella Segni, in S. Lucchese, 1355, ...
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Pittore (n. forse Cortona 1400 circa - m. Siena 1450). Fu precocemente attento alle problematiche spaziali e naturalistiche dibattute a Firenze, interpretandole liricamente nell'uso della luce, dei colori [...] , che presentava nella tavola centrale un ostensorio sostenuto da angeli, doveva fare riferimento, oltre che al giorno il duomo di Siena (1430-32, già coll. Contini Bonacossi, ora Firenze, Uffizi, in deposito a palazzo Pitti) e quello per la chiesa di ...
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Navigatore (n. Verrazzano, Greve in Chianti, oppure Firenze 1485 circa - m. prob. 1528), esploratore delle coste atlantiche nordamericane. Poco dopo il ritorno di S. Caboto dall'America Settentr., V. assunse [...] è giunta con numerose interpolazioni. Una seconda spedizione francese di cinque navi fu condotta da V. nel 1528 verso l'America Centrale, diretta forse al Brasile, ma da essa egli non tornò: secondo una tradizione accolta con molte riserve, sarebbe ...
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Romano (sec. 11º), Giovanni detto Mincio, cardinale vescovo di Velletri, fu eletto pontefice il 5 apr. 1058 da una parte della nobiltà romana; ma il partito della riforma, capeggiato da Ildebrando di Soana [...] e da Pier Damiani, eletto il vescovo di Firenze, Gerardo, col nome di Niccolò II (24 genn. 1059), lo costrinse a fuggire. Arresosi per aver salva la vita e privato di ogni dignità ecclesiastica, forse dal sinodo del Laterano dell'apr. 1060, morì ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
movimento delle tende (o delle Tende) loc. s.le m. Movimento di studenti universitari, principalmente fuorisede, che, per protesta contro il caro affitti, manifesta in piazza creando un accampamento di tende. ◆ Il sindacato studentesco Unione...