COLONNA, Isabella
Franca Petrucci
Figlia di Vespasiano di Prospero, duca di Traetto e conte di Fondi, e della prima moglie di questo, Beatrice Appiani, nacque nel primo quarto del sec. XVI.
Nel suo [...] però fu poi scacciato da Sciarra Colonna e da Prospero da Cave.
Già nella nella serie di dame di cui tesseva le lodi nel suo poemetto Lo specchio de le bellissime delle donne (Vinetia 1549, p. 244). Giovanni Cantelmo, duca di Popoli, le dedicò il ...
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ALESSANDRI, Marco
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Nato a Bergamo daGiovanni Fermo, d'antica nobiltà bergamasca, e da Elena Pezzoli il 28 giugno 1755, fu condiscepolo nel collegio dei nobili di Modena di F. Melzi, di F. Marescalchi [...] febbr. 1798). L'A. fu sostituito il 16 aprile da G. Costabili-Containi nella carica di presidente del Direttorio. il 21 giugno 1830.
Fonti e Bibl.: F. Melzi d'Eril duca di Lodi, Memorie e documenti e lettere inedite raccolte e ordinate per cura di G. ...
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MAGALOTTI, Filippo
Francesco Salvestrini
Nacque nel 1363 a Firenze da Filippo di Duccio, uno dei membri del governo provvisorio che venti anni prima aveva retto la Repubblica dopo la cacciata del duca [...] inviò un sonetto di lodi dedicato alla signoria dei Malatesta Galeazzo Visconti, al quale Firenze si opponeva da molti anni. Fra 1398 e 1399 fu volgare di anonimo fiorentino già attribuita a Piero di Giovanni Minerbetti, a cura di E. Bellondi, in Rer ...
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ARRIGONI, Simone
Giuseppe Martini
Nacque a Milano intorno al 1463, figlio postumo di Simone, collaterale generale del ducato, morto nel 1462. Troviamo l'A. bene avanti nella carriera al tempo di Ludovico [...] 1495 viene sostituito con effetto immediato da Ottaviano Bonsignori, nobile cittadino di Lodi. In questi anni l'A. porta suo parente, Giovanni Arrigoni. Il 13 ott. 1498 è nominato maestro delle entrate ordinarie. Senza dubbio fin da allora il ...
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MANFREDI, Barbara
Isabella Lazzarini
Figlia di Astorgio (II), signore di Faenza, e di Giovanna Vestri, figlia di Ludovico conte di Cunio, nacque il 3 apr. 1444.
Della sua infanzia e adolescenza abbiamo [...] M., dipinti su tavola daGiovanni Recordati da Oriolo, pittore imolese, e accompagnati da due brevi carmi latini conflittuali, in un momento - gli anni successivi alla pace di Lodi e alla stipulazione della Lega italica - di relativa quiete. Astorgio ...
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BARBAVARA, Marcolino
Nicola Raponi
Figlio di Giacomo, della famiglia novarese dei conti di Castello, ebbe la cittadinanza milanese, come i suoi fratelli, probabilmente a motivo della parentela con Francesco [...] lettera ad Antonio Cremona scritta nel 1433 da Basilea ove si era recato per il cittadinanza milanese, con le più ampie lodi.
Dei suoi rapporti con lo Sforza quale si conferma a lui e al fratello Giovanni il privilegio d'esenzione e d'immunità per ...
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ANTONIO da Trezzo (Antonius de Tricio)
Nicola Raponi
Nacque con ogni probabilità a Trezzo sull'Adda (ma più tardi è detto cittadino milanese) nella prima metà del XV secolo; in una lettera del 1469 accenna [...] a presentare i capitoli della pace di Lodi ad Antonio da Correggio affinché questi restituisse le terre occupate E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d'Aragona e l'invasione di Giovanni d'Angiò, in Arch. stor. per le prov. napol., XVII-XXIII( ...
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LAZZARINI, Giovita
Fabio Zavalloni
Nacque a Forlì il 4 dic. 1813 daGiovanni, avvocato, e da Giulia Farneti. Compiuti gli studi inferiori nella città natale, il L. si trasferì a Bologna, dove frequentò [...] , sul finire del 1848, l'energica protesta, redatta da Saffi e dallo stesso L., tesa a scagionare G , 192, 218.
Riferimenti al L. in G. Beghelli, La Repubblica Romana del 1849, Lodi 1874, I, pp. 115-175 passim; E. Loevinson, G. Garibaldi e la sua ...
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DONA (Donati, Donato), Antonio
Paola De Peppo
Appartenente al ramo "con le Rose" nacque a Venezia presumibilmente nel 1422 da Andrea di Bartolomeo e dalla sua seconda moglie Camilla, figlia del doge [...] Leonardo Sanuto e bersaglio di lodi nel suo secolo e nei seguenti : veniva elogiato, ad e s., da CristOforo Persona nella dedica al doge G Paschini, Il carteggio fra il card. Marco Barbo e Giovanni Lorenzi (1481-1490), Città del Vaticano 1948, p. 24 ...
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DIFNICO, Francesco
Sergio Cella
Nacque a Sebenico (Dalmazia) il 22 ott. 1607. figlio di Nicolò, di cospicua famiglia devotissima a Venezia.
I Difnico (in latino Difhicus e in croato Divnić, venetamente [...] il capitano Simeone, nominato "cavaliere aurato" da papa Innocenzo VIII (1490); suo fratello Giorgio gli venivano dal cugino ed amico Giovanni Lucio, già noto per la sua di Sebenico, tessutene ampie lodi, deliberò di erigergli nella cattedrale ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le mani, le braccia, gli occhi; l. il capo,...