FALCONETTO (Falconeto, Falconetti)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia di artisti vissuti quasi sempre a Verona nella contrada della Beverara (o in quelle limitrofe di Ferrabuoi e di S. Zeno) e attivi lungo [...] romani di B. Peruzzi, di Raffaello e di Giovannida Udine.
L'altro figlio di Iacopo (I), Antonio l'Ippocrene riprende un affresco di Giulio Romano a palazzo Te a Mantova (Marinelli, 1988); i Paesaggi sono invece chiaramente collegati a incisioni di ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] quel tempo Pierpaolo viveva in casa degli eredi di Giovannida Legnano, morto il 16 febbr. 1383, sulla cui e studi, Bologna 1910, ad Ind.; P. Torelli, J. e P. P. D. a Mantova, in Rassegna d'arte, XIII (1913), pp. 67-71; I. Supino, La pala d'altare ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] Giovanni Demio, più che a quella lombarda di G.B. Crespi, detto il Cerano, per l'influenza del quale bisognerebbe ipotizzare un viaggio a Milano assolutamente non documentato, come d'altro canto il più volte evocato soggiorno a MantovaGiovannida ...
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DE ROSSI, Francesco, detto il Salviati
Iris Cheney
Figlio di Michelangelo, tessitore di velluti, secondo il Vasari nacque a Firenze nel 1510. Un cugino favorì il suo precoce interesse per l'arte prestandogli [...] e F. Menzocchi. Nel 1540 collaborava con Giovannida Udine al soffitto in "stile romano" della sala Milano 1822, pp. 223 s.). Il D. tornò a Roma passando per Verona e Mantova (Vasari, pp. 19 s.). Nel luglio 1541 venne pagato (cfr. A. De Zahn, ...
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BARISINI, Tomaso
S. Castri
(o Tomaso da Modena)
Pittore attivo in Italia settentrionale tra il secondo e il terzo quarto del sec. 14°, più conosciuto come Tomaso da Modena; nacque infatti a Modena tra [...] . è nominato esecutore testamentario del conterraneo Giovannida Modena, prebendato della cattedrale di Treviso. d'Angiò della cappella Gonzaga, nella chiesa di S. Francesco a Mantova, così come la miniatura della Vergine con il Bambino oggi presso la ...
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GALLI BIBIENA, Francesco
Anna Coccioli Matroviti
Terzogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, fratello di Ferdinando, nacque il 12 dic. 1659 a Bologna, dove avvenne la sua prima [...] degli apparati realizzati da Ferdinando, forse non senza l'apporto di collaboratori, per la santificazione di Giovannida Capistrano e , 1698, 1699 e 1703; a Milano nel 1699 e a Mantova nel 1700 (Lenzi, 1991).
Dagli studi condotti sull'attività del ...
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PIZZOLO Nicolo di Pietro di Giovanni, detto Nicolo Pizzolo o Pizolo
Mattia Vinco
PIZZOLO Nicolò (Niccolò) di Pietro di Giovanni, detto Nicolò Pìzzolo o Pìzolo. – Nicolò nacque a Padova nel 1421 o nel [...] a un collega di nome Jacopo realizzò alcune pitture per Giovannida Cremona, giudicate il 12 ottobre dello stesso anno da un pittore di nome Luca, da Francesco Squarcione e da Bartolomeo daMantova. Di sicuro Pìzolo dipinse nel monastero di S. Maria ...
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PROTIRO
F. Gandolfo
Il termine p. (dal gr. πϱόθυϱον) indica una struttura architettonica anteposta a un portale e dotata di vitalità funzionale autonoma nella copertura e nei sostegni.La forma più usuale [...] Luca di Cremona.Questo tipo dovette essere ben presente tra altri a Giovannida Campione (v. Campionesi), che tra il 1351 e il 1363 testimoniato da dipinti (Romanini, 1964, tav. 139), della cattedrale di Mantova, realizzato in uno con la facciata da ...
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PAGLIA, Antonio
Stefano L'Occaso
PAGLIA, Antonio. – Nacque da Francesco, pittore e scrittore, probabimente a Brescia e probabilmente nel 1680 (Boselli, 1964, p. 124); fu battezzato col nome di Carlo [...] Angelo si annoverano la pala di Pontevico (1751), il S. Giovannida Copertino in S. Francesco a Brescia (1757) e i Misteri e oratori campestri..., a cura di C. Bocchi - O. Catulini, Mantova 2000, p. 15; S. Guerrini, Le chiese di Calvagese della ...
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FLACCO (Fiacco), Orlando
Enrico Maria Guzzo
Nacque a Verona tra il 1527 e il 1531, figlio di Filippo (morto nel 1557) e allievo di Francesco Torbido (Vasari) o di Antonio Badile (Ridolfi), è segnato [...] 'estimo del 1558; si trasferì poi nella contrada di S. Giovanni in Valle, dove lo ricordano l'anagrafe del 1570., l' catal.), Milano 1985, p. 17; S. Marinelli, Lettera su un viaggio daMantova a Verona, in Quaderni di palazzo Tè, III (1986), n. 5, ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...