INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] e articolazioni della medicina, con l'obiettivo di ridarle prestigio e distinguerla da un esercizio che avesse puro scopo di lucro.
Nel 1544, al seguito di Isabella Di Capua diretta a Mantova, l'I. lasciò la Sicilia. Arrivato con la sua protettrice a ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] dei lavori di decorazione Cesare Nebbia e Giovanni Guerra da Modena - Tarquinio che compra i libri e Le Muse (Museo di Arras, in dep. dal Louvre) dipinte a Mantova (1621-1623) per Ferdinando Gonzaga il quale - compiaciuto per una prima serie ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] figlio Torquato, che a tale scopo faceva trasferire a Mantova nel giugno del 1537, informandone Beccadelli con lettera del alla sezione a lui dedicata nella grande antologia curata daGiovanni Matteo Toscano edita a Parigi nel 1576 (Carmina illustrium ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] ’un balletto» (cioè sul tema del 'ballo di Mantova'; Bologna, Giacomo Monti, 1667), dedicato al gonfaloniere di il giovane vi fece furore nel Caligula delirante di Giovanni Maria Pagliardi: lo si desume da un sonetto in suo onore, Avvertimento a’ Numi ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] Maffei, Istoria diplomatica..., Mantova 1727) della sostanziale unità del teatro moderno italiano e francese (Ibid., estratti da commedie di Molière: C. IV 9, cc. 1938), pp. 227-232; B. Talluri, Giovanni Niccola Bandiera e il "Dictionnaire" di Pierre ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] delle opere a stampa dell'E., Giovanni Meli e i suoi tempi (Civitavecchia citate nel testo ricordiamo Ippolito Nievo, Mantova 1911; Il discorso su Ippolito Nievo ; G. D. Leoni, Tre liriche di Hölderlin tradotte da V. E., in Augustea, XIII (1938), 9, p ...
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LUPICINI, Antonio
Gerardo Doti
Nacque a Firenze "di nobile legnaggio" (Zambrini) intorno al 1530 (Promis) daGiovanni Antonio detto Lupo, resosi famoso in occasione dell'assedio di Firenze per aver [...] Francesco I de' Medici, il L. lasciava Firenze alla volta di Mantova, con lo scopo di dirimere, in qualità di arbitro, una "architetti idrostatici" formato da "Padre Giovanni Rossi della compagnia di Gesù, Giovanni Fontana, architetto di Sua ...
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BEGARELLI, Antonio
Silla Zamboni
Nacque a Modena verso la fine del sec. XV da mastro Giuliano fornaciaio.
La data di nascita si ricava dalla Cronaca del Lancilotto, in cui alla data 11 marzo 1524 il [...] plasticatori: da Benedetto degli Erri e Galeotto Pavesi, operosi nel cuore del Quattrocento, ai più moderni Giovanni dell' 1896, p. 40; R Bellodi, Il monastero di S. Benedetto in Polirone Mantova 1905, pp. 271 s.; S. Weber, A. B., in Zeitschrift für ...
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D'INDIA, Sigismondo
Eleonora Simi Bonini
Nato a Palermo, non si conosce la data esatta della sua nascita che si presume sia avvenuta intorno agli anni 1580-82. Non si hanno notizie sulle sue origini [...] ; nel 1606 era sicuramente a Mantova, alla corte di Vincenzo Gonzaga, eseguita in S. Pietro nel giorno di S. Giovanni del 1625.
Subito dopo il suo arrivo a . 273, e 1968, pp. 248, 256).
Si allontanò da Roma nel febbraio 1626 e si recò di nuovo a Modena ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] e luoghi dello StatoRomano,nell'Umbria,in Mantova,in Milano etc.). Sembra che avesse la teoria delle due lingue latine coeve: "egli è da sapere, che per ogni tempo, e prima, e , Petrarca, Boccaccio, Castelvetro, Giovanni e Matteo Villani. In questo ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...