BONAFEDE, Niccolò
Roberto Zapperi
Di famiglia fermana, nacque nel 1464 nella terra di San Giusto da Tommaso. Studiò a Roma nel collegio Capranica e, dopo un breve soggiorno a Perugia, si addottorò a [...] , soggetta in quel momento alla minaccia dei fuorusciti guidati daGiovanni Sassatelli e sostenuti dal cardinale Francesco Alidosi. Il B. dell'esercito pontificio e quindi, assieme al marchese di Mantova che ne aveva il comando, mosse alla volta del ...
Leggi Tutto
BORROMEO (Bonromeus, Borromaeus), Giovanni
Giorgio Chittolini
Nacque il 12 maggio del 1439, primogenito di Filippo e di Franceschina Visconti. In giovinezza trascorse alcuni periodi a Mantova, alla [...] ponendosi come sovrano imparziale, preferì allontanare da Milano sia il Pusterla sia il B., inviato a Mantova con l'incarico di rinnovare la fiorini, riservando tuttavia ai figli maschi di Giovanni il grosso dell'asse ereditario. Ma Vitaliano ...
Leggi Tutto
FORMAGLINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1275 da Rolandino, figlio di Iacopo. Ebbe due fratelli, Dino e Comacino, e tre sorelle, Guida, Fosca e Belizia.
Sia il nonno Iacopo, che aveva [...] attestata fino al 1329, e forse un altro, Ponarino - a meno che non sia da identificare col predetto Giovanni - che venne inviato con altri ostaggi bolognesi a Mantova nel 1326, dove era ancora presente nel 1329, ma non più ricordato nel 1332. Dalla ...
Leggi Tutto
CANTELMO, Sigismondo
Tiziano Ascari
Nacque, forse ad Alvito, intorno all'anno 1455 da Pietro Giampaolo, duca di Sora e conte di Alvito e di Popoli, e da Caterina Del Balzo. Non si sa quale parte egli [...] , anche a nome del padre, Giovanni Della Rovere, prefetto di Roma, e d'arme, balestrieri e stradiotti assoldati da Alfonso d'Este per il duca di Francia, bb. 1, 4, 10; Napoli, bb. 7, 9; Mantova, b. 1; Roma, b. 11; Particolari,ad vocem; Carteggi ...
Leggi Tutto
CASTELLANI, Matteo
Concetta Calvani
Nato a Firenze da Michele di Vanni, fu uno degli esponenti maggiori della sua famiglia e attivo diplomatico tra la fine del Trecento e il primo trentennio del Quattrocento; [...] assedio. Da qui la necessità di impedire l'invio o almeno l'arrivo di rinforzi agli assediati. Dopo alcuni mesi infatti Giovanni Gambacorti (formata da Firenze, Venezia, il duca di Savoia, il marchese di Monferrato e i signori di Ferrara e Mantova), e ...
Leggi Tutto
FOSCARI, Francesco (detto Franzi)
Giuseppe Gullino
detto Franzi Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Simeon Piccolo, nel 1356, figlio di secondo letto di Giovanni del cavaliere Nicolò, e di Franceschina, [...] presso il nuovo giovane marchese di Mantova, Giovanni Francesco Gonzaga; non sappiamo dove precisamente in Nuovo Archivio veneto, XV (1898), pp. 269 s., 275, 281; A. Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano 1960, pp. 163, ...
Leggi Tutto
DAL VERME, Pietro
Michael E. Mallett
Figlio di Luigi e di Luchi-na di Francesco Bussone, conte di Carmagnola, nacque probabilmente nel 1445. Alla morte del padre nel 1449 ereditò vasti feudi e beni, [...] e il D. era signore di Voghera, Bobbio, Castel San Giovanni ed era titolare di terre site nel Piacentino e nel Pavese. diretto a Mantova.
Nel 1461 il D. divenne maggiorenne e la madre gli trasmise l'amministrazione dei suoi beni. Da allora egli ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Fregnano
Antonio Menniti Ippolito
Nacque a Verona, figlio naturale di Mastino (II) Della Scala signore di quella città sin dal 1329. Fu, con tutta probabilità, il maggiore tra i dodici [...] Trento, dove vinse un torneo. Nel febbraio 1354 si recò a Mantova per le nozze di Filippo Gonzaga; fu qui che, secondo il ponte Navi; per altre, venne sbalzato da cavallo e ucciso daGiovanni Della Scala o da altri. Il suo corpo esanime venne appeso ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia dopo il 1362, anno del matrimonio di suo padre, Benedetto di Pietro, con Agnesina Giustinian.
Le cospicue ricchezze famigliari - nel 1379 il padre era [...] soglio pontificio, e a Mantova, nel tentativo di indurre i Gonzaga a schierarsi contro Francesco Novello da Carrara. A Venezia, che in questo stesso anno fu a Bologna, presso il papa Giovanni XXIII, per trattare un accordo con il re d'Ungheria. Nel ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e pubblica utilità
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Alla fine del 17° sec. la scienza italiana presentava caratteri molto differenziati, sia per i contenuti e i metodi, sia per le forme di [...] , lettere ed arti di Mantova ottenne cospicui finanziamenti governativi e della Terra fiorì grazie all’opera di Giovanni Arduino e Alberto Fortis, e si caratterizzò fu difficile, la loro opera fu segnata da un forte impegno civile. Le Riunioni degli ...
Leggi Tutto
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...