BELBELLO, Luchino
Renata Cipriani
Dai documenti pubblicati per la prima volta dal Carta, poi con qualche aggiunta dal Pacchioni, quindi da Samek Ludovici (1954) si apprende che questo miniatore originario [...] Gonzaga sostituisce al B. per il completamento di un messale (Mantova, Capitolo della cattedrale) un "zovene" allievo di Andrea Mantegna. Quattrocento, specie con quella che fa capo a Giovannida Modena. Il carattere tipicamente "padano" e lombardo ...
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BIANCHI, Gaetano
Silvia Meloni Trkulja
Nato a Firenze nel febbraio 1819, fu dapprima apprendista nella cartoleria Pistoj; si iscrisse poi all'Accademia di Belle Arti, dove nel 1842 e nel 1843 partecipò [...] municipale di Udine, prima del 1880; al palazzo ducale di Mantova; contatti con Alfredo d'Andrade, costruttore del borgo medioevale al importanti: nel 1885 restaurò le lunette di Giovannida San Giovanni a Monsummano (maggio; firmati), il fregio del ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Niccolò
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Antonio, paesista e quadraturista, e di Caterina Albarini, fu battezzato a Pontremoli il 20 ag. 1759. Passò a Firenze nel 1778 e [...] Due Muse di palazzo Damiani, o alcune figure di Giovannida San Giovanni (salone terreno di pal. Pitti) nell'Apollocon Pan e con paesaggi al pianterreno del palazzo Guadagni (poi Strozzi di Mantova) in piazza del duomo a Firenze, dove la volontà di ...
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DALLE VACCHE, Vincenzo
Sergio Guarino
Intarsiatore veronese, nato probabilmente intorno al 1475, entrò come novizio nell'Ordine dei monaci olivetani nel 1492, compiendo poi la sua professione il 18 [...] Bologna (1502-03) e in Lombardia (Lodi, 1508-09, e Mantova. 1514-15). Questi lavori (Muraro, 1956) non s oggi più . der Intarsia, Leipzig 1891, p. 82; P. Lugano, Di Fra Giovannida Verona maestro d'intaglio e di tarsia e della sua scuola, in Bull. ...
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BOLOGNINI, Giovan Battista, il Vecchio
Silla Zamboni
Figlio di Giuseppe e di una Domenica, nacque a Bologna il 28 ag. 1612 (Crespi) o 1611 (Zanotti). Le prime notizie sul pittore le ricaviamo dal Masini [...] sue opere ricordate dalle fonti, molte sono tuttora esistenti in Bologna: tra queste fanno spicco il S. Ubaldo e il S.Bernardo daMantova in S. Giovanni in Monte, La Crocifissionee Santi in S. Maria dei Servi, la Vergine e i SS. Carlo e Ambrogio in S ...
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CARCANO, Pietro
Franca Petrucci
Nacque probabilmente nei primi anni della seconda metà del sec. XV da Bartolomeo, originario del territorio di Somma Lombardo (Varese). Non sappiamo in che epoca egli [...] . Fece anche restaurare a sue spese la cappella di S. Giovanni Itolano, nella chiesa omonima in Milano, di cui, come si di Terenzio, con proemi del Petrarca e di Giacomino daMantova. Il codice, pergamenaceo, racchiuso ancora nella sua legatura ...
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CADIOLI, Giovanni
Chiara Tellini Perina
Nato nel 1710 a Mantova, fu una delle personalità promotrici della cultura mantovana settecentesca, nel clima di iniziative favorite dal riformismo asburgico. [...] 'architetto Fabrizio Carini Motta nel 1688; nel 1765 allestisce apparati teatrali, con Antonio Galli Bibiena, per il passaggio daMantova dell'infanta di Spagna Luigia; nel 1755 restaura la sala dello Zodiaco nel palazzo ducale.
Nel 1763 diede alle ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] . 51) e passato lo studio al nipote Giovanni Ferrari, detto anch'egli Torretti, il C. p. 62).Il gruppo, che fu riprodotto in incisione da R. Morghen, fu venduto dal C. qualche anno dopo (prelevato dall'albergo), a Mantova, a Parma (ospite del Bodoni ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] questo stesso importante resoconto, inviato da Pietro da Novellara alla marchesa di Mantova, si ricorda che "dui importante di tutti i quadri". Elementi per la fortuna critica del S. Giovanni Battista di L., in Raccolta Vinciana, 2003, n. 30, pp. ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] mentre, fra i disegni ereditati daGiovanni Malesci un gruppetto se ne conservava, caratterizzato da quella sorta di "calamismo" Nel settembre del 1905 fu in viaggio a Padova, Verona, Mantova, Bologna.
Trascorse per lo più i mesi estivi a Livorno ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...