RUZZANTE
Raffaello Viola Muzolon
. Soprannome di Angelo Beolco, che deriverebbe da ruzzare "scherzare", secondo un accenno scherzoso di una commedia del R., L'Anconitana; ma in verità è un cognome comune [...] ). Morto a Padova il 17 marzo 1542 in casa di Alvise Cornaro, suo protettore e amico, vi sarebbe nato quarant'anni prima, da un ramo della nobile famiglia milanese Beolco, mercanti lanieri possidenti. Figlio naturale di Giovanni Francesco, dottore ...
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LONGHENA, Baldassare
Giuseppe Fiocco
Architetto e scultore, nato a Venezia nel 1598, ivi morto il 18 febbraio 1682. Fu certo il più grande architetto veneziano; inteso questo nel senso di architetto [...] dimenticate le opere della terraferma (lavorò parecchio per Padova e per Vicenza), e specie le ville, il convento e la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, in Riv. di Venezia, XI (1932), pp. 475-84; P. Davide M. da Portogruaro, Un'opera ignorata di B ...
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Architetto e scultore, nato a Verona fra il 1549 e il 1550; viveva ancora nel 1626, a Venezia. Scolaro di Danese Cattaneo a Verona, lo seguì a Venezia e a Padova, divenendone fedele aiuto e collaboratore: [...] del doge Leonardo Loredan, fu da lui eseguita per il monumento funebre a quel doge in Ss. Giovanni e Paolo ideato ed eseguito in feconda operosità del C. si svolse principalmente a Venezia, a Padova e a Verona.
A Venezia è il nucleo più importante e ...
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Uomo politico e umanista, nato a Pesaro il 7 gennaio 1444, da Matteo. Studiò diritto a Padova e si addottorò alla fine del 1465. Nel '69 sposò Beatrice dei Costabili di Ferrara. Entrato al servizio degli [...] , a Roma, nella città natale e altrove, sino a che nel 1489 il suo signore, Giovanni Sforza, di cui egli aveva difeso le ragioni presso il papa, lo espulse da Pesaro. La sua nota abilità di uomo di toga, associata alla fama di buon cultore degli ...
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MOCENIGO, Tommaso
Giuseppe Pavanello
Nato nel 1343, morto il 4 aprile 1423. Appare per la prima volta nella storia nel 1379, alla disfatta di Pola, incaricato da Vettor Pisani di portare l'annuncio [...] troviamo poi ambasciatore presso Francesco Novello da Carrara, alla vigilia della caduta di Padova (1405), presso re Sigismondo d' nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo, opera del fiorentino Lamberti e di Giovanni di Martino da Fiesole, che, con ...
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Frate dell'ordine degli eremitani; se ne ignora l'anno di nascita. I classici ricordi, l'amore grande alla gloria rimproveratogli in un'epistola dall'amico Petrarca, sembrano avvicinarlo agli uomini nuovi [...] la morte dell'arcivescovo Giovanni, quando il marchese Giovanni II di Monferrato estese per mano libera al B.; questi dà al governo cittadino forma popolare scomunica nel Capitolo degli eremitani tenuto a Padova nel settembre 1359, cede solo quando ...
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Scultore, nato nel 1495, sembra a Cepparello presso Pisa, morto dopo il 1549. Allievo dello scultore Andrea da Fiesole, onde fu detto anche da Fiesole, ottimo tecnico e fine decoratore, servì a Michelangelo [...] il suo spirito sensitivo e delicato. Fu aiutato daGiovanni Cosini, forse suo padre, e dal fratello Vincenzo -30), p. 228 segg.; E. Rigoni, Un rilievo di S. Cosini sulla facciata del Monte di pietà di Padova, in Rass. d'arte, XII (1930), pp. 485-95. ...
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Pittore di origine lombarda, ebbe probabilmente un primo avviamento in Italia, ma si riallaccia alla scuola fiamminga. Nel 1519 acquistò i diritti di borghesia di Bruges; nello stesso anno venne ammesso [...] AB, in 5 riquadri, con la Parentela di S. Anna; proviene da un convento di domenicani di Segovia, donde il soprannome di maestro di Segovia con S. Giovanni Battista e la figura di un committente, il trittico di S. Antonio di Padova, ritrovato ad ...
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SEITZ, Ludovico
Palma BUCARELLI
Pittore, nato a Roma da famiglia tedesca nel 1844, morto ad Albano l'11 settembre 1908.
Fu iniziato all'arte dal padre Alessandro, anch'egli pittore e, come lui, aderì [...] in un'altra accademia che, partendo da forme diverse, giungeva allo stesso anacronismo Roma, tra l'altro, ornò con storie di S. Giovanni Nepomuceno una cappella in S. Maria dell'Anima per del duomo di Treviso. A Padova, nella chiesa del Santo, ...
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Nacque a Bassano nel 1479, ma gran parte della sua vita trascorse a Padova, ove venne istruito nelle lettere latine e greche daGiovanni Calfurnio e da Marco Musuro, e nella filosofia dal Pomponazzi. In [...] e a Roma, che dové lasciare per il sacco del 1527, professò lettere latine e greche quasi sempre nello Studio di Padova, ove morì l'11 febbraio del 1552. Coltivò assai l'eloquenza e sostenne la preminenza del latino sul volgare italiano. Poche ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
visitazione
viṡitazióne s. f. [dal lat. visitatio -onis]. – 1. ant. Visita: santo Francesco ... in quella orazione ricevette dalla divina v. sì eccessivo fervore, ... che ... pareva ch’e’ gittasse fiamme d’amore (Fior. di s. Franc.). 2. a....