FALCONE, Pandolfo
Andreas Kiesewetter
Originario di Augusta (odierna provincia di Siracusa), ottenne tra il 1270 e il 1280 il permesso di stabilirsi come cavaliere a Messina, dove si trasferì anche [...] F. contro la proposta di Niccolò IV contribuirono in maniera decisiva al rifiuto che Giacomo oppose al progetto e che GiovannidaProcida nel marzo 1290 trasmise alla Curia. L'intervento del F. a favore degli interessi siciliani, ma anche la condotta ...
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moneta
Bruno Bernabei
Federigo Melis
Ricorre spesso, sia col significato proprio di " metallo coniato dallo stato ", " denaro ", " ricchezza ", sia con quello figurato. Per il primo caso si vedano [...] la voce [Villani VII 54 e 57], avrebbe appoggiato la congiura promotrice dei Vespri, ricevendo in cambio oro bizantino daGiovannidaProcida. Ma non è sicuro che a tale voce, riconosciuta leggendaria dalla moderna critica storica, D. abbia prestato ...
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MASTELLONI, Emanuele
Elvio Ciferri
– Nacque a Napoli il 1° genn. 1750 da Michele Angelo, marchese di Capograssi, e da Anna Brancaccio, e il giorno stesso fu battezzato nella chiesa di S. Liborio alla [...] Pagano) sceglievano nomi con significative risonanze politiche e filosofiche. All’atto di entrarvi il M. assunse il nome di GiovannidaProcida.
Nel 1789 divenne «caporuota» di provincia e nel 1795 caporale della R. Udienza di Chieti. Il 15 nov. 1797 ...
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FILANGIERI, Guido
Gastone Breccia
Nacque attorno alla metà del sec. XIII dalla nobildonna Ricca Ruffo, del ramo siciliano della famiglia dei conti di Catanzaro, e da un Riccardo (di difficile identificazione [...] ; il suo nome, tuttavia, figura soltanto dopo quelli dei quattro capi riconosciuti (Alaimo da Lentini, GiovannidaProcida, Palmieri Abate e Gualtieri da Caltagirone), confuso tra molti altri. La partecipazione attiva alla rivolta e al trattato con ...
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FASANELLA (Fascianella, Faxianella, Fagianella, Phasanella, Phasenella), Riccardo di
Norbert Kamp
Nacque nel Cilento, figlio del nobile Guglielmo di Fasanella, dei quale si hanno notizie intorno al [...] diritti ereditari davanti al competente tribunale di Manfredi. Fino al 1266 la baronia di Postiglione rimase così nelle mani di GiovannidaProcida e solo dopo la morte di Manfredi essa ritornò a Pandolfo di Fasanella.
Fonti e Bibl.: Cava de' Tirreni ...
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BORSA MAZZETTI, Vincenzo
Carlo Francovich
Scarse sono le notizie biografiche sul B.: nacque a Melano (Canton Ticino) da Giuseppe, barcaiolo, ed entrò ben presto in affari con spiccate doti di intuito [...] un Avviso agli Italiani, riboccante di odio per gli Austriaci, una Antologia napoleonica, il Nabucco e il GiovannidaProcida del Niccolini, la Storia delle Repubbliche italiane nel Medio Evo del Sismondi.
La collaborazione dei patrioti italiani all ...
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ABBATE, Palmeri (Palmeronte)
Francesco Giunta
Oriundo di Trapani, fu però, secondo Saba Malaspina, cittadino palermitano. Fu uno dei più ricchi feudatari del Val di Mazara ed ebbe grande rinomanza in [...] che vuole essere stato il Vespro opera di una congiura di baroni, l'A. fu, insieme con GiovannidaProcida, Alaimo da Lentini e Gualtieri di Caltagirone, uno dei principali artefici della sollevazione. E infatti egli appare firmatario di quel ...
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CAPECE, Giacomo (Iacobus Capicius de Neapoli, Capice, Capici)
Norbert Kamp
Questo nobile napoletano era figlio dell'omonimo siniscalco di Federico II. Le sue vicende sono però molto meno note di quelle [...] del C. con l'ambiente della corte reale: nel dicembre del 1261 a Termoli figura come testimone, insieme con GiovannidaProcida, Gozzolino della Marra, Niccolò Rufolo e quattro notai regi, nel documento con cui Federico di Pagliara, nipote del conte ...
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BULGARO, Marino
Ingeborg Walter
Nobile ischitano, il B. viene ricordato da Boccaccio, che deve averlo conosciuto personalmente verso il 1328, nel corso del primo soggiorno a Napoli, tra i cortigiani [...] dopo varie avventure a Palermo, dove s'innamorò di lei re Federico d'Aragona, che, scoperta la sua relazione con GiovannidaProcida, la fece condannare a morte, insieme con l'amante. Fu salvata all'ultimo momento, quando si scoprì che era figlia ...
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ABBATI, Vincenzo
Costanza Lorenzetti
Nato a Napoli nel 1803, dal 1822 al 1826 fu iscritto alla scuola di scenografia del R. Istituto di Belle Arti di Napoli, ove con S. Cammarano ed altri studiò sotto [...] di un sotterraneo dell'infelice Andrea d'Ungheria nella cappella Minutolo, copiata da L. N. Lemasle, e una Veduta del Salone dei gessi del 1847 esegui per il veneziano Zopetti La sepoltura di GiovannidaProcida, e nel 1859 a Napoli La Cappella di S ...
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