GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] l'affresco dallo stesso tema, realizzato da Lippo Vanni sulla fronte dell'arcone del coro nella chiesa di S. Leonardo al Lago presso Siena, costituisca il precedente più prossimo per il mosaico di Giovanni.
Variamente documentata è anche l'attività ...
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Giovanni conte di Châlon-Sur-Saône
Enrico Pispisa
Vicario generale dell'Impero per la Toscana dal settembre del 1294. Con lui, che si stava recando a Roma, tentarono di accordarsi i magnati fiorentini [...] giugno a Empoli, rinnovava per 10 anni la lega con Lucca, Prato, Siena, S. Gimignano e Colle. A Firenze, però, i magnati non si denaro, le città toscane lo affidarono a papa Bonifacio che faceva da mediatore, ma questi, con la scusa che l'Impero era ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ne propone per le sue energiche Lettere s. Caterina daSiena. Più dotti sono invece altri scrittori edificanti dell’età Bregno, attivo specialmente a Roma; dalla Dalmazia vennero Giovannida Traù e F. Laurana. Le tradizioni del tardogotico permangono ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] . Eseguì il pulpito del battistero di Pisa (finito nel 1259-60) e quello del duomo di Siena (1265-69), coadiuvato in questa ultima opera dal figlio Giovanni, da Arnolfo di Cambio e dai fratelli Lapo e Donato, e contemporaneamente ideò l'arca di San ...
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Cronista (n. Parma 1221 - m. prob. nel convento di Montefalcone, Reggio nell'Emilia, dopo il 1288). Della famiglia parmense Adam, di ricca borghesia, entrò nell'ordine francescano (1238) nonostante l'opposizione [...] (1239), poi a Siena (1241), quindi a Pisa (1243). Da Parma (1247), allora assediata da Federico II, si recò due volte in Francia, nel 1247-48 e nel 1249, visitando molte città. Ebbe così occasione di avvicinare frate Giovannida Parma, generale dell ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] riconoscere come ispirati anche i libri ‘discussi’, che da Sisto daSiena (sec. 16°) in poi sono detti dai cattolici per Giacomo). Esso comprende: a) i Vangeli: Matteo, Marco, Luca, Giovanni e gli Atti degli Apostoli; b) lettere di s. Paolo Ai Romani ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] breve visita a Roma, dove udì predicare s. Bernardino daSiena, si recò nel 1425 a Colonia per intraprendere, in quella riuscì a condurre al Concilio di Ferrara l'imperatore Giovanni VIII Paleologo. Con la sua attività instancabile seppe guadagnare ...
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Famiglia di banchieri senesi; apparsa nel 13º secolo, acquistò nobiltà nel 1377. Resa illustre dai beati Giovannida Lecceto (1300-63) e Angela (sec. 14º), si divise nel sec. 15º coi fratelli Mariano e [...] dell'Ordine di Malta. Il ramo di Benedetto consolidò a Siena la propria tradizione politica e militare (v. Scipione e Carlo (1841-1908), e i Ch. Montoro di Viterbo, discesi da Francesco (1469-1519), fratello di Agostino il Magnifico, e trasformatisi ...
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Francescano (n. Casale Monferrato 1259 circa - m. dopo il 1329); entrato nell'ordine nel 1273, subì fortemente l'influsso di P. Olivi a Firenze, poi quello della b. Angela da Foligno e del b. Giovanni [...] vitae crucifixae Jesu, una delle opere maggiori dell'escatologismo medievale: i primi libri, sui quali tornerà poi s. Bernardino daSiena, sono di particolare importanza per la cristologia e la mariologia; ma soprattutto famoso è il libro V, teso a ...
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Scultore senese (ricordato la prima volta nel 1312 - m. dopo il 1349). È molto probabilmente da identificarsi con quell'Agnolo daSiena che collaborò con Agostino di Giovanni nel sepolcro di Guido Tarlati [...] nel duomo di Arezzo (1330), i cui rilievi ricordano Tino di Camaino. Gli sono variamente attribuite anche altre opere a Volterra (rilievi dell'arca dei SS. Regolo e Ottaviano), Massa Marittima, ecc. Eseguì ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...