Pittore, scultore, architetto (Siena 1439 - ivi 1501). La sua poliedrica attività ha fatto presupporre una giovanile frequentazione dell'ambiente del Taccola, l'Archimede senese, oltre che una più specifica [...] di S. Bernardino; lavora al Palazzo ducale di Gubbio e dà il disegno per il Palazzo pubblico di Jesi; progetta un sistema Siena ha spesso risvolti diplomatici. Nel 1490 è a Milano e a Pavia, dove incontra Leonardo; presta i suoi servigi a Giovanni ...
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Pittore (Siena 1458 - ivi 1496). Formatosi con Matteo di Giovanni, fu influenzato poi da D. Ghirlandaio (Madonna con Bambino e due angeli e i ss. Onofrio e Bartolomeo, 1480 circa, Siena, Pinacoteca Nazionale); [...] a Francesco di Giorgio Martini, interessato all'architettura e alle prospettive: l'affresco Lavanda dei piedi (1489, Siena, Battistero), l'Incoronazione della Vergine (1490 circa, San Casciano ai Bagni, S. Leonardo) e le Prospettive illusionistiche ...
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RESTAURO
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
Carlo ALBIZZATI
Umberto CIALDEA
Gino TESTI
. Restauro dei monumenti. - Il proposito di restaurare i monumenti, sia per consolidarli riparando alle ingiurie [...] Maestà di Simone Martini nel Palazzo pubblico di Siena. È poi da ricordare che esperti restauratori, come il compianto in modo sistematico, dell'arte del restauro fu Giovanni Fabbroni, che espose i metodi da lui escogitati per riparare i danni che un ...
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GIOTTO di Bondone
Pietro Toesca
Pittore, architetto e plastico. Nacque (è incerto se presso Vespignano, in Mugello, o a Firenze) nel 1266, come s'induce dai versi del banditore e cronista fiorentino [...] di guglia forse come in un grande disegno del Trecento (Siena, Museo dell'Opera), che sembra almeno ispirato al suo progetto opere di Nicola Pisano e di Arnolfo, assai più che da quelle di Giovanni Pisano. E mentre la scultura gotica si avvolgeva in ...
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ORVIETO (A. T., 24-25-26 bis)
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Roberto VIGHI
Città dell'Umbria, in provincia di Terni, costruita a 315 m. s. m. sull'ampia (kmq. [...] talune parti restaurata, la grande vetrata di Giovanni Bonino da Assisi nella quadrifora terminale dell'abside.
Tra Boll. d'arte, VI (1927-28); A. Schmarsow, Ramo di Paganello, Siena 1928; id., Orvietana. Per la storia del duomo di Orvieto, in Boll. ...
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LORENZETTI, Ambrogio
Arduino Colasanti
Pittore, nato a Siena, morto ivi, probabilmente di peste, nel 1348. Il primo ricordo è la data 1319 scritta sotto una Madonna nella chiesa di S. Angelo in Vico [...] gli affreschi esistenti nella sala dei Nove nel palazzo pubblico di Siena, per i quali si hanno ricordi di pagamenti dal 28 accorata malinconia. Questo motivo passionale, che deriva da influenze di Giovanni Pisano e che il De Nicola ha identificato ...
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Nacque il 4 novembre 1448, da Ferdinando e da Isabella di Chiaromonte, allora duchi di Calabria. Ebbe per il primo il titolo di principe di Capua, che poi fu assunto dal primogenito dei principi ereditarî [...] contro i baroni, sostenitori dell'angioino Giovanni pretendente al trono, e combatté con Chianciano, Sansavino (1478), entrò in Siena, vinse a Poggibonsi il duca di Ferrara , cominciò a perseguitare i grandi feudatarî, da lui accusati, e non a torto, ...
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Nato il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein da Corrado IV e da Elisabetta di Wittelsbach, rimasto orfano del padre a due anni, C. venne accolto con la madre nella corte del fratello di quest'ultima [...] C. mosse da Pisa e, mentre il duca d'Austria sbaragliava le poche milizie angioine rimaste in Toscana, per Siena e Viterbo, si imbarcò con i pochi compagni. Il signore del luogo, Giovanni Frangipane, fattili inseguire, li catturò e li fece consegnare ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] sono suoi: e questo tutto è lo stato, il quale dà contenuto e valore alla vita che i singoli vivono in città italiane (es. Padova, S. Gimignano, Siena, ecc.).
La piazza del mercato, sempre ) e infine quello di Giovanni Bellucci (Nuova invenzione di ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] a Napoli e poi il Verdi a Pisa (1867), quello dei Rozzi a Siena (1816), il Lauro Rossi di Macerata, il Petruzzelli di Bari e altri Manelli da Tivoli. Nel seguente anno si aprivano intanto sempre a Venezia altri due teatri, quello di S. Giovanni e ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...