Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] dialogo compare, come portavoce delle idee dell’autore, Giovanni Rucellai, comandante di Castel Sant’Angelo, fortezza papale in cateriniano (un lessico delle parole di santa Caterina daSiena) in cui diede libero sfogo a dissacranti sbeffeggiamenti ...
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CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] C. aveva mandato a Basilea Giovannida Ragusa e il suo auditore Giovannida Palomar con l'incarico di indurre concilio di Firenze, Firenze 1967, ad Indicem; W.Brandmüller, Das Konzil von Pavia-Siena 1423-1424, Münster 1968, I, pp. 189, 248; E.F. Jacob ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] di s. Caterina daSiena.
Quest'arte dalle linee eleganti, che nonostante il degrado lascia intuire grande qualità, ritorna, a diversi livelli, in manoscritti istoriati d'ispirazione monastica e mistica, quali il Memoriale di Giovanni all'Ile-Verte e ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] Vannetta di Galeotto Toschi di Fano, con Gentile di ser Giovannida Bologna e soprattutto con l'amante, e poi terza moglie, una campagna breve e sfortunata, tanto che il M., sospettato daSiena - sembra a torto - di tradimento, non ricevette il soldo ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] indipendente dalla Francia, dove venne eretto un grande palazzo fortificato. Giovanni XXII (1316-1334) tentò di ripristinare l'indipendenza del papato, senza molto successo. Caterina daSiena (1347-1380) lottò incessantemente per il ritorno a Roma ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] , a cassare la precedente decisione e a conferire l'abbazia a Giovannida Fermo, cappellano di Francesco Sforza e monaco di S. Pietro di Studia Piccolominea, in Enea Silvio Piccolomini,papa Pio II, Siena 1968 [ma 1969], pp. 344-47).
Alcuni dei codici ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] tale da postulare la conoscenza dei cicli pittorici del Peruzzi, o della Biblioteca Piccolomini nel duomo di Siena di ispirazione manierista e aggiornate sulle decorazioni del Peruzzi, di Giovannida Udine, ecc. Infatti a lui e ai suoi progetti ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] più che il partito novatore aveva alla testa Giovannida Vercelli, generale dell'Ordine dal 1263 e amico La crisi di metà secolo, in Il Gotico a Siena: miniature, pitture, oreficerie, oggetti d'arte, cat. (Siena 1982), Firenze 1982, pp. 219-289: 246 ...
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Figlio di Marco e di una Vermiglia, nacque a Prato probabilmente nel 1335. Fu il fondatore di un grande sistema di aziende il cui archivio ci è pervenuto praticamente integro; depositato presso la Sezione [...] e, dal 1385, al momento del primo rinnovo, Andrea di Bartolomeo daSiena: si trattava, in tutti e tre i casi, di vecchi socio, dal 1401, un altro ex fattore, Tommaso di ser Giovannida Vico d'Elsa.
Ormai integrata nel più generale sistema delle ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] opera pubblica, un Cristo morto in croce con s. Giovanni per la chiesa napoletana di S. Girolamo delle Monache dell'Annunziata, Napoli 1883). Contemporanee sono le tele per S. Caterina daSiena, sempre a Napoli, La Vergine del Rosario e S. Agostino d ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...