ZAMOREI, Gabrio
Silvia Argurio
Nacque a Parma tra la fine del 1294 e l'inizio del 1295 da una famiglia di rilievo che risiedeva nel quartiere di Porta Nuova almeno a partire dal XII secolo. Dalle parole [...] Moggi) e Arnaldo Foresti (1977, pp. 171-173: Giovanni Fedolfi da Parma).
La corrispondenza di Zamorei mostra un assiduo culto ) individuò il manoscritto della Biblioteca Capitular y Colombina di Siviglia (82.i.25) contenente i Sermones morales e il ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] Isidoro di Siviglia a Rabano Mauro, fino ai classici più recenti (dall’XI sec.), l’Alphabetum di Papias, il Catholicon di Giovanni Balbi, il Liber derivationum di Uguccione da Pisa, il Declarus di Angelo Senisio (derivato dal precedente), si arriva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La crescita demografica e gli insediamenti urbani
Giovanni Vitolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli inizi del nuovo millennio la [...] dell’alto Medioevo è molto più popolata e quindi ha meno terre da mettere a coltura, rispetto a paesi come la Germania e l’Inghilterra ); ad esse sono da aggiungere Colonia, Londra e alcune città spagnole, sia musulmane (Siviglia, Granada, Cordova) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fausto Cozzetto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla metà del Quattrocento l’invenzione dei caratteri mobili da parte del tedesco di [...] tante volte quanti sono i tipi da produrre, di una lega di piombo è generalmente attribuito il Catholicon di Giovanni Balbi (?-1298), opera tipografica, come marittimo (esempi in questo senso sono Rouen, Siviglia, Anversa ecc).
Comunque, tra il 1460 ...
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TAJO, Italo
Giancarlo Landini
Nacque il 25 aprile 1915 a Pinerolo, da Luigi (nato ad Agordo nel Bellunese il 14 aprile 1871; morì a Pinerolo il 23 dicembre 1936) e da Adele Dell’Eve, nata a Camerata [...] , indi al Cambridge Theater di Londra per Il barbiere di Siviglia, Don Giovanni e Don Pasquale. Il 1948 lo vide dapprima al São atroci, Rivolgete a lui lo sguardo); nel 1947 un’altra aria da camera di Mozart (Alcandro, lo confesso), Vous qui fait l’ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per le arti meccaniche si intensifica soprattutto per opera del monaco benedettino Teofilo, [...] tre e quattro discipline: tessitura, armamento (comprendente l’architettura), metallurgia da una parte; agricoltura, caccia, medicina e arti sceniche dall’altra. Rifacendosi a Isidoro di Siviglia, Ugo valorizza la forma attiva del lavoro, utile per ...
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SCALCHI, Sofia
Federica Camata
– Nacque a Torino il 29 novembre 1850.
Studiò con Augusta Boccabadati ed esordì sedicenne a Mantova come Ulrica in Un ballo in maschera di Verdi. Nel settembre del 1867 [...] Comunale di Faenza nel Barbiere di Siviglia nel luglio 1868, partì per americana, Hamlet, Gli Ugonotti, Don Giovanni (Zerlina) e Il profeta. Nella aveva sposato il conte ravennate Luigi Lolli, e da allora spesso si presentò in pubblico e sui cartelloni ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] Isacco sotto il regno di Giovanni II, il figlio nel 1484 lo segui nell'esilio a Siviglia, ove esercitò con plauso lui, è perfetto in se stesso; tutti gli esseri creati han bisogno di lui da cui dipendono, ma "lui di nissuno" (p. 42); Dio li crea non ...
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ANTEMIO da Tralle
A. Iacobini
Architetto bizantino attivo nella prima metà del sec. 6° a Costantinopoli. Figlio del medico Stefano, A. nacque a Tralle in Asia Minore (od. Aydın in Turchia). Di qui - [...] tardoantica era ben distinto da ἀϱχιτέϰτων e da altre qualifiche di carattere -24) e la struttura del S. Giovanni di Efeso, sua fedele derivazione, attestano di un codice delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia del sec. 8° (Milano, Bibl. Ambrosiana ...
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CAROSELLI, Angelo
Anna Ottani Cavina
Nacque a Roma il 10 febbr. 1585. Autodidatta sperimentale e inquieto, ebbe l'opportunità di contatti e incontri anche al di fuori dell'ambiente pittorico romano, [...] Pamphilj…, Rom-Wien 1972, p. 347 (da un inventario del 1666, una Madonna con Bambino e s. Giovanni Battista risulta nella villa diBelrespiro al Gianicolo);E. Borea, Caravaggio e la Spagna. Osservaz. su una mostra a Siviglia, in Boll. d'arte, LIX(1974 ...
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serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...