OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] di esse, ma ne è ricacciato giù tre volte dallo stesso Apollo, finché non cede al dio e si Nel sec. XVII solo un grande poeta, Giovanni Racine, ha saputo intendere Omero, ha visto et de la poésie française avec celle des grecques et des latins. Omero ...
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STATICA
Gustavo COLONNETTI
. È quel capitolo della fisica, e più propriamente della meccanica, che studia i problemi dell'equilibrio dei corpi naturali.
Evoluzione storica dei principî della statica.
1. [...] ampiamente trattati da Giovanni Battista Benedetti e da Guidobaldo Dal Monte, nonché dallo stesso Stevin, qui est entre la ligne droite que descriroit ce mouvement et celle qui marqueroit de combien ce cors s'approcheroit cependant du centre ...
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RAYON
Giovanni BAVESTRELLI
Carlo RODANO
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. Fibra tessile artificiale ottenuta trasformando, con processi chimici e meccanici, la cellulosa in filamenti atti a essere utilizzati nell'industria tessile.
Per [...] del portabobina, e viene alternativamente sollevata ed abbassata dalla leva L, fulcrata in M e comandata dall'eccentrico O. I filamenti E, che escono dallacella A, sono rinviati dalla puleggia F, che si muove verticalmente di moto alternativo ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] talmente da aggiogare interamente a sé la ragione, dall'altro il σώϕρων, l'individuo in cui son coeur; qu'aucune autorité ne le gouverne hors celle de sa propre raison". Due soli maestri gli di Giovanni Gentile (v. attualismo; gentile, giovanni), in ...
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LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] . Mittelstaedt (1928), che sostituisce alla ruota otturatrice due celle di Kerr, e un'analisi critica dei risultati ottenuti e nella miniatura, dall'astratta concezione della luce immedesimata col colore. In Italia da Nicola e Giovanni Pisano a Giotto ...
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FRUTTA (fr. fruits; sp. frutos; ted. Obst; ingl. fruitage)
Fabrizio CORTESI
Aristide CALDERlNl
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Le frutta, a seconda della natura e della consistenza del pericarpo (v. frutto), possono distinguersi [...] per pianta al momento dell'impianto è data dalla seguente formula: kg. 30 stallatico ben decomposto o adoperare navi fornite di celle frigorifere raffreddate con aria a guscio tenero, la Noce di San Giovanni di grossezza media e tardiva, la ...
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PENITENZIARI, SISTEMI
Giovanni Novelli
. Quando si parla di sistemi penitenziarî s'intende riferirsi al modo d'esecuzione della pena detentiva, la quale per lungo tempo non ebbe, nel sistema penale [...] di notte dei detenuti; nel periodo più antico si giunse persino a vietare al detenuto qualsiasi lavoro nella cella. Il sistema auburniano, dalla città in cui ebbe la sua prima affermazione, adottò l'isolamento notturno e consentì il lavoro in comune ...
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MADREPORE (lat. scient. Madreporaria; sin. Sclerodermata, Hexacorallia; impropriamente si usa anche, come sinonimo di Madrepore, il termine Corallarî, fr. Madrepores; ted. Madreporen, Steincorallen; ingl. [...] Grande Barriera Australiana, lunga circa 2000 km., separata dalla costa da un canale profondo fra 20 e 100 forniti di un'infinità di piccole celle - in qualche caso appena visibili nei dintorni di Vicenza (S. Giovanni Ilarione e Roncà), nel Friuli e ...
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IMMAGINARIO
Gaetano Scorza
. Termine matematico, con cui si designa una classe di numeri, che, storicamente, si presentarono dapprima come non corrispondenti a grandezze reali.
1. Cenni storici. - A [...] una memoria del 1797 e da Giovanni Roberto Argand (1768-1822) con une valeur différente de celle qu'elle doit naturellement bi.
Si vede subito che se
si ha
e, supposto c + di ≠ o,
Dalla (6) discende per n intero positivo
e quindi se α + βi = r (cos ϕ ...
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MERCATO (dal latino mercatus da merx "merce"; fr. marché; sp. mercado; ted. Markt; ingl. market)
Giuseppe SPATRISANO
Giovanni DEMARIA Emilio MAGALDI
Economia. - Nell'uso comune il termine mercato indica [...] larga parte di esso è dovuta per servizî resi nel tratto compiuto dalla merce prima di arrivare al consumatore, come, ad es., i servizî sono fisse.
I servizî complementari di deposito e celle frigorifere, salvo la maggiore suddivisione, sono identici ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
permesso premio
loc. s.le m. Permesso concesso a un detenuto, come premio per la sua buona condotta. ◆ il giudice di sorveglianza del Tribunale di Pavia – un giovane giudice fresco di nomina, un giudice che non si è mai scomodato ad andare...