DANDOLO, Giberto
Marco Pozza
Appartenente ad uno dei rami principali della nobile famiglia veneziana, quello che risiedeva nella parrocchia di S. Moisè, collaterale rispetto ai discendenti del doge [...] al Maggior Consiglio figurava anche "Marcus Dandulo f. q. Guiberti". Aveva sposato Maria, figlia di Gratone Dandolo da S. Polo, ed ebbe due figli maschi, Giovanni, eletto doge nel 1280, ed il già ricordato Marco.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di ...
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DANDOLO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 13 genn. 1431 da Andrea, il conquistatore di Crema, del ramo di S. Maria Zobenigo, e da Maria Michiel di Antonio. Studiò a Padova, dove si laureò [...] famiglia.
Nel 1456 aveva infatti sposato Luchina Mocenigo del procuratore e futuro doge Giovanni, che gli avrebbe dato ben quattro figlie (Laura, Andriana, Dandola, Elisabetta) e cinque figli: Francesco (che nel 1480 sposò Caterina Frangipane, figlia ...
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DANDOLO, Vincenzo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 23 genn. 1549, penultimo dei numerosi figli di Leonardo di Gerolamo, del ramo che risiedeva a Castello, nella parrocchia dei SS. Giovanni e Paolo, [...] Marco, assicurando così la continuità della casata, e poi Giovanni e lo stesso Vincenzo.
Quest'ultimo iniziò il suo tirocinio Brescia, vedi rispettivamente: Relazione del nobile uomo ser Vincenzo Dandolo fu console in Egitto (1591, 9 agosto), Venezia ...
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DANDOLO, Matteo
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 15 luglio 1741 dal patrizio Andrea, del ramo di S. Zanipolo (SS. Giovanni e Paolo), e da Lavinia Lanfranchi, una "cittadina originaria" appartenente [...] . Cicogna 2998: lett. del 31 luglio 1804 a Giovanni Rossi e altri docum. sulla partecipazione del D. alla letter. venez. del sec. XVIII…, II, Venezia 1806, pp. 269 ss.; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia…, Venezia 1855-57, I, pp. 99 s.; ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Patriarca di Grado del quale non abbiamo notizie precedenti il 766, anno in cui (secondo il concorde parere di storici ed eruditi, dall'Ughelli al Gams, fino al più recente Kehr) [...] a Roma.
Ma l'appoggio reciproco tra il doge di Venezia Giovanni Galbaio, affiancato da suo figlio Maurizio, e G. non durò chiesa di S. Eufemia, mentre la più tarda cronaca di A. Dandolo riferisce della sua inumazione in S. Marco (p. 126).
A ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Arcivescovo di Ravenna dal 578. Le poche fonti su di lui tacciono in merito alla sua famiglia, alla nascita e alla vita precedente la nomina ad arcivescovo di Ravenna. Sono note [...] del patriarca aquileiese Severo e di altri prelati che avevano aderito al credo tricapitolino (Paolo Diacono, III, 26; Giovanni Diacono, p. 74; A. Dandolo, p. 85).
L'azione congiunta di Smaragdo e di G. non ebbe tuttavia gli effetti sperati; poco più ...
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DANDOLO, Vinciguerra
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1427 da Marco di Nicolò, della contrada a S. Pantalon, e da Chiara Veglia di Paolo, che non apparteneva al patriziato. Il padre morì quando [...] a contestare l'operato dei sei consiglieri ducali, rei, a suo vedere, di avere ostacolato nelle sue funzioni Giovanni Sommariva, deputato alle fortificazioni nel territorio veronese.
Nell'agosto dello stesso 1486 fu tra gli elettori del doge Agostino ...
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DANDOLO, Enrico
Giulia Barone
Nulle, o molto incerte, sono le notizie su di lui. Visse a Venezia tra la prima e la seconda metà del XIV secolo e, secondo una tradizione accolta già dal Foscarini alla [...] si legge, infatti, a proposito dell'uccisione del "dux Obelerius" ad opera di Giovanni Partecipazio, che tale notizia è reperibile nella cronaca di messer Enrico Dandolo. Tale argomento che - come sempre in questi casi - non è conclusivo, vista la ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] investitura, a sudditi veneziani (Nasso ai Sanudo, Andro ai Dandolo, Serifo e Chio ai Ghisi, Stampalia ai Querini, Cerigo degli Schiavoni). Accanto ai Vivarini e a Cima da Conegliano, Giovanni Bellini è figura dominante tra la seconda metà del 15° e ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] e chi più di lui poteva essere ascoltato dal doge Andrea Dandolo che gli era amico da tempo? Non fu: una lega 1904; ma è da rettificare che l'ep. metrica II, 12, fu inviata a Giovanni d'Andrea, non al Visconti (Foresti, Aneddoti, p. 162 segg.). - Per ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....