DE FRANCHI, Stefano
Alberto Beniscelli
Nacque a Genova il 7 marzo 1714 da Giovanni Stefano in una importante famiglia dell'alto patriziato cittadino, inserita fino a tutto il Settecento tra i venticinque [...] dal vivaci contenuti popolari, dai pregnanti modi gergali, dai toni solidi e umoristici. Ma, se al modo delle poesia dialettale genovese, Genova 1910, pp. 85-102; P. Toldo, L'oeuvre de Molière et sa fortune en Italie, Torino 1910, pp. 230-235; A. ...
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GIOVANNI
Tommaso di Carpegna Falconieri
Di questo cardinale vescovo sono sconosciute la data di nascita e la nazionalità. G. compare già insignito della dignità cardinalizia, come vescovo della diocesi [...] toni apologetici e trionfalistici i cardinali che deposero e abbandonarono Gregorio VII. Tra di essi compare, come quarto, un Giovanni pp. 462 s.; Liber De unitate Ecclesia conservanda, a cura di W. Schwenkenbecher, Ibid., Libelli de lite, II, ibid. ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Arcivescovo di Ravenna dal 578. Le poche fonti su di lui tacciono in merito alla sua famiglia, alla nascita e alla vita precedente la nomina ad arcivescovo di Ravenna. Sono note [...] che è menzionata senza incertezze sia da Agnello, sia, con toni più distaccati, da Paolo Diacono (cfr. Orioli). Fu sepolto Bacchini, De ecclesiasticae hierarchiae originibus dissertatio, Modena 1703, p. 388 (ma si fa confusione con Giovanni Angelopte ...
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DE MARIA, Federico
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Palermo il 21 luglio 1885 da Giuseppe e da Giulia Serafini. Fondò e diresse nel 1905 La Fronda, un periodico letterario vivace ed aperto ad [...] di A. Ruta, Dal carteggio Marinetti-De Maria, ibid., XI-XIII[1974-76], comprendere ed assecondare i toni dell'amico, e gradualmente vita al vento, Milano 1933, L'avventura dei tre don Giovanni, Venezia 1944. Teatro: L'aquila del vespro, Palermo 1923 ...
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DE FEDELI, Antonio
Lucia Arbace
Pesarese, la sua attività di maiolicaro è documentata dal 1493 al 1502. Nonostante il suo nome ricorra nel carteggio relativo alla committenza gonzaghiana, talvolta il [...] le parti attraverso un intermediario, il signore di Pesaro Giovanni Sforza d'Aragona.
Dalle lettere risulta che Isabella si 'anno dal De Fedeli. Le piastrelle, che misurano circa cm 24 per lato, erano dipinte in policromia nei toni del bianco avorio ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] Melzi, sinché, nel 1513 fu chiamato a Roma da Giuliano de' Medici. Ma a Roma L. si vide escluso dalle in Francia L. compì il S. Giovanni Battista e terminò la S. Anna ( intensità luminosa e di gradazione dei toni in rapporto alla distanza.
L. ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] si tenne il conclave per la scelta del successore.
L'elezione di Giovannide' Medici (11 marzo) ebbe un'importanza decisiva non solo per luterano e lo stimolarono ad adottare sullo argomento toni e misure ancor più decise. Scrivendo al cardinale ...
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INNOCENZO X, papa
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nacque a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia Del Bufalo.
Nei secoli XIV e XV la famiglia Pamphili, originaria di Gubbio, divideva [...] regolare questioni giurisdizionali sollevate, talvolta con toni aggressivi, da Gaspar de Guzmán conte-duca di Olivares, che Cecchini, ma non i teologi Vincenzo Maculano e Giovannide Lugo, rispettivamente domenicano e gesuita. Il pontefice seguì ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovannide' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] che evitò i problemi della promozione in pectore: il tredicenne Giovannide' Medici - fatto passare per sedicenne - fu incluso nella e restò confinato a un'attitudine di pensiero espressa in toni ironici e disincantati. Non fu però un miscredente; la ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] sapientemente variegato dell'opera, l'alternanza dei toni ora gravi ora lievi dell'eloquenza, la del D. si aggravarono improvvisamente. Ritiratosi in uno dei palazzi romani di Giovannide' Ricci (forse quello di via Giulia), morì a Roma il 14 nov ...
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postnovecentesco
(post-novecentesco), agg. Successivo alla fine del XX secolo. ◆ Tanti scrittori, mini-minimalisti, filosofici, satirici, maledetti, intimisti, con un solo tratto comune: il punto esclamativo facile, i puntini sospensivi appena...
vaffanculismo
s. m. (spreg.) L’esasperazione insofferente e gridata di chi pensa di potersi sbarazzare, con l’insulto, di persone o situazioni che non si sopportano più. ◆ Erano tutti lì da [Michele] Santoro: Sabina Guzzanti, Marco Travaglio,...