Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Stewart. Una felice ispirazione virgiliana e un del pari virgiliano lavoro di cesello contraddistinguono la Feroniade, poemetto la bella e giovane Teresa Pikler (1769-1834), figlia di Giovanni Pikler, noto incisore di pietre dure, dalla quale ebbe due ...
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Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] ritenuto nel 12° sec. ‘nuovo Virgilio’, compose anche ritmi. La poesia per il tema, la conquista di S. Giovanni d’Acri, richiama piuttosto i poemi cronachistici Federico II («Hor va atorno frat’Elia»). Del principio del 13° sec. o di poco anteriore è ...
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Gesuita (Xaronval, Lorena, 1589 - Pont-à-Mousson 1655); insegnò all'univ. di Pont-à-Mousson di cui scrisse la storia rimasta però incompleta; pubblicò la Parafrasi del Vangelo di Giovanni di Nonno di Panopoli [...] (1623); scrisse commenti a Virgilio e il Pharus Veteris Testamenti sive sacrarum quaestionum libri XV (1648), che è la sua più notevole opera di esegesi. ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] . Nella prima metà del 20° sec. i maggiori poeti dialettali sono stati il triestino V. Giotti (pseud. di Virgilio Schönbeck, 1885-1957), F. Guglielmino (1872-1956), Vann'Antò (pseud. di Giovanni Antonio Di Giacomo, 1891-1960), I. Buttitta (1899-1997 ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] lingua castigliana, dell'Eneide di Virgilio e della Divina Commedia, amnbedue del 1427, dedicate al marchese di avverso. La nomea che si era acquistata di mago indusse re Giovanni II a far bruciare le sue opere incaricandone il frate domenicano e ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] già allora fra i suoi libri un fondamentale codice di Virgilio, e che di esso codice fece poi uso in un . anche H. Jedin, Vincenzo Quirini und P. B., in Miscellanea Giovanni Mercati, IV, Città del Vaticano 1946, pp. 407-24.
Per Padova e Venezia, cfr. ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] una base di letture più varie e non supefficiali: oltre Virgilio, anche Stazio, Plauto, Terenzio, i prosatori moralisti e, rappresentate rispettivamente dalle edizioni di Ferrara, per maestro Giovanni Mazocco del Bondeno, 1516; Ferrara, per G. B. da ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] .
In genere le orazioni del C. (di cui le più famose sono: Presso la tomba di Francesco Petrarca, 1874; Ai parentali di Giovanni Boccacci, 1875; Per la morte di Giuseppe Garibaldi, 1882; Per l'inaugurazione di un monumento a Virgilio in Pietole, 1884 ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] la trasgressione. Il mito di Don Giovanni appare in questo senso esemplare: la sua ricerca del piacere, consistendo nel volere il corpo Lucano, danno del cadavere quasi macellato una visione drammaticamente spettacolare. Virgilio, nell'Eneide, ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] novero dei classici e, addirittura, di considerarli vicini a Virgilio e a Cicerone.
La discordanza tra il primo e il oltralpe non fu certo felice. La deposizione di Giovanni XXIII da parte del concilio e la dissoluzione della sua Curia costrinsero il ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...