ROSSI, Pietro
Fabrizio Pagnoni
– Nacque nel 1303 da Guglielmo e da Donella da Carrara.
Era forse il minore dei figli legittimi, e fu senza dubbio avviato alla carriera militare: esordì nel luglio del [...] , I vescovi della chiesa parmense, I, Parma 1936, pp. 301-304; C. Dumontel, L’impresa italiana diGiovannidi Lussemburgo re diBoemia, Torino 1952, p. 41; F. Luzzati Laganà, Castracani degli Antelminelli, Arrigo, detto il Duchino, in Dizionario ...
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NICOLO di Lussemburgo
Andrea Tilatti
NICOLÒ di Lussemburgo. – Figlio naturale del re diBoemia, Giovannidi Lussemburgo, nacque tra il 1321 e il 1322. Il nome della madre è ignoto.
Crebbe a Praga, [...] urbano del Friuli. Forse nell’intento di equilibrare un tale riconoscimento, Nicolò cercò di ottenere dal fratellastro Carlo IV, allora re di Germania e diBoemia, un diploma per la fondazione in Cividale di uno Studium di arti e diritto (1° agosto ...
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MONTICOLI, Giovanni
Luca Gianni
MONTICOLI, Giovanni. – Nacque probabilmente a Verona all’inizio del XIV secolo dal nobile Crescimbene di Tebaldo Monticoli.
Nella prima metà del XIV secolo il cognome [...] si stavano gradualmente deteriorando. Negli anni successivi Crescimbene si avvicinò al re diBoemiaGiovannidi Lussemburgo e a suo figlio Carlo, margravio di Moravia: alcune fonti sostengono addirittura che egli sia entrato a far parte della ...
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Figlio (n. 1296 - m. Crécy 1346) di Enrico VII e di Margherita di Brabante, salì al trono diBoemia (1310) sposando l'ultima dei Přemyslidi, Elisabetta. Estese (1322-29) i dominî boemi sino a Eger e alla [...] ; inviò aiuti a Lucca, minacciata dai Fiorentini. Ma la coalizione di Ludovico il Bavaro, di papa Giovanni XXII e Roberto d'Angiò re di Napoli rese effimero il suo dominio. Nella dieta di Rense (1346), contro Ludovico il Bavaro riuscì a far eleggere ...
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Figlio (Praga 1337 - Lussemburgo 1383) diGiovanni, re diBoemia, ereditò il Lussemburgo alla morte del padre, sotto la tutela del fratello Carlo IV di Lussemburgo. Sposata (1352) Giovannadi Brabante, [...] ebbe anche il titolo di duca di Brabante. Mantenne buoni rapporti con la Francia, non ebbe eredi legittimi, sì che i suoi dominî passarono poi al figlio di Carlo IV, e suo nipote, Venceslao IV, re diBoemia e di Germania. ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] Vita e attività
Figlio di Bonizone, fu avviato alla vita ecclesiastica dallo zio, abate in Roma. Caro a Giovanni Graziano, ne fu come il regno d'Ungheria, i ducati di Polonia e diBoemia, il regno di Kiev, egli ottenne il riconoscimento dell' ...
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(ceco Čechy, ted. Böhmen) Regione storico-geografica dell’Europa centrale (ca. 53.000 km2 con 6.250.000 ab. stimati al 2007); costituisce la sezione occidentale della Repubblica Ceca con la capitale, Praga.
Delimitata [...] Přemyslidi, fece naufragare questo sogno. Dopo Enrico di Carinzia (1307-10) il trono andò a Giovannidi Lussemburgo (1310-46), ma solo col figlio Carlo I (poi Carlo IV imperatore) lo Stato boemo ebbe uno stabile assestamento territoriale e giuridico ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] che percorsero l'Europa prima della fase cortese dalla Boemia alla Francia, confluendo dopo il 1370 nel Maestro del si ritrova in Masolino, il quale, come Stefano diGiovannidi Consolo, detto il Sassetta, e il Maestro dell'Osservanza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
GiovanniDi Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’invenzione della polvere da sparo modifica profondamente le modalità del combattimento, [...] pareva che Iddio tonasse, con grande uccisione di gente e sfondamento di cavalli” (Giovanni Villani, Nuova cronica, libro XIII, rame proveniva dalle miniere dell’Ungheria, del Tirolo, della Boemia, della Sassonia e lo stagno da Inghilterra, Spagna e ...
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GIOVANNI da Procida
Giuseppe La Mantia
Nacque in Salerno verso il 1210. Signore dell'isola di Procida e di altri feudi in parte a lui concessi dal re Manfredi, esercitò con onore la medicina, e come [...] a lui furono confiscati tutti i beni. Nel 1270 fu in relazione col napoletano Enrico di Isernia, esule in Boemia, a Praga, per favorire i disegni di Federico di Turingia sul trono di Sicilia; e andò anzi, a tale scopo, egli stesso a Praga. Visti poi ...
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