TIEPOLO, Lorenzo, doge
Mario Brunetti
L. T., di Giacomo, è il 46° doge della serie tradizionale, succedendo a Renieri Zeno. Conte di Veglia, dopo la sottomissione della Dalmazia compiuta dal padre, [...] culminò nella presa di San Giovanni d'Acri (1256), per cui vennero a Venezia, come bottino di guerra, la in seconde nozze, Marchesina, figlia di Boemondo diBrienne, re di Serbia.
Bibl.: S. Romanin, Storia documentata di Venezia, II, p. 293 segg ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] da milizie pontificie e da fuorusciti siciliani, al comando di un legato papale e diGiovannidiBrienne. Dopo iniziali successi militari presso Montecassino e qualche moto di ribellione, dovuto alla falsa notizia della morte dell'imperatore ...
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La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] . Gli alleati attaccarono in forze Costantinopoli per terra e per mare ma la città fu salvata dal coraggio diGiovannidiBrienne e dalla flotta veneziana. In previsione dell'assedio, il podestà Teofilo Zeno aveva chiesto aiuto alla madrepatria e ...
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Il "gran" guadagno
Gerhard Rösch
La prima metà del secolo XIII vede costituirsi l'impero commerciale veneziano, dai confini sempre più estesi (1). E d'altronde è proprio in questa prepotente espansione [...] la giurisdizione criminale in genere, così come, a partire dal regno diGiovannidiBrienne, il controllo del mercato. Provvedere essi stessi all'ordine degli empori in quel terzo di città posseduto a Tiro dai Veneziani era stato inizialmente fuor ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] il cronista ha netta la coscienza della povertà del Regno di Gerusalemme, che ha necessità di sovrani personalmente ricchi (è la qualità che mancava a GiovannidiBrienne) e del continuo apporto di crociati che siano "riches homes", e crede all ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] , nel 1237 (cf. ibid., pp. 119-122), forse prima del 23 marzo 1237, data della morte diGiovannidiBrienne, se è da identificare con lui il "re di Acri" citato (v. 39) dal trovatore (cf. De Bartholomaeis, 1931, II, p. 135). Nel componimento si ...
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Monetazione
Lucia Travaini
Federico II lasciò una traccia molto importante nella monetazione del Regno di Sicilia, visibile specialmente nel controllo della produzione e della circolazione della moneta [...] dicembre 1225 fu ordinata una nuova emissione di denari, con riduzione di fino, recanti il titolo di re di Gerusalemme, assunto dal mese di novembre in seguito alle nozze con Iolanda, figlia diGiovannidiBrienne. Nel gennaio 1228 vi fu una nuova ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] figlio non proprio, la profezia del mago Merlino che aveva previsto un mirabilis ortus e l'improvvisa imprecazione diGiovannidiBrienne che, nella sua lingua francese, aveva chiamato Federico "beccarii filium"); o come la crudeltà usata da Federico ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] glorificazione dell'Impero. L'imperatore, che in seguito alle nozze (1225) con Isabella, figlia diGiovannidiBrienne ed erede del Regno di Gerusalemme, era già Fredericus Dei gratia Romanorum imperator semper Augustus, Ierusalem et Sicilie rex ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] più in vista del seguito imperiale, dallo stesso Federico e dai suoi familiari, il figlio Enzo e probabilmente il suocero GiovannidiBrienne, al "notaio" Giacomo da Lentini o al "giudice" Guido delle Colonne da Messina, fino al gran cancelliere Pier ...
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