CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] the History of English Medieval Towns, Oxford 1977; Histoire de la France urbaine, a cura di G. Duby, I-II, Paris 1980; A.I. Pini, , a Nymphaion, capitale d'inverno e residenza favorita diGiovanni III, il palazzo - ancora esistente nel suo alzato ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] la residenza dei locali re merovingi e proprietà dell'erario franco. L'insediamento, contrattosi all'interno delle mura, ebbe nuovamente destro dei ss. Paolo, Andrea, Maurino, Giovanni Evangelista e di un altro santo non identificato. Altri santi, ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] J. Hubert, L'architecture religieuse du haut Moyen Age en France, Paris 1952; W. Köhler, An Illustrated Evangelistary of the 20; G. de Francovich, Il ciclo pittorico della chiesa di S. Giovanni a Münster (Müstair) nei Grigioni, Arte lombarda 2, 1956 ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] en France, Francia 4, pp. 193-212; P. Verzone, La distruzione dei palazzi imperiali di Roma e di secondo nel primo quarto del 6° - in due chiese, dedicate rispettivamente a s. Giovanni Evangelista (Mango, 1985, pp. 58-59) e a s. Eufemia (Mathews, ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] Il Duecento, Roma-Bari 1992, pp. 368-369; A. Franchi, Il conclave di Viterbo (1268-1271) e le sue origini, Ascoli Piceno 1993 159; S. Finardi, Modifiche ed interventi di restauro nella chiesa di San Giovanni in Zoccoli a Viterbo attraverso la lettura ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] misura minore, le regioni meridionali della Francia, il problema fondamentale appare essere quello Giovanni Valdarno: centri fondati e tipi edilizi. L'approccio archeologico, ivi, pp. 71-76; F. Ugolini, La pianta del 1306 e l'impianto urbanistico di ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] o ribassato.Le arcate a sesto acuto appaiono nei p. della Francia già nel sec. 12°, a partire almeno dal Pont Saint-Martial (per es. a Padova nel p. dei Tadi e in quello di S. Giovanni delle Navi), sia soprattutto nei già considerati p. con arcate a ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] te Gent in de 15de eeuw [La sistemazione artistica della chiesa di S. Giovanni a G. nel sec. 15°], Brussel 1983; id., Actum tedesche quanto ai contatti con le vicine regioni del Nord della Francia e con Parigi.Gli ultimi decenni del sec. 13° e ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] pur nelle differenziazioni regionali, si esprimeva la lingua francadi uno stile ormai maturo, quello che fu poi pseudo-Dionigi fu donato all'abbazia di Saint-Denis nel sec. 9° e venne tradotto in latino da Giovanni Scoto Eriugena; è quasi certo ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] Francia settentrionale (c. perduto, già nella chiesa abbaziale di Cluny, 1049-1109; piede di c. nel duomo di Praga, 1130-1140 ca., di impronta mosana, benché forse di officina boema; frammento di c. nel Mus. Saint-Rémi di Cronaca diGiovanni Skilitze ...
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franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima volta in Francia nel 1360 sotto il re...
unita di cure primarie
unità di cure primarie loc. s.le f. inv. Unità di assistenza sanitaria istituita sperimentalmente con lo scopo di potenziare il servizio ai cittadini, coinvolgendo i medici di famiglia. ◆ Gruppi di medici di famiglia...