Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] Giovanni Villani nella sua Cronica, XI, 41, di calcoli che si facevano "secondo l'almanacco di Profazio Giudeo"). Probabilmente appunto la versione latina dell'opera di Saumaise, 1588-1655), De annis climactericis, Leida 1648, pp. 604-606, ricorda che ...
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. Col nome piuttosto improprio di lingue e dialetti creoli i linguisti designano quelle parlate che sono sorte dalle lingue europee sulla bocca di razze di colore e che si distinguono tutte, indipendentemente [...] XII, pp. 311-322), che ha per caratteristiche la riduzione di lh > i, la formazione del plurale con ũs o Giovanni e Santa Croce. Queste varietà, ora quasi estinte, sono state studiate da Hesseling, Het Negerhollandsch der Deense Antillen, Leida ...
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GAND (fiammingo Gent; A. T., 44)
Carlo ERRERA
Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
Città del Belgio, situata a non più di 5 m. s. m., al confluente della Schelda e della Lys, attraversata da parecchi rami della [...] a tal punto, che nel 1037 trasformò la cappella di S. Giovanni in una chiesa parrocchiale. Nella stessa epoca l'agglomerato Blok, Geschiedenis van het Nedelandsche volk, 2ª ed., II, Leida 1913: Ritter, Wilhelm v. Oranien u. die Genter Pacification, ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] possono ricordare i seguenti botanici: Giovanni Manardi di Ferrara (1462-1536), medico di Ladislao di Ungheria, che per primo distinse il giardino botanico di Vienna e fu professore di botanica a Leida; Matthias de L'Obel (Lobelius) di Lilla (1538- ...
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LUCANO (M. Annaeus Lucanus)
Aurelio Giuseppe AMATUCCI
Scrittore latino, nato il 3 novembre del 39 d. C. a Cordova, città della Spagna Betica. Suo padre, M. Anneo Mela, era uno dei tre figli, il minore, [...] possono distinguere così: 1. il Vossianus del sec. X, che si trova a Leida (XIX, q. 51); 2. quasi tutti gli altri mss. antichi, i quali tuttavia sentito l'influenza di questo.
Edizioni. - Prima ed. è la romana del 1469 curata da Giovanni André; tra le ...
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NICCOLÒ da Cusa (Cusano)
Raymund KLIBANSKY
Nacque tra l'11 agosto 1400 e il 1° agosto 1401 nel villaggio di Cues (Treviri) presso la Mosella. Era figlio del battelliere benestante Henne Chrypffs (Krebs, [...] del Leibniz; in Francia su Lefèvre d'Étaples, Bovillus, la cerchia di Margherita di Navarra; in Italia, alla quale era legato attraverso numerosi amici (Toscanelli) e discepoli (Giovanni Andrea de Bussi), su Leonardo e Campanella e soprattutto su ...
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(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] . altresì De Groot, The religious System of China, vol. II, Leida 1894, p. 494). Notevoli gli atteggiamenti delle figure di persone portanti un bastone. Caratteristico l'uso di portare appese all'estremità del bastone monete infilate a una cordicella ...
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Ornamento, come dice il vocabolo, del braccio, e precisamente dell'omero, dell'avambraccio, del polso, ma anche della caviglia (periscelide).
Etnologia. - L'uso di braccialetti è molto diffuso nei popoli [...] è quella del nastro ornato con un fregio semplice o duplice di fiori, animali e scene mitologiche, la quale già nel braccialetto in Oriente: De Groot, The religious system of China, I, Leida 1892, p. 328; L. Bourdeau, Histoire de l'habillement et de ...
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Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] presso di lui è quasi completo, poiché li cita quasi tutti come S. Scrittura: si eccettuano II Pietro, III Giovanni, Filem 3ª ed., Lipsia 1908-20; H. U. Meyboom, Clemens Alexandrinus, Leida 1912: J. Patrick, Clement of Alexandria; Londra 1914; R. B. ...
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È, dopo Archimede, il più originale e profondo di tutti i matematici greci. Nacque verso il 262 a. C. a Perge, in Panfilia, a una quarantina di chilometri dall'attuale Adalia. Visse in Egitto, sotto Tolomeo [...] una versione araba, dall'orientalista Golio, professore a Leida, e poco dopo da Borelli nel 1658, nella Biblioteca Laurenziana. Golio morî prima di poterli tradurre, Borelli invece con l'aiuto di Abramo Ecchellense, professore a Roma, li pubblica in ...
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