– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] studiosi come Giovanni Bernardo De Rossi e Umberto Cassuto nell’Ottocento e agli inizi del Novecento, ma di cui un manoscritto completo di ognuno, rispettivamente del 14° sec. per il Talmūd palestinese (Yerushalmi), conservato a Leida, e del 15 ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] Alla loro volta alcuni moderni studiosi citano un papiro greco conservato a Leida ed altro analogo a Stoccolma, entrambi del sec. III, se non questo nome quale uno pseudonimo diGiovanni Thölde, camerario di Frankenhausen, vissuto al principio del ...
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PASCOLI, Giovanni
Umberto Bosco
Nacque a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855, quarto dei numerosi figli di Ruggero e di Caterina Vincenzi Alloccatelli: Margherita (nata nel 1850), Giacomo (1852), [...] di studio, Giovanni è a Bologna a studiare lettere, allievo di G. Carducci; ma sono anni di sbandamento spirituale e d'irrequietezza. Amico di 1924; J.J. Hartman, De latijnsche poëzie van G. P., Leida 1919 (trad. it., Bologna 1920); G. Fusai, Gius. ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] Giovanni Villani nella sua Cronica, XI, 41, di calcoli che si facevano "secondo l'almanacco di Profazio Giudeo"). Probabilmente appunto la versione latina dell'opera di Saumaise, 1588-1655), De annis climactericis, Leida 1648, pp. 604-606, ricorda che ...
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. Col nome piuttosto improprio di lingue e dialetti creoli i linguisti designano quelle parlate che sono sorte dalle lingue europee sulla bocca di razze di colore e che si distinguono tutte, indipendentemente [...] XII, pp. 311-322), che ha per caratteristiche la riduzione di lh > i, la formazione del plurale con ũs o Giovanni e Santa Croce. Queste varietà, ora quasi estinte, sono state studiate da Hesseling, Het Negerhollandsch der Deense Antillen, Leida ...
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GAND (fiammingo Gent; A. T., 44)
Carlo ERRERA
Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
Città del Belgio, situata a non più di 5 m. s. m., al confluente della Schelda e della Lys, attraversata da parecchi rami della [...] a tal punto, che nel 1037 trasformò la cappella di S. Giovanni in una chiesa parrocchiale. Nella stessa epoca l'agglomerato Blok, Geschiedenis van het Nedelandsche volk, 2ª ed., II, Leida 1913: Ritter, Wilhelm v. Oranien u. die Genter Pacification, ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] possono ricordare i seguenti botanici: Giovanni Manardi di Ferrara (1462-1536), medico di Ladislao di Ungheria, che per primo distinse il giardino botanico di Vienna e fu professore di botanica a Leida; Matthias de L'Obel (Lobelius) di Lilla (1538- ...
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LUCANO (M. Annaeus Lucanus)
Aurelio Giuseppe AMATUCCI
Scrittore latino, nato il 3 novembre del 39 d. C. a Cordova, città della Spagna Betica. Suo padre, M. Anneo Mela, era uno dei tre figli, il minore, [...] possono distinguere così: 1. il Vossianus del sec. X, che si trova a Leida (XIX, q. 51); 2. quasi tutti gli altri mss. antichi, i quali tuttavia sentito l'influenza di questo.
Edizioni. - Prima ed. è la romana del 1469 curata da Giovanni André; tra le ...
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NICCOLÒ da Cusa (Cusano)
Raymund KLIBANSKY
Nacque tra l'11 agosto 1400 e il 1° agosto 1401 nel villaggio di Cues (Treviri) presso la Mosella. Era figlio del battelliere benestante Henne Chrypffs (Krebs, [...] del Leibniz; in Francia su Lefèvre d'Étaples, Bovillus, la cerchia di Margherita di Navarra; in Italia, alla quale era legato attraverso numerosi amici (Toscanelli) e discepoli (Giovanni Andrea de Bussi), su Leonardo e Campanella e soprattutto su ...
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(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] . altresì De Groot, The religious System of China, vol. II, Leida 1894, p. 494). Notevoli gli atteggiamenti delle figure di persone portanti un bastone. Caratteristico l'uso di portare appese all'estremità del bastone monete infilate a una cordicella ...
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