La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] delle introduzioni all'astrologia di al-Qabīṣī (Alchabitius) e di Ibn Bišrūn, tra le prime opere diGiovannidiSiviglia la cui attività era legata alla città di Toledo.
GiovannidiSiviglia e Limia dedicò a Raimondo di Salvetat una traduzione dell ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] alla fine del X sec.: Ermanno di Carinzia incluse le aggiunte di Maslama nella sua traduzione del Planisphaerium; il trattato di Ibn al-Ṣaffār sull'uso dell'astrolabio, nella traduzione diGiovannidiSiviglia, fu utilizzato nel commentario del De ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia araba nella tradizione medievale latina
Henri Hugonnard-Roche
L'astronomia araba nella tradizione medievale latina
Prima [...] trattato sull'astrolabio, falsamente attribuito a Māšā᾽allāh (fine del VII sec.) e noto nella traduzione latina diGiovannidiSiviglia (tra il 1135 e il 1142) con il titolo De compositione et utilitate astrolabii.
L'ampia diffusione dell'astrolabio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] (m. 986). Quello per l’astronomia sembra essere stato un interesse anche del citato GiovannidiSiviglia, il quale attese inoltre alla traduzione di opere mediche.
In questo periodo si registra un’evoluzione dell’impegno dei traduttori, che mirano ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] Abū Ǧa῾far ibn Yūsuf o ῾Alī ibn Riḍwān), e tradotto da Ugo di Santalla e da GiovannidiSiviglia a metà del XII secolo. Il testo contiene 100 aforismi di astrologia e di medicina, e sviluppa l'idea che si possano stabilire astrologicamente i giorni ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] - più noto in Occidente come Albumasar - scritto a Baghdad nell'848 e tradotto in latino prima da GiovannidiSiviglia nel 1133 e poi da Ermanno di Carinzia nel 1140 (Lemay, 1962, pp. XXVIII-XXIX). Va infatti rilevato che, anche nell'ambito islamico ...
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MANINI (Manilio), Antonio
Paolo Pontari
Figlio di Cristoforo, nacque a Bertinoro, in Romagna, nel 1431.
Il cognome Manini è ampiamente documentato (Temeroli), ma il M. fu anche conosciuto come Antonio [...] (H.76), cc. 1-54: Epitome artis astrologiae diGiovannidiSiviglia; cc. 55-91: De nativitatibus di Aomar nella traduzione latina diGiovannidiSiviglia; cc. 92-124: De sphera mundi diGiovanni Sacrobosco: tutti con note marginali della mano del M ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cultura islamica e traduzioni latine
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’espandersi dell’islam nel Mediterraneo, se da [...] greche vanno gradatamente rivelando.
Sempre a Toledo si recano sia GiovannidiSiviglia che Gerardo da Cremona con lo scopo di tradurre in latino anche vari trattati di matematiche. Entrambi si cimentano per esempio con i Rudimenta astronomica ...
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Alfragano
Massimo Miglio
Così era volgarizzato, con le varianti Alfargano ed Alfagrano, il nome dell'astronomo arabo al-Farghānī, vissuto nella prima metà del IX secolo.
La sua opera principale ha in [...] la popolarità oscilla tra Liber de aggregationibus ed Elementa astronomica. Fu tradotta in latino da GiovannidiSiviglia e da Gerardo di Cremona; la traduzione diGiovanni, stampata per la prima volta a Ferrara nel 1493 (Gesamtkatalog 1268), fu più ...
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Thabit (o Tabit) ibn Qurra (noto nel mondo latino come Thebit)
Thābit
(o Ṯābit) ibn Qurra (noto nel mondo latino come Thebit) Matematico, astronomo, medico, filosofo e traduttore siriaco originario [...] l’opera ermetica De imaginibus (pervenuta in due versioni, una di Adelardo di Bath e una diGiovannidiSiviglia). Notevole fu, inoltre, il suo contributo come traduttore e commentatore di opere scientifiche e mediche (tradusse Archimede e Apollonio ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...