VISIGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Erano una parte della grande gente dei Goti (v.), divisi dagli Ostrogoti prima ancora che quella gente passasse, nella seconda metà del sec. II d. C., dalla Scandinavia [...] nascita o per elezione e per ufficio, furono i più insigni rappresentanti delle lettere, Idazio, Giovannidi Biclaro, Isidoro diSiviglia, Eugenio e Giuliano di Toledo.
I Visigoti ebbero, come i loro fratelli Ostrogoti, particolare gusto per l'arte ...
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MONACHISMO (fr. monachisme; sp. monacato; ted. Mönchtum; ingl. monasticism)
Umberto FRACASSINI
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Tutta la terminologia del monachismo, ricca già nel greco di sinonimi, risale a μόνος "solo". Secondo [...] per opera di S. Isidoro, di S. Fruttuoso di Braga, di S. Martino di Braga e di Leandro diSiviglia. Alla Giovanni Oldrado (morto nel 1159), l'ordine di Pulsano fondato da S. Giovannidi Matera (morto nel 1139), mentre all'amico di lui Guglielmo di ...
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INCENDIO (dal lat. incendium; fr. incendie; sp. incendio; ted. Feuer; ingl. fire)
Ugo Enrico PAOLI
Filippo Ugolini
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Venuto Venuti
È una combustione più o meno estesa di sostanze generanti calore. [...] di Parigi, che assumeva la direzione delle opere di soccorso.
L'istituzione del guet fu più volte modificata: così nel 1363, sotto Giovanni Isidoro diSiviglia (principio del sec. VII) descrive pompe da incendio, ma le considera come alcunché di ...
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GREGORIO I papa, detto Magno, santo
Ottorino BERTOLINI
Giampiero PUCCI
Nacque intorno al 535 in Roma. La madre Silvia era di nobile stirpe, discendente dall'illustre gens Anicia; il padre, Gordiano, [...] , compiuta nel 595, che egli dedicò a Leandro vescovo diSiviglia.
Intanto dalle tradizioni vive del popolo G. attingeva la , pp. 158-173; la terza (872-882) da Giovanni Diacono, per invito di papa Giovanni VIII (ed. in Acta Sanctorum, marzo, II, pp. ...
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TERESA di Gesù, santa
Alfredo Giannini
Teresa de Cepeda y Ahumada nacque ad Ávila il 28 marzo 1515 da Don Alonso Sánchez de Cepeda e da Doña Beatrice de Ahumada. Nella prima giovinezza fu allettata [...] . Fondò così trentadue conventi di carmelitane e, con l'aiuto di S. Giovanni della Croce, di carmelitani scalzi, complessivamente. riluttanze della santa. Il ms. è presso le carmelitane diSiviglia, a cui lo affidò il loro benefattore Cerezo Pardo, ...
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LÓPEZ de AYALA, Pedro
Salvatore Battaglia
Poeta, storico e uomo politico spagnolo, nato a Vitoria nel 1332, morto a Calahorra nell'aprile del 1407. Di famiglia nobile e potente, fu introdotto alla corte [...] , ereditò il diritto di maggiorasco. Consigliere di Enrico II e del successore Giovanni I, L. de di Tito Livio (I, II e IV), il De Consolatione di Boezio, i libri Morales di San Gregorio, il De Summo bono di Isidoro diSiviglia, la Cronica troyana di ...
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MURILLO, Bartolomé Esteban
José F. Rafols
Pittore, nato a Siviglia il 31 dicembre 1617, morto ivi il 3 aprile 1682. Era figlio di Gaspar Esteban (unico cognome usato dal padre), ma assunse il nome della [...] vasto dei suoi dipinti. Nel 1665 dipinse quattro lunette per la chiesa di S. Maria la Bianca a Siviglia, e a quell'epoca deve avere eseguito l'Addolorata e il S. Giovanni Evangelista della stessa chiesa. Verso il 1668 restaurò le figure allegoriche ...
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SORIA (A. T., 39-40 e 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
La più piccola e la meno popolata delle capitali di provincia della Spagna. Il centro abitato sorge a 1056 m. d' altezza, su una collina lambita [...] di S. Nicola di Bari, nonostante il suo pietoso stato di rovina, la chiesa di S. Giovannidi Rabanera, restaurata di recente, quella di S. Giovannidi Duero, il palazzo dei conti di Soria, Soria 1598; La Numantina, Siviglia 1612; N. Rabal, Soria, in ...
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OLIVARES, Gaspar de Guzmán, conte-duca di
Nino Cortese
Nacque nel 1587 in Roma, da Enrico de Guzmán che era ambasciatore spagnolo presso. la S. Sede. Avrebbe voluto la stessa carica del padre e, non [...] diSiviglia, circondandosi di amici e letterati che dovevano poi esaltare il suo nome, e formandosi una splendida biblioteca. Nel 1615 fu nominato da Filippo III gentiluomo di gennaio 1641 fu proclamato re Giovanni IV di Braganza. Allora l'Olivares, ...
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TENORE
Arnaldo Bonaventura
. Nell'antica polifonia, per voce di tenore (tenor) s'intendeva, come dice l'etimologia del vocabolo, quella che teneva la melodia principale e cui si sovrapponeva (sec. XII) [...] di parti da tenore leggiero e di parti da tenore drammatico, citeremo, fra le prime, quella di Almaviva nell'opera del Rossini Il barbiere diSiviglia, quella di il Nandin, Giovanni De Retullé, il Nicolas (noto sotto il nome di Niccolini), il Gayarre ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...