CASSANA (Cazzana, Cazona), Luca
Ugo Tucci
Genovese, figlio di Bartolomeo, dalla metà del Quattrocento lo troviamo installato ad Angra, nell'isola di Terceira, dove svolgeva con molto successo le sue [...] , il 3 marzo 1490 re Giovanni II gli aveva concesso la più ampia facoltà di commerciare liberamente non solo nel suo quale aveva la sua base a Siviglia. 16 a lui che il C. si rivolse per il finanziamento di una spedizione ad un'isola oceanica ...
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BITTI, Bernardo (Aloisio Bernardo Giovanni Democrito)
José De Mesa
Teresa Gisbert
Figlio di Paolo e di una Cornelia, nacque a Camerino nel 1548. Studiò pittura a Roma e nel 1568 entrò nella Compagnia [...] chiesa omonima (dove sono conservati anche un S. Giovanni Battista e la Vergine della pera),Il Battesimo di Gesù e S. Margherita in S. Giovanni,La Crocefissione nella chiesa di S. Croce e una serie di Apostoli e un Cristo trionfante in S. Pietro ...
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FEDERIGHI, Guerruccio
Fabio De Propris
Nato a Firenze attorno al primo decennio del sec. XIV da Cione, apparteneva a una famiglia mercantile che coltivava interessi culturali. Impiegato dal 1329 al [...] Giovanni. Non è nota la data di morte del Federighi.
In età giovanile, seguendo la consuetudine dei viaggi all'estero, tipica dei mercanti due-trecenteschi, il F. compì un viaggio a Siviglia, dove, nel 1341, commissionò il volgarizzamento dei Libros ...
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mollities
Pier Vincenzo Mengaldo
La m. è per D. caratteristica, negativa, propria di un linguaggio o di certi aspetti di esso eccessivamente femminei, muliebria. In VE I XIV 2, in contrapposto all'esagerata, [...] VE II VII 4 è ribadito il nesso tra m. ed effeminatezza di linguaggio: fra i vocaboli che il poeta ‛ tragico ' deve evitare, Siviglia (Etym. XII II 18 ss.), a Papias Vocabulista, Uguccione da Pisa e Giovanni da Genova, con diverse possibilità di ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...