GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] potrebbe essere stata messa a punto nel convento di S. Giovannidi Studios, partendo da elementi eterogenei, alcuni attuale destinato a ciascun individuo, come già accadeva in Isidoro diSiviglia (560 ca.-636): che ciascuno mediti sulla propria fine, ...
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INIZIALE
S. Maddalo
Elemento grafico, evidenziato attraverso una particolare definizione figurativa - sia essa il modulo, un colore contrastante rispetto alla linea di scrittura, un arricchimento esornativo [...] le Quaestiones in Heptateuchon di s. Agostino (Parigi, BN, lat. 12168, c. 1r), la Decretalium collectio di Isidoro diSiviglia (Roma, BAV, Vat boema di metà Trecento, in particolare delle i. a figure monocrome dei manoscritti diGiovannidi Neumarkt, ...
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SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] le pitture che le decoravano, a opera del miniatore Giovannidi Valladolid (Bologna, 1975).Le manomissioni più pesanti sui nell'Alcázar diSiviglia e in diversi ambienti dell'Alhambra di Granada (Bologna, 1975). Da un punto di vista iconografico, ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] opera di Arnolfo d'Orléans e diGiovannidi Garlandia, sulle quali si basò agli inizi del sec. 14° Giovanni del Planciade, Mythologiarum libri III, Basel 1535; Isidoro diSiviglia, Etymologiarum libri XX, a cura di W.M. Lindsay, 2 voll., Oxford 1911; ...
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Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] su cui indossare un altro indumento liturgico, la pianeta (Giovanni Diacono, Vita S. Gregorii, IV, 84; PL, LXXV, col. 230).
Il termine pianeta (lat. planeta) - che, secondo Isidoro diSiviglia (Etymologiae, XIX, 24; PL, LXXXII, col. 691), deriverebbe ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] grammaticale (Parigi, BN, lat. 7530) e le Etymologiae di Isidoro diSiviglia (Cava de' Tirreni, Bibl. dell'abbazia, 2). Mentre riflesso della missione diplomatica a Costantinopoli dell'abate Giovanni nella primavera del 915 per conto dei principi ...
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ARMI BIANCHE
D. C. Nicolle
In senso stretto la specificazione di a. 'bianche' si applica storicamente solo alla spada e al pugnale con le loro varianti lunghe e corte: dallo spadone a due mani allo [...] raffigurante la Cattura di Cristo (Asciano, Mus. d'Arte Sacra), opera attribuita a Giovanni da Asciano databile uso - come chiarisce il nome stesso, ricordato da Isidoro diSiviglia ("Secures [...] Quas et Hispani ab usu Francorum per derivationem ...
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DISEGNO ARCHITETTONICO
V. Ascani
Rappresentazione bidimensionale grafica di un edificio o di una sua parte o elemento, con intenti progettuali, dimostrativi, didattici o di studio e di sperimentazione [...] Già nell'opera di Rabano Mauro e di Isidoro diSiviglia è presente il concetto di pianta di un edificio ( JWCI 5, 1942, pp. 232-237; P. Bacci, Di alcune nuove indagini per Giovannidi Nicola Pisano (1248-1314), in id., Documenti e commenti per ...
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POPOLAZIONI FAVOLOSE
E. Carrara
Con l'espressione p. favolosa vengono indicate numerose specie di esseri viventi del tutto immaginari, ma documentati da una notevole serie di fonti letterarie e figurative. [...] (De civ. Dei, XVI, 8, 12-14), da Paolo Orosio (Hist., V, 8-11), nonché da Isidoro diSiviglia (Etym., XI, 3, 11-12) e da Giovanni Scoto Eriugena (De div. nat., II, 4, 8, 12 e 14).Rappresentazioni dell'Androgino compaiono in alcuni manoscritti che ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] Siviglia, nella zona di Teruel e di Calatayud, a Saragozza, mentre nella Francia meridionale si conoscono cinque casi di ; Varazze, S. Ambrogio Vecchio, S. Ambrogio Nuovo; Genova, S. Giovannidi Pré), in Lombardia (per es. Pavia, S. Maria del Popolo e ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...