LUCIANI (De Lucianis), Sebastiano, detto Sebastiano del Piombo
Michele Di Monte
Nacque probabilmente a Venezia da Luciano nel 1485.
Se non c'è motivo di nutrire seri dubbi circa il luogo di origine [...] , Prado, in deposito dalla Casa ducal de Medinaceli diSiviglia) fu infatti commissionata al L. già nel 1530 CXXVI (1984), pp. 765 s.; C. Bertini, I committenti della pala di S. Giovanni Crisostomo di S. del Piombo, in Storia dell'arte, 1985, n. 53, ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] munera da Costantino (Cod. Iust., X, 66, 1).Isidoro diSiviglia definisce la brattea tenuissima lamina (Etym., XVI, 18), mentre l'applicazione di essa, su mobili, statue o travi per il sostegno di tetti è ricordata da Sidonio Apollinare (Ep., VIII, 8 ...
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TRATTATI TECNICO-ARTISTICI
S.B. Tosatti
I t. tecnico-artistici rappresentano "la parte più originale di ciò che possiamo chiamare la letteratura artistica del Medio Evo" (Schlosser, 1924, trad. it. [...] più citati - al De materia medica di Dioscoride (fine sec. 1° d.C.), fino a Isidoro diSiviglia (ca. 570-636), non furono mai dopo essere stato forse nel 17° nelle mani diGiovanni Battista Nozzi. Oltre a registrare ancora vecchi precetti della ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] simbolo delle due nature di Cristo, umana e divina, come attesta nel sec. 6° Isidoro diSiviglia: "Christus est ben circostanziata cultura duecentesca di ripresa di motivi dall'Antico. Nel pulpito di S. Andrea a Pistoia diGiovanni Pisano (1301) il ...
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CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] Sanctorum" (l'ospedale di S. Giovanni in Laterano) e di quella dell'ospedale di S. Giacomo, della di Madrid. Ancora nel 1632 egli venne consultato dai gesuiti diSiviglia sull'opportunità di modificare le dimensioni del refettorio del Collegio di ...
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GAGGINI (Gagini)
Paola Martini
Famiglia di scultori e marmorari lombardi originari di Bissone, in Canton Ticino, e attivi a Genova dal XV secolo. Capostipite fu Beltrame, morto prima del 1476, dal quale [...] diSiviglia, dove si conservano.
Dovrebbe spettare all'Aprile il sepolcro del padre del committente e alla mano di n. 27). Problematica risulta, di conseguenza, l'identificazione della paternità di alcune opere.
Giovannidi Andrea risulta a Genova fin ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] (e talvolta imprecisa) biografia del pratese Giovanni Miniati, parente del G. per parte di madre; e, in questo solco, di Sebastiano del Piombo di Ubeda (Siviglia, Casa di Pilato), tavola commissionata dallo stesso Gonzaga per il potente ministro di ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] in occasione della nomina a cardinale dell'arcivescovo diSiviglia Francesco De Solis, il G. realizzò la della Campagna romana, Milano 1975, pp. 325 s.; G. Curcio, L'ospedale di S. Giovanni in Laterano…II parte, in Storia dell'arte, 1979, n. 36-37, ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] diSiviglia, una grande tela per la chiesa di S. Trinita a Firenze. È questa la prima di una lunga catena di and the Italian art market in the eigtheenth century: I. H. and Giovanni Ludovico Bianconi, in The Burlington Magazine, CXXXV (1993), pp. 550- ...
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LOMI, Artemisia
Luca Bortolotti
LOMI (Gentileschi), Artemisia. -Nacque a Roma l'8 luglio 1593, figlia del pittore Orazio e di Prudenzia di Ottaviano Montoni, e due giorni dopo fu battezzata nella chiesa [...] e maturo coi più giovani Anastagio Fontebuoni, Matteo Rosselli, Giovanni Bilivert.
Sul finire del 1620 la L. lasciò Firenze diSiviglia, che Fernando de Ribera, duca di Alcalà, aveva portato con sé nella città spagnola all'incirca nel 1631, di ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...