ALTILIO, Gabriele
Fausto Nicolini
Nato, al più tardi, nel 1440 a Caggiano (Salerno) e, dopo il Pontano e il Sannazaro, maggior poeta latino della corte aragonese di Napoli, fu accademico pontaniano, [...] (agostosettembre 1484). Ma già dal 24 febbr. 1483 il cardinal Giovanni d'Aragona gli aveva concesso la prepositura di San Marco di nemmeno dopo che, cacciato Carlo, prima Ferrandino, poi Federico ridiventavano re di Napoli. E a Palicastro, lasciata la ...
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Malta
Stato insulare dell’Europa meridionale.
Dai fenici agli inglesi
Colonizzata dai fenici, poi dai cartaginesi, M. subì l’influsso dei greci di Sicilia. I romani la conquistarono nel 218 a.C., unendola [...] i musulmani però furono espulsi solo nel 13° sec., con Federico II. Passata agli angioini (1266) e agli aragonesi (1283), Sicilia. Nel 1530 fu concessa da Carlo V all’Ordine di S. Giovanni, scacciato da Rodi nel 1522, che poté così riprendere da M. ...
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Asburgo
(o Absburgo) Dinastia feudale, poi regale e imperiale, assurta a potenza fin dal 13° secolo. Il primo conte di Habsburg (dal castello di Habichtsburg, Svizzera) accertato è Werner II, fatto [...] di Alberto I e la sconfitta a Mühldorf (1321) di suo figlio Federico I detto il Bello si fermò l’ascesa degli A.: ridotti a duchi Bassi, e le nozze tra il figlio Filippo il Bello e Giovanna la Pazza assicurarono alla casa il regno di Spagna. Morto ...
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AVALOS, Iñigo d', conte di Monteodorisio
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Di assai nobile famiglia spagnola, nacque ai primi del sec. XV da Rodrigo Lopez conte di Ribadeo.
Ottenuta, per i meriti acquistatisi dal padre, la protezione [...] dei maggiori personaggi del Regno. Rimasto fedele a Ferrante I quando nel 1459 Giovanni d'Angiò, con l'appoggio di molti nobili ribelli, invase il Regno, l familiare; e tre femmine: Costanza, sposata a Federico del Balzo, Ippolita, moglie di Carlo d' ...
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BARBOLANI, Asdrubale
Roberto Cantagalli
Nacque intorno al 1553,primo di due figli naturali di Giovanni dei conti di Montauto, che, morendo nel 1582,lo legittimò insieme con il secondogenito Torquato, [...] 1576.Terminati gli studi, sempre per interessamento di Federico di Montauto, passò a Roma con lettere di . dà giudizi sulla guerra d'Ungheria e sull'opera di don Giovanni de' Medici, né gli sfuggono i sospetti dell'imperatore nei riguardi ...
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Alessandro I Romanov
Giovanni Borgognone
Lo zar che sconfisse Napoleone
Salito al trono di Russia all'inizio dell'Ottocento, Alessandro I si impegnò a fondo nel rinnovamento amministrativo ed economico [...] una Santa Alleanza, che essi firmarono. Il trattato, che ricorreva ampiamente a un linguaggio mistico, impegnava il re prussiano Federico Guglielmo III, l'imperatore austriaco Francesco I e lo zar, in nome della 'Santissima e Indivisibile Trinità', a ...
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Orvieto
Cittadina in prov. di Terni. Centro etrusco importante, identificabile con Volsinii Geteres, O. mantenne in età romana la primitiva floridezza economica, specialmente basata sulla produzione [...] ai ripetuti attacchi dei fuorusciti ghibellini e degli imperatori svevi Federico I ed Enrico VI (1189), nella seconda metà del sec . Nel 1352 subì l’occupazione viscontea, poi quella di Giovanni prefetto di Vico: finché nel 1354 la prese con truppe ...
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Monferrato
Regione storica del Piemonte, quasi interamente compresa nella provincia di Alessandria e in parte in quella di Asti. Il marchesato di M. si costituì (10°-11° sec.) per lo smembramento della [...] maschile passò ai discendenti di Violante, sorella di Giovanni I e moglie dell’imperatore greco Andronico Paleologo. Savoia e dei Visconti, il M. si indebolì e fu conteso da Federico II Gonzaga di Mantova e Carlo III di Savoia. Nel 1536 intervenne l ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova al principio del sec. XVI. Nel 1532 venne accreditato ambasciatore mantovano presso il re di Spagna, da parte del duca Federico Gonzaga, il quale, [...] in segno di benemerenza per i buoni servigi prestati, con decreto del 14 dic. 1538,gli assegnò 200 ducati annui sopra una parte dei proventi del dazio di Sermide. L'A. fu inviato spesso a Roma, e, durante ...
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Botero, Giovanni
Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544-Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò l’ordine nel 1580. Dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, [...] incaricato da Carlo Emanuele I di Savoia di una missione segreta. Tornato in Italia accompagnò Federico Borromeo giovinetto a Roma, e quivi si stabilì per 14 anni, pur facendo frequenti viaggi in Italia e in Europa, per incarico specialmente della ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto nella denominazione di prete Gianni...