(cfr. App. III, I, p. 47)
Nominato vice presidente della FIAT alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1963 ne diventa amministratore delegato, e nel 1966 presidente. Dal vertice del gruppo automobilistico, [...] 1967 e della Lancia nel 1969, si è ulteriormente rafforzata nel 1988, quando è stata acquistata la Ferrari.
Come presidente della capogruppo IFI (Istituto Finanziario Industriale), è promotore della strategia di diversificazione delle attività del ...
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Storico della matematica, nato a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi principe di Piombino e della principessa Maria Maddalena Odescalchi, morto a Roma il 13 aprile 1894. Fu allievo di Barnaba [...] Pontificia dei Nuovi Lincei, ecc. Pubblicò, in facsimile, i Cartelli di matematica di sfida tra il Tartaglia e il Ferrari, lettere importanti di Lagrange, Gauss, Sophie Germain, ecc. Illustrò l'opera di Guido Bonatti, di Platone Tiburtino, di ...
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GALLIARI
Valerio MARIANI
. Una delle più vaste e fortunate famiglie di scenografi italiani nel sec. XVIII. Sugli altri si distinsero i fratelli Bernardino e Fabrizio, figli di Giovanni, debole pittore [...] e Torino, anche in collaborazione coi fratelli Fabrizio e Giovanni Antonio. Nel 1750 fu impiegato dai Savoia, e 557 e del Museo teatrale della Scala, Milano 1914, pp. 93-95; G. Ferrari, Scenografia, Milano 1902, pp. 128, 146, 155, fig. 244; V. Mariani ...
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Dottore e prefetto della biblioteca Ambrosiana, nato in provincia d'Alessandria nel 1632, morto il 22 aprile 1699. Laureatosi e venuto a Milano, entrò negli oblati e divenne professore nei seminarî lombardi. [...] quale opera sostenne una tesi che ebbe quali contraddittori il Muratori, il Mabillon, P. Verri e il Ferrari; De pontificatu Gasparis Vicecomitis, Milano 1682; Martyrologium Mediolanensis Ecclesiae cum adnotationibus, Milano 1695. Pubblicò inoltre ...
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Pittore, nato a Stradella di Pavia nel 1723, morto a Parma nel 1802. Ebbe come primo maestro, in Firenze, Vincenzo Meucci; essendosi quindi recato a Parigi nel 1751, a spese del duca di Parma, si perfezionò [...] , oltre le precedenti, le seguenti opere del B.: Ritratto di sé e della moglie, Ritratti di sé, del Callani e del Ferrari; e la pinacoteca Stuart di Parma possiede un disegno e un Ritratto del segretario Luigi Berri. Degni di menzione sono anche il ...
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Nato a Padova il 4 agosto 1837, da Vincenzo (v. sotto), morto a Bellagio il 28 luglio 1897. Collaborò giovanissimo a giornali e riviste. Dal '54 al '57 pubblicò drammi storici, novelle e commedie. Nel [...] a comitati segreti, entrò nel giornalismo politico e collaborò con I. Nievo e con G. Guerzoni, con Carlo Righetti, Paolo Ferrari e Leopoldo Pullè a giornali che propugnavano la libertà e l'indipendenza della patria. Dal 1862 al 1866 fu redattore del ...
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Pittore, nato a Parma il 22 marzo 1828, morì a Fidenza il 29 luglio 1889. Allievo nell'Accademia di belle arti parmense del Callegari, del Pescatori, del Gaibazzi e dello Scaramuzza, compì la sua educazione [...] romanticismo, trattare soggetti biblici e storici, e renderli piacevoli con finezze d'accordi cromatici.
Bibl.: C. Carraglia-G. Ferrari, Omaggio al pittore I. A. per l'inaugurazione della sua lapide commemorativa, Parma 1904; St. Lottici, in Thieme ...
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Nato a Castelfiorentino nel 1658, morto a Firenze nel 1726. Fu pubblico professore di medicina pratica nell'ospedale fiorentino di S. Maria Nuova e crebbe tanto in fama che nel 1722 fu chiamato a Torino [...] Giampaolo Lucardesi, contro il quale il B. scagliò la sua argutissima Giampagolaggine. Ebbe una terza contesa col medico Giovanni Paolo Ferrari. Scrisse anche un capitolo sopra varie specie di funghi.
Bibl.: A. F. Bertini, la Giampagolaggine, con uno ...
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MACERATA (XXI, p. 772)
Fra i resti dell'età medievale sono notevoli nella città le due chiese sovrapposte di S. Maria della Porta. Il neoclassicismo si afferma a Macerata col palazzo Ugolini (oggi del [...] femminile di S. Giuseppe.
Meritano anche particolare ricordo il monumento a Garibaldi di Ettore Ferrari e la chiesa - di recente costruzione - dedicata a S. Giovanni Bosco, opera di Giuseppe Felici.
È stato istituito di recente un museo-pinacoteca ...
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Non risponde al vero l'ipotesi che fa risalire i Buonaparte ai Cadolingi, famiglia longobarda ricordata nei secoli XI e XII, dalla quale sarebbero derivati i Buonaparte di Treviso e di Firenze. L'eponimo [...] nel sec. XII, e che forse, secondo il Ferrari, potrebbe essere ricollegata con la feudalità minore della Lunigiana, , Guido diede origine al ramo di S. Miniato al Tedesco; Giovanni continuò il ramo di Sarzana, da cui derivarono i Buonaparte di ...
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social house
loc. s.le f. Casa di edilizia sociale. ◆ «Sono iniziati i lavori di recupero di parte del patrimonio edilizio comunale. Saranno tredici i nuovi alloggi che potranno essere dati in affitto dal prossimo anno a prezzi calmierati...
primadonnismo
s. m. (iron.) Atteggiamento da prima donna, egocentrico e capriccioso. ◆ [tit.] Bella lettera su [Indro] Montanelli, e una spiegazione sul primadonnismo del Feltrino (Foglio, 30 aprile 1999, p. 4) • Studia e si chiude in teatro....