GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] una forma parzialmente alterata rispetto all'originale, in appendice ad alcune delle edizioni dei Consiliaaddiversasaegritudines di Giovanni Matteo Ferrari da Grado; le varianti della versione latina rispetto al testo arabo sono segnalate in apparato ...
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GIOVANNI da Sedriano (Ioannes de Sidriano)
Arnaldo Ganda
Nacque quasi sicuramente a Milano, ove risulta abitare in data 26 ott. 1472 nella parrocchia di S. Stefano in Brolio a porta Orientale. Il padre [...] (pp. 71-73) è noto che il Cavagni stipulò a Pavia, il 4 genn. 1472, con l'archiatra ducale Giovanni Matteo Ferrari Da Grado, docente di medicina nello Studio cittadino, un contratto tipografico per stampare 100 esemplari "in forma magna" della ...
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Medico, nato a Grado verso la fine del Trecento, morto intorno al 1472; fu medico a Milano, poi professore a Pavia e medico di corte di Francesco Sforza.
Il F. ebbe fama d'insigne diagnostico. I suoi scritti [...] più interessanti dal punto di vista bibliografico. Numerose furono le edizioni e le traduzioni di questa celebre opera.
Bibl.: G. M. Ferrari da Gradi: une chaire de médecine au XVe siècle (tesi della facoltà di medicina di Parigi, 1899); A. C. Klebs ...
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FERRARI (De Ferrariis, de Ferraris Ferrarius, Ronusi de Ferrariis), Giovanni Francesco (Gianfrancesco, Francesco)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Cuneo nel 1609 (Arch. Rom. Soc. Iesu, Iap. Sin. 134, f. [...] 323) o 1610 (ibid., f. 320), di nobile famiglia. Era figlio del senatore Giovanni Raffaele, che entrò nella Compagnia, dopo che era rimasto vedovo.
Bayer (p. 16), dà il suo nome latinizzato come "Joannes Ronusius de Ferrariis", in cui "Ronusius" ...
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FERRARI, Giovanni Pietro
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (Ferrara) il 22 febbr. 1884 da Tomaso e da Adalgisa Smai. Visse l'infanzia in vari paesi della provincia (soprattutto Quartiere di Portomaggiore), [...] p. 95;Id., Percorsi fuori le mura, pittura, scultura e arti applicate nei cimiteri del forese, in All'ombra dei pioppi, Ferrara 1991, p. 130;A. Panzetta, Dizionario degli scultori ital. dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino 1994, I, p. 124; II ...
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Ferrari, Giovanni Francesco
Missionario gesuita italiano (Cuneo 1609 o 1610-Anqing, Anhui, 1671). Nato da nobile famiglia, entrò in noviziato a Milano. Nel 1627 chiese di essere inviato in Giappone o [...] in altra terra di missione; nel 1635 si imbarcò da Lisbona diretto in Estremo Oriente, insieme con Marcello Francesco Mastrilli (1603-1637), Ludovico Buglio (1606-1682), Francesco Brancati (1607-1671) ...
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MICHIEL, Giovanni
Gino Benzoni
MICHIEL, Giovanni. – Nacque a Venezia nel 1454 da Lorenzo di Tomà del ramo di S. Trovaso e Nicolosa di Nicolò Barbo, già vedova di Giovanni Bragadin nonché sorella dell’allora [...] , il 27 genn. 1502, il fratello di quello Angelo; avvelenato da un famiglio, il 20 luglio 1502, il cardinale Giovanni Battista Ferrari; morto anch’egli di veleno, il 22 febbr. 1503, il cardinale Giambattista Orsini. Ormai toccava al M., che morì ...
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DE FERRARI, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 marzo 1804, da Giovanni Battista e Maddalena Gazzo, in una famiglia che per molte generazioni aveva esercitato l'industria della seta. Laureatosi [...] 14 marzo 1882a Torino, dove viveva ormai da molti anni.
Fonti e Bibl.: Genova, Ist. Mazziniano, Documenti e autografi di D. De Ferrari; Atti parlamentari, Senato, ad Ind. ad annos; Le relaz. diplom. fra il Regno di Sardegna e la Gran Bretagna, a cura ...
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Giolito de' Ferrari, Giovanni Gabriele
Berta Maracchi Biagiarelli
, Libraio, stampatore ed editore (m. Venezia 1578), il più noto della celebre famiglia oriunda di Trino nel Monferrato, figlio di Giovanni; [...] sola edizione della Commedia (la ristampa dell'edizione di Bernardino Stagnino, col commento del Landino, fu fatta nel 1536 da Giovanni Giolito), e cioè quella assai elegante, ma molto scorretta, del 1555 (in fine ha la data 1554), in piccolo formato ...
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Pittore (n. Chivasso), attivo tra il 1511 e il 1535. Scolaro di Gian Martino Spanzotti, operò specialmente a Chivasso e nel Piemonte; è ricordato in un documento relativo alla allogazione del polittico [...] Spanzotti è il Battesimo di Gesù del duomo di Torino; ma la sua produzione, che si valse spesso di collaboratori, è assai vasta; tra l'altro, due trittici di S. Giovanni ad Avigliana e una collezione di tavole e predelle nel Museo Civico di Torino. ...
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social house
loc. s.le f. Casa di edilizia sociale. ◆ «Sono iniziati i lavori di recupero di parte del patrimonio edilizio comunale. Saranno tredici i nuovi alloggi che potranno essere dati in affitto dal prossimo anno a prezzi calmierati...
primadonnismo
s. m. (iron.) Atteggiamento da prima donna, egocentrico e capriccioso. ◆ [tit.] Bella lettera su [Indro] Montanelli, e una spiegazione sul primadonnismo del Feltrino (Foglio, 30 aprile 1999, p. 4) • Studia e si chiude in teatro....