Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] da un Leonardo Salviati a un Domenico Maria Manni e a un Giovanni Bottari, tutti, seppure non raggiunsero che di rado l'acribia vile, che cosa avrebbe dovuto fare per lei, «cosa gentile»? avrebbe dovuto fare, ma non fece.
Abbiamo nominato Dante ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] semplice suggerimento o consiglio di una bella donna, colta e gentile, a un giovane amico molto promettente nel campo della poesia. Solimano di Prospero Bonarelli, e la Cleopatra di Giovanni Delfino, quest'ultima studiata e postillata proprio dall' ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] tre canzonette a Nice, riassumeva in «una musica facile e gentile».
Dalle testimonianze dirette e indirette, quasi tutte ben note e nell'adesione naturale e spontanea di Leonardo Vinci, Giovanni Adolfo Hasse, Leonardo Leo, appartenenti ad una stessa ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] comense, XVI (1904), pp. 55-62; M. Lupo Gentile, Studi sulla storiografia fiorentina alla corte di Cosimo I, in in Ausonia, XXIII (1968), pp. 32-38; L.C. Wroth, Thevoyages of Giovanni da Verrazzano, New Haven 1970, pp. 150-152, 237-240; F. Bevilacqua ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] (rime per le cosiddette donne-schermo, o per la donna gentile). Si aggiunga che la sospensione degli eventi è talvolta sospensione di non fa che confermare, grazie anche al parallelo Giovanni-Cavalcanti, l'unicità dell'esempio poetico. Significato e ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] amare :: amore, aulitosa :: aulore, genziore 'più gentile' :: gente 'gentile'; e infine le rime ripetitive, tutte foneticamente musica non originaria" (1995, p. 314); e del resto in re Giovanni c'è un esplicito invito alla danza (vv. 38-47). Se questo ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo III
Carmelo Cappuccio
Questo nuovo tomo di memorialisti dell'Ottocento si aggiunge a due precedenti già apparsi in questa stessa collana. Si amplia così uno sfondo [...] più profonde le sue radici nella realtà, ma aveva accanto questo mondo gentile, asettico, dove si era sviluppata una vita da serra e di estetiche.
Intanto, vi era un mondo che moriva. Giovanni Faldella è riuscito a darne un'immagine servendosi di uno ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] pagana? Come poteva il contraddittore di Coluccia Salutati, Giovanni Dominici, condannare nella Lucula noctis l'acquisto di Commissione per l'edizione nazionale (già diretta da G. Gentile, ora da C. Marchesi), e intorno all'Accademia petrarchesca ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] le relazioni amministrative, da incarichi ufficiali affidatigli da Giovanni Acerbi, il suo superiore nell'Intendenza dei Mille rimangono, non servono a veder chiaro nel loro affetto; gentile, affettuoso, spigliato nello scrivere alla cugina, pare che ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] termine post quem il 1292, perché solo in quell'anno fra' Giovanni da Fermo si trasferì, appunto, alla Verna. È, come Iacopone, imprigionato nel sotterraneo di un convento: l'identificazione del fra' Gentile di 57, 46 (= 69, 46) (v. oltre) porterebbe ...
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gentiliano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo Giovanni Gentile (1875-1944), al suo pensiero, alle sue concezioni, alla sua opera: l’idealismo, l’attualismo g., l’estetica g.; come sost., discepolo, seguace di G. Gentile.
controfattualita
controfattualità s. f. inv. Ricostruzione ipotetica di un avvenimento storico, che prende in considerazione condizioni e situazioni diverse da quelle documentate. ◆ Naturalmente la storia non si fa con i se, ma [Michele] Salvati...