Nacque a Costantinopoli verso il 1410; morì a Roma tra il 1491 e il 1492, come hanno accertato lo Zippel e il Lambros. Nel 1439 fu in Italia per partecipare al concilio di Firenze e in quell'occasione [...] , dove curava l'istruzione degli allievi anche fuori delle aule dello Studio, e quegli allievi formano la sua gloria: Cristoforo Landino, Bartolomeo della Fonte, Marsilio Ficino, Donato Acciaioli, Angelo Poliziano.
Bibl.: G. Zippel, Per la biografia ...
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Generale romano, al servizio degli imperatori Onorio e Valentiniano III. Ci sono ignoti l'anno e il luogo della sua nascita; lo troviamo ricordato per la prima volta nel 414, quando difese Marsiglia dai [...] causa di lei e del suo piccolo figlio Valentiniano contro l'usurpatore Giovanni; ebbe allora il titolo di Comes Domesticorum (425). Ma la (432). Soldato valoroso, abile politico, oscurò la sua gloria con l'invito rivolto ai Vandali, i quali peraltro ...
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Pittore e incisore veneziano, conosciuto in Germania come Jacob Walch. Nacque intorno alla metà del sec. XV, morì prima del 1516, probabilmente a Bruxelles, dopo aver lavorato a Wittemberg, a Norimberga [...] di corte dell'arciduchessa Margherita. Pittore, più che con Giovanni Bellini, ebbe contatto con Alvise Vivarini, e quindi con fra le quali ricorderemo come più notevoli, la Vittoria e la gloria, il Grande sacrificio di Priapo, il S. Sebastiano, la ...
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Pittore, nato a Bergamo il 20 luglio 1804, morto in Roma il 21 aprile 1875. A Bergamo ebbe a maestro il Diotti di Casalmaggiore, ma già nel 1820 si stabilì a Roma per studiare sotto il Camuccini. Nel 1871 [...] (1848-51); nel catino della cupola del duomo di Bergamo la Gloria di S. Alessandro (1851); per la chiesa parrocchiale di Ranica (S. Paolo fuori le mura, S. Carlo ai Catinari, S. Giovanni e Paolo, Ss. Apostoli). Il C. dipinse anche varî ritratti ( ...
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Frate dell'ordine degli eremitani; se ne ignora l'anno di nascita. I classici ricordi, l'amore grande alla gloria rimproveratogli in un'epistola dall'amico Petrarca, sembrano avvicinarlo agli uomini nuovi [...] del B. fu favorito dai pericoli che minacciarono l'integrità de' dominî viscontei dopo la morte dell'arcivescovo Giovanni, quando il marchese Giovanni II di Monferrato estese per breve tempo la sua signoria su Pavia. Nel marzo del 1356 Galeazzo si ...
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È un albero della famiglia delle Lauracee, elevato, che può giungere fino a 15 metri di altezza, con rami alquanto flessibili, e foglie numerose, alterne, persistenti, penninervie, senza stipole, coriacee, [...] potature, per decorazione dei pubblici ritrovi. L'alloro era tenuto in grande onore dagli antichi, come simbolo della sapienza e della gloria; era sacro ad Apollo (v. dafne), e i Greci ne incoronavano i vincitori dei giochi pitici. Si usava nel culto ...
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GHERARDI, Giovanni (o Giovanni da Prato)
Nacque a Prato intorno al 1367. Devoto di Dante, Petrarca e Boccaccio, lesse il poema e le canzoni morali di Dante, dal 1417 al 1425, in S. Maria del Fiore. Morì [...] conversazioni balza fuori un'immagine assai interessante dell'ambiente culturale di quell'età, orgogliosa delle glorie letterarie passate e già ben avviata verso la gloria dell'umanesimo.
Lo studio posto dal G. in Dante e nel Boccaccio è manifesto ...
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Famiglia veneziana, i cui capostipiti, secondo la tradizione, migrarono nel sec. XIII da Cremona a Chioggia e a Padova. Indubbia è la discendenza da Iacopo (1298-1355), che esercitò la medicina a Chioggia, [...] D., in Saggi scient. e lett. dell'Accad. di Padova, 1879; V. Bellemo, Jacopo e Giovanni D., Chioggia 1894; A. Gloria, I due orologi meravigliosi inventati da I. e G. Dondi, in Atti Ist. Ven., s. VII, vol. VII (1895 segg.), p. 675 segg.; id., L ...
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Nacque nel 1575 alla Vittoriosa (Malta), e non, come si è spesso ripetuto, a Roma. Lo zio Ciacomo era autore della Storia dell'Ordine di Malta, che cominciò a pubblicarsi nel 1894 in Roma.
Antonio in gioventù [...] , notevolmente accresciuta. Un rifacimento quasi totale ne compilò dal 1737 al 1753 Giovanni Gaetano Bottari, sì che poco restò del materiale del B. Ma ciò nulla toglie alla gloria di chi per primo ideò lo studio delle catacombe e ne tracciò il ...
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Con la rapida fortuna politica della famiglia Celsi (v.), a mezzo il sec. XIV, Lorenzo C. in un momento agitato della vita interna ed esterna della Repubblica, raggiunge quasi impensatamente l'alta dignità [...] Marin Falier, risorse dopo la parentesi del dogado di Giovanni Gradenigo, e in lui trovò prima della sconfitta definitiva il dipingono di carattere violento, stizzoso e autoritario, amante di gloria e di splendore, di forza e di fasto: le sue ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...
cartagloria
cartaglòria s. f. [comp. di carta e gloria2] (pl. carteglòria). – Tabella che, dal sec. 16°, si usava porre nel mezzo dell’altare delle chiese cattoliche, con alcune orazioni della messa stampate in caratteri chiari, per aiutare...