Novelliere (Castelnuovo Scrivia 1485 - Agen 1561), la cui fama è legata alle sue Novelle (le tre prime parti furono pubblicate nel 1554, la quarta nel 1573). A ogni novella, incentrata su fatti reali o [...] casa a Milano fu saccheggiata e i suoi libri dispersi. Al costituirsi della 2a Lega santa, il B. seguì Francesco Gonzaga e Giovanni dalle Bande Nere; fu poi al servizio di Ranuccio Farnese, e, dal 1528, di Cesare Fregoso, generale della Repubblica ...
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Pittore (Verona 1455 circa - Caldiero, Verona, 1519). Forse allievo di F. Benaglio, appare rinnovatore della pittura veronese già nella giovanile Madonna di S. Paolo a Verona, non firmata, ma a lui sicuramente [...] esperienze vivarinesche. I richiami ad A. Vivarini e a Giovanni Bellini appaiono anche nella pala Dal Boro (1484, stesso museo in cui il B. lavorò a Mantova (1487) per Francesco II Gonzaga. Opera tarda importante è la pala (1514) nella chiesa dei SS. ...
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Signore di Verona (n. 1308 - m. 1351). Figlio di Alboino, successe col fratello Alberto II, alieno però dagli affari, allo zio Cangrande, di cui continuò, ma con minore capacità, la politica espansionistica. [...] Acquistò Brescia (1332) partecipando alla lega di Castelbaldo contro Giovanni di Boemia, e quindi dai Rossi di Parma ebbe Parma e ; più tardi perdette anche queste due ultime città. Vani furono altresì i suoi tentativi contro i Gonzaga e i Visconti. ...
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Pittore (m. Mantova 1601), fratello di Giorgio, e allievo di Giulio Romano. Tra le sue opere: a Carpi, una pala d'altare nel duomo e l'Assunzione della Vergine (1579) per la Confraternita della misericordia, [...] in S. Giovanni; a Mantova, dove fu alla corte dei Gonzaga, alcuni dipinti nel duomo. ...
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Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] in Italia; fu prima a Venezia quindi a Mantova dove Vincenzo Gonzaga gli diede l'incarico di pittore, incarico che manterrà durante l'altro alcuni splendidi ritratti (Ritratto equestre di Giovanni Carlo Doria, 1606, Genova, Galleria Nazionale della ...
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Figlia (n. 1422 - m. Mantova 1481) di Giovanni IV di Brandeburgo, nel 1433 andò moglie al figlio primogenito di Gian Francesco Gonzaga marchese di Mantova, Ludovico (poi, dal 1444, Ludovico III). È rappresentata [...] in uno degli affreschi dipinti dal Mantegna nella Camera degli sposi del Palazzo Ducale di Mantova ...
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Famiglia mantovana ch'ebbe titolo comitale nel 1479 dall'imperatore Federico II. Nel sec. 19º aggiunse per eredità il cognome di Valenti Gonzaga. Vi appartennero il patriota Giovanni (v.) e il letterato [...] Ferdinando (v.) ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] date le alte pretese del maestro (35 scudi d'oro al mese). Nello stesso 1568 cominciavano anche le sue relazioni con Guglielmo Gonzaga duca di Mantova, durate per circa 20 anni e cioè fino alla morte del principe. Questi si rivolgeva spesso a P. per ...
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Pittore e architetto (Piacenza 1691 circa - Roma 1765). Cresciuto nell'ambiente dei Bibbiena, fu poi allievo (1711-18) di B. Luti a Roma, dove scoprì il paesaggio classico; fu suggestionato anche da G. [...] Pietro (1745) e Ricevimento di Gregorio XIV a Carlo III (1746); a Hartford, Wadsworth Atheneum, Galleria del cardinale Valenti Gonzaga; ecc. Dei suoi figli, Giuseppe (Roma 1720 - ivi 1812), fu architetto e archeologo, Francesco (Roma 1725 circa - ivi ...
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Musicista (m. Assisi 1643); fu dapprima alla corte dei Gonzaga, poi a Vienna alla corte imperiale (1626-1629), e infine (1636) maestro di cappella ad Assisi. È tra i maggiori compositori strumentalisti [...] del suo tempo; i suoi sette libri di sonate, sinfonie, gagliarde, ecc., contribuirono molto alla formazione della suite a più strumenti in Italia e anche del duo e della sonata a tre (due voci e basso) ...
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trillina
(anche trelina o terlina) s. f. – Moneta milanese di mistura, così chiamata forse perché equivalente a 3 denari; coniata a cominciare da Giovanni Maria Visconti duca di Milano, all’inizio del sec. 15°, fu successivamente aumentata...